Prima c’era il fax, poi la posta elettronica e nel giro di un attimo tante altre tecnologie per comunicare sempre e in fretta anche tramite i telefonini, che sono dei veri computer. Se in un Lugano o in un centro, gli uffici di informazioni sono spesso aperti e gli albergatori fanno anche da ufficio turistico, hanno capito la loro missione, nei centri discosti, vuoi per non sapere di cosa si parla, turismo, vuoi per nessuna visione e medio raggio, vuoi perché proprio non vogliono capirlo, vuoi perché i vari uffici del turismo (!) sono per lo più chiusi anziché aperti nei momenti importanti, diventa necessario, proprio in queste regioni comunicare con la tecnologia.
Nella foto a lato il qrCode del nostro giornale online che abbiamo sulla vettura, sui biglietti da visita e in ogni comunicazione verso l’esterno. (noi viviamo grazie alla comunicazione). Le nostre sono considerazioni che vanno oltre alla mera constatazione di come si spendono soldi malamente e senza cognizione di causa, e sono soldi della comunità non dei privati amministratori pubblici. Di fatto il qr code servirebbe per permettere ai turisti, se ve ne sono ancora, di vedere di più e in dettaglio i luoghi turistici, musei, chiese, mulini e via dicendo. Le regioni di montagna in generis hanno una ricchezza di costruzioni storiche e culturali quasi infinite, e il fatto di censirle e poi non divulgare il lavoro fatto è come mettere un motore di una 500 in una carrozzeria Ferrari. Inutile lavoro e soldi mal spesi. Capita di recarci in Italia, la tanto vituperata Italia, che di turismo ed accoglienza ha tanto da dispensare anche a noi “saputelli”. Ma niente quando siamo a Sondrio, nella piazza ci sono dei pannelli con le informazioni e il famoso logo qr Code, grazie al quale vediamo in dettaglio l’interno di quel tale monumento, o semplicemente ci invia ad un link dove possiamo informarci sul dettaglio. Ma quando si commissionano i lavori bisogna farlo con la consapevolezza del sapere di cosa si stà facendo, in particolare perché si usano soldi pubblici. Un esempio di come non si fa comunicazione lo possiamo vedere ad Ersfeld che hanno messo in cantiere dei pannelli informativi, avvitati al suolo stradale, in quanto più pratici per esempio lo sgombero della neve, ma non hanno inserito in nessun pannello il sito del comune e tanto meno il qrCode. Le ditte private, molto sensibili alla comunicazione che in modernese si chiama Marketing, il loro qrCode lo stampano anche sui bigliettini da visita. Forse quando si commissionano i lavori, in particolare lo ripetiamo con soldi pubblici, bisognerebbe affidarsi a specialisti del turismo e non a funzionari che comunque a fine mese arrivano sempre, che vada bene o vada male. Questo modo sommario di operare non serve a nessuno e indebolisce le già poche risorse dedicate in generale e erroneamente, al tema Turismo.