Iniziamo dai leventinesi per marcare un secco 5 a 0 contro lo Zurigo alla Valascia davanti a 4300 spettatori, anche se in realtà erano molto meno considerando il sistema di conteggio delle tessere vendute. Se si doveva fare punti non era certo contro un lanciatissimo Zurigo ma una marea di punti persi nel corso della stagione, almeno 10 di sicuro che avrebbero permesso ai leventinesi di essere agevolmente sopra la riga. Niente di tutto questo e dopo i proclami del presidente ad Andermatt ad inizio stagione dove suonava che questa squadra era migliore rispetto quella della passata stagione che aveva conquistato i Play-off. E forse sulla carta non aveva torto ma poi la realtà ha dimostrato che l’impianto di attacco e difensivo come le rogne dei portieri di fatto questa si è rivelata una squadra fragilissima nel mentale con, e questa è la nostra impressione, una direzione tecnica non all’altezza della situazione. Ma le analisi le lasciamo dopo la fine della stagione regolamentare, per un Ambri che ha chiaramente fallito il proprio obiettivo minimo che era l’accesso ai Play-off, diventando poi nel corso di queste ultime battute esser nei primi dieci pere avere la partita casalinga in caso di spareggio, obiettivo questo che sembra ancora alla portata ma si stà allontanando via via che il tempo passa.
Il Lugano, dopo la prestazione indegna di Rapperswil, anche oggi alal Resega non ha certo brillato e sotto di 2 reti all’inizio del terzo tempo, solo l’orgoglio dei campioni quali Brunner e l’incoscienza del giovane Fazzzini portano questo inguardabile Lugano ai supplementari. Se Manazto è stato grande in questi ultimi due mesi, questa sera proprio non è stata serata. I cinque minuti di supplementari hanno visto un chiaro dominio bianconero sul campo con tante occasioni non concretizzate ma Simek a 1 minuto dalla fine il Lugano segna e vince la partita. Tre facce dei Luganesi, i primi dieci minuti buoni, poi secondo tempo e terzo tempo inguardabili fino a 5 minuti dalla fine. L’orgoglio degli uomini migliori capitanati da Brunner a suonare la carica e nei supplementari un maestoso Lugano. Ma non dimentichiamoci che dall’altra parte vi era un Friborgo che solo in caso di vittoria netta avrebbe potuto continuare a sperare. Intanto tutto rimesso in gioco per il 4 rango in campionato per demerito dello Zugo e del Davos che perdono questa sera permettendo al Lugano un avvicinamento incredibile a queste due squadre (Zugo 86, Davvos 85 e Lugano 84 e ancora tre partite da giocare).
La sua sconfitta e la vittoria del Bienne annullano di molto le possibilità di questo Friborgo che sarà condannato, assieme al Kloten ai Play-out mentre per Raperswil e Ambri la matematica sancisce l’ennesima stagione fallimentare. Se poi pensiamo a tutto quello che dovrebbe ruotare attorno ai leventinesi, pista nuova con soldi pubblici (?), deficit stagionale non annunciato ma regolarmente registrato come sempre, difficoltà reali nel trovare finanziamenti solidi che possano permettere di affrontare una stagione tranquilli almeno dal profilo finanziario, ci viene proprio da chiederci fino a quando ci si potrà spingere ad avere una sqaudra in serie A in Leventina.