Giovedì 16 maggio 2024 a RIVERA ha avuto luogo l’annuale assemblea dei delegati VPOD Ticino. L’assemblea ha riconfermato Michela Pedersini presidente VPOD Regione Ticino ed ha adottato un appello per la difesa delle condizioni di lavoro e del servizio pubblico. Essa ha pure definito gli obiettivi sindacali 2024.
L’assemblea invita a sottoscrivere l’iniziativa popolare per l’abolizione del decreto Morisoli allo scopo di difendere il servizio pubblico e le condizioni di lavoro.
I tagli sulle spese cantonali (2024-2025) hanno avuto e avranno ancora forti ripercussioni sulle condizioni di lavoro (vedi effettivi del personale, mancata compensazione del carovita) e sulla qualità di vita della cittadinanza.
I tagli toccano e toccheranno sempre più:
a) ospedali, cliniche, case anziani, istituzioni sociali, servizi d’assistenza e cura a domicilio, nidi e strutture extrascolastiche, strutture psichiatriche
b) scuole e servizi cantonali, compresi polizia e strutture carcerarie.
L’assemblea esorta a mobilitarsi in vista della votazione del 9 giugno e a votare:
a) SÌ alla modifica della legge dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino, allo scopo di salvare le pensioni di vecchiaia di 17’000 assicurati e di impedire una macelleria sociale che le ridurrebbe del 15%, portandole ai livelli peggiori in Svizzera;
b) NO alla legge tributaria ticinese (che favorisce gli alti redditi in un momento in cui si tagliano stipendi e prestazioni pubbliche);
c) SÌ all’iniziativa popolare federale per l’introduzione di un tetto massimo del 10% (rispetto al reddito disponibile) nel pagamento dei premi cassa malati.
In vista della importante battaglia a difesa delle condizioni di lavoro e del servizio pubblico che si prospetta in autunno verrà convocata un’ulteriore Assemblea giovedì 5 settembre, per discutere la strategia in vista delle future mobilitazioni relative al preventivo 2025, coordinandosi con le altre associazioni sindacali del settore.
L’assemblea dovrà organizzare pure la mobilitazione in vista della votazione federale sul secondo pilastro (referendum sindacale contro la modifica peggiorativa della Legge sulla previdenza professionale) e sul sistema unitario di finanziamento della sanità EFAS.
Obiettivi 2024 del Sindacato VPOD Ticino
1. Per il servizio pubblico e per adeguate condizioni di lavoro
In vista dei tagli sulle spese cantonali 2025 imposti dal decreto Morisoli anche nel 2024 occorre preparare una strategia di lotta e di resistenza
– nelle scuole e nei servizi cantonali, compresa la polizia e le strutture carcerarie
– negli ospedali EOC, cliniche private, case anziani, istituzioni sociali, servizi d’assistenza e cura a domicilio, nidi e strutture extrascolastiche, strutture psichiatriche.
Come negli scorsi mesi gli strumenti devono essere sviluppati a 360 gradi: raccolte firme, ricorsi, manifestazioni, sciopero, ecc.
Occorre anche combattere le esternalizzazioni negli ambiti delle pulizie, della ristorazione e della sicurezza, che non di rado causano situazioni di sfruttamento dei lavoratori.
2. Per migliori condizioni di lavoro e salari nel settore sociosanitario e socioeducativo
Le rivendicazioni settoriali del Sindacato VPOD sono contenute in un documento specifico approvato dai comitati dei gruppi nel 2021 e sono state integrate nell’ iniziativa popolare legislativa “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità” (consegnata con 7’700 firme valide il 30 gennaio 2023): occorre preparare la campagna per l’imminente votazione.
Occorre rafforzare i contratti collettivi di lavoro esistenti, difendere il potere d’acquisto ed inglobare nell’azione sindacale anche il personale degli studi medici e dentistici, dei laboratori, dei servizi d’appoggio (rivendicando contratti collettivi di lavoro anche per questi ultimi ambiti).
3. Difendere le rendite dell’IPCT e i salari dei dipendenti pubblici
Occorre garantire che anche in futuro le rendite dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT), che ha 17’000 assicurati si situino nella media di quelle degli enti pubblici. La riduzione del tasso di conversione (2024-2031) andrà ad incidere del 15% su queste rendite e dovrà essere compensata da una crescita corrispondente del capitale individuale tramite un aumento dei contributi a carico del datore di lavoro. La votazione del 9.6.24 sulla modifica della legge dell’IPCT sarà cruciale per mantenere il livello delle rendite ed evitare un pericoloso dumping assicurativo in Ticino.
Il Sindacato dovrà continuare a mobilitarsi contro i tagli sulle condizioni di lavoro dei dipendenti cantonali nel preventivo 2025, che andranno a minare il potere d’acquisto e carriere salariali (con effetto su tutto il settore pubblico e sussidiato in Ticino). Andrà inoltre sviluppata un’azione a favore di contratti collettivi di diritto pubblico.
4. Per il miglioramento della scuola pubblica
Occorre monitorare la sperimentazione biennale per il superamento dei livelli (con più modelli) in 6 sedi di scuola media a partire da settembre 2023 (per consentire questa sperimentazione viene congelata l’iniziativa popolare legislativa “Basta livelli nella scuola media” 24.3.22, che ha visto come capofila il Sindacato VPOD e che chiede l’abolizione completa dei corsi A e B dopo una sperimentazione triennale).
Rimangono sul tappeto problemi importanti come la diminuzione del numero di studenti per sezione nelle scuole medie superiori; il potenziamento dei percorsi formativi gravati dal numero chiuso; la riduzione delle ore lezione settimanali dei docenti (per compensare l’aumento della mole di lavoro, gli oneri legati alla digitalizzazione ed il crescente carico burocratico nella scuola), l’estensione in tutte le sedi di scuola media dello sgravio supplementare per docenti di classe.
Per le scuole comunali occorre creare un tavolo specifico per l’analisi di proposte di miglioramento.
5. Sostegno agli operatori del settore della migrazione
Occorre sostenere le condizioni di lavoro del personale che si occupa dei migranti, segnatamente dei Centri federali d’asilo gestiti da AOZ in Ticino.
6. Sostegno finanziario all’Orchestra della Svizzera italiana (OSI)
È necessaria una soluzione finanziaria solida per l’OSI. Il contributo dei Comuni è bassissimo (18%) a fronte del contributo del Cantone (82%): negli altri Cantoni i Comuni pagano il 40-60% del contributo pubblico alle orchestre di musica classica.
Occorre lanciare un’iniziativa popolare per inserire nella legge sulla cultura un finanziamento comunale e cantonale all’Orchestra.
7. Per la parità di genere
Tramite una campagna e un’alleanza con le associazioni femminili occorre cercare di far accettare dal Parlamento il nuovo art. 7a nella Costituzione cantonale – Per la conciliazione tra famiglia e lavoro, come proposto dall’Iniziativa parlamentare elaborata 718 del 2.12.2022.
Il Consiglio di Stato ha licenziato in data 28.2.2024 un messaggio 8405 cosmetico, che fa un controprogetto che non risponde alla richiesta dell’iniziativa, ossia realizzare “una rete di nidi e strutture extrascolastici che sia adeguata”. Il testo proposto dall’Iniziativa 718 è ben più sostanzioso ed è il seguente: Art. 7a Conciliazione tra famiglia e lavoro 1. Il Cantone, i Comuni e le altre corporazioni e istituzioni di diritto pubblico promuovono la conciliazione tra famiglia e lavoro negli ambiti di loro competenza. 2. Il Cantone e i Comuni, direttamente o tramite sussidi ad enti no profit riconosciuti, provvedono a realizzare una rete di nidi e strutture extrascolastiche, che sia adeguata al benessere del bambino, come pure ai bisogni lavorativi e di formazione della famiglia. L’offerta è accessibile a tutti i bambini dai tre mesi di età sino alla fine della scuola dell’obbligo.
Un altro obiettivo specifico da perseguire è la generalizzazione dei congedi famigliari in tutti i contratti e regolamenti di diritto pubblico e privato.
8. Per una fiscalità equa che garantisca il buon funzionamento dei servizi pubblici in Ticino
Il Sindacato VPOD ritiene che la società necessiti di uno Stato solido ed efficace, in grado di intervenire a sostegno della popolazione nei momenti difficili e delicati, come è avvenuto durante la pandemia.
Il Sindacato dovrà battersi con forza contro un’applicazione del decreto Morisoli nel 2024 e nel 2025, che porti ad un indebolimento delle condizioni di lavoro del personale, della qualità del servizio pubblico e della solidarietà.
Per equilibrare in modo duraturo le finanze cantonali il Sindacato dovrà battersi per eliminare i privilegi fiscali nella tassazione delle persone giuridiche nei comuni ricchi, come pure nella tassazione della sostanza immobiliare, sottostimata rispetto a quella mobiliare (a vantaggio soprattutto dei grandi proprietari immobiliari).
Fondamentale sarà l’esito della votazione del 9.6.24 sulla revisione della legge tributaria.
8. Vigilanza su telelavoro e digitalizzazione
L’obiettivo è di diffondere il documento nazionale tradotto in italiano e di avviare un dibattito nei posti di lavoro.