RAPPORTO DI ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DIRETTIVO UCT E DEL SEGRETARIO AGRICOLO DA NOVEMBRE 2013 A MAGGIO 2014
Segretario agricolo
S. Genini è subentrato a C. Ferrari a partire dal 1. febbraio 2014. Fino a questa data, e dopo la partenza
del Signor Ferrari, D. Linder Basso si è occupata della carica di segretario agricolo ad interim.
Le riunioni del Consiglio direttivo UCT durante questo periodo sono state 3, quelle dell’ufficio
presidenziale sono state anche 3, mentre è stata fatta una riunione dei Presidenti degli enti affiliati UCT.
La partecipazione UCT a importanti giornate è stata molto marcata, in particolare alle assemblee annuali
delle società agricole e di altri enti affiliati, a numerose giornate informative dei diversi settori e delle
fili ere, alle fiere incluse quelle del bestiame e a eventi di carattere “generale” (per esempio
espoprofessioni, slowup, dies academicus, … ).
Inoltre, l’UCT ha organizzato in collaborazione con altri partners delle conferenze stampa (scuola in
fattoria, Valera, gruppo territorio e ungulati) e abbiamo partecipato a interviste in televisione, radio e sui
giornali per dare visibilità al nostro settore e alla nostra associazione.
La presenza del segretario agricolo in commissioni cantonali (LDFR, GL ungulati, gruppo di lavoro
sulla caccia, … ) e federali (SAB, USC) è anche una parte importante del lavoro e dell’ attività
giornaliera, così come la consulenza sia telefonica che per e-mail in diversi temi.
Per concludere, abbiamo preparato e pubblicato anche diversi contributi per l’Agricoltore Ticinese, ed in
particolare sotto forma di editofale.
Di seguito sono elencati i principali ambiti d’attività affrontati e le diverse questioni sulle quali la
Direttiva e il segretario agricolo hanno lavorato nel corso di questo periodo.
Siti internet, social networks e newsletter
I siti www.agriticino.ch e www.agriturismo.ch sono funzionanti e vengono gestiti e aggiornati
costantemente. Essi dovrebberO essere uno strumento di consultazione per tutti, non soltanto per il
segretariato o la direttiva UCT, e un punto di riferimento per i comunicati rivolti alle aziende ed agli enti
affiliati. Al momento le persone di contatto sono Simone Schmid e Veronica Soldati. Sono stati attivati
anche dei social networks (facebook, google+, twitter) e una newsletter; queste nuove tecnologie
permettono di essere informati sugli eventi UCT e le notizie del mondo agricolo, inoltre dovrebbero
permettere di attirare utenti (anche dal mondo non agricolo). Questo è molto importante in quanto si
stima una crescita del 66% del traffico mobile mondiale dal 2012 al 2017.
La newsletter include un’agenda della settimana ventura con gli eventi importanti, oltre a dei link diretti
ai nostri siti con le notizie importanti della settimana appena trascorsa. Nel futuro, è nostro desiderio
realizzare un’agenda ancora più completa dove i diversi enti associati, associazioni, … possono
aggiungere gli eventi previsti. Lo scopo di quest’ agenda è una migliore pianificazione degli incontri e di
evitare il più possibile degli e lenti concomitanti,
Nelle prossime settimane, contemporaneamente con il lancio della nuova pagina di Marchio Ticino,
verranno anche preparati i nuovi siti di www.agridiretto.ch e una revisione della pagina
www.agriturismo.ch. che era stato creato utilizzando sistemi informatici a tutt’oggi ormai sorpassati e
presto non-legali in Svizzera. Questo lavoro, fatto da specialisti a livello di programmazione
informatica, è condotta dal nostro collaboratore A. Tacconi e rientra in un progetto più ampio chiamato
Demetra. La prima parte di questo progetto Demetra (quella che ci tocca da vicino) prevede lo sviluppo
di un servizio, un programma informatico all’avanguardia e facilmente accessibile, che sia accattivante e
tecnologicamente avanzato composto da siti web aventi motori di ricerca moderni ed innovati vi. Le
applicazioni usate da questo programma permetteranno la visione dei siti, in aggiunta agli usuali
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computers, anche tramite smartphones, e-readers, tablets, ecc.; tutti mezzi di comunicazione sempre più
usati e importanti. Questo programma sarà duraturo nel tempo e non dovrebbe venir
cambiato/modificato nei prossimi anni (come già fatto con www.agriticino.ch).
Per quanto riguarda agridiretto per esempio, gli utilizzatori potranno cercare attivamente prodotti
locali/regionali, genuini e stagionali, oppure ricevere proposte e suggerimenti in base alle loro
preferenze e abitudini. Questo programma renderebbe le informazioni esistenti, alcune delle quali già
presenti sul web, bene organizzate e acessibili a chiunque in maniera rapida e sicura. Inoltre il sito sarà
tradotto in altre lingue. Una conferenza stampa di presentazione di questi nuovi servizi è prevista a
breve.
Collaborazione con la Sezione Agricoltura del Cantone Ticino
L’UCT collabora in svariati progetti con la Sezione Agricoltura del Cantone diretta dal Signor Loris
Ferrari. Vogliamo sottolineare il buon clima di lavoro e la collaborazione costruttiva, inoltre
riconosciamo il positivo operato e l’impegno della Sezione, così come la qualità dei servizi offerti a
favore del nostro settore. In particolare, nelle ultime settimane si sta lavorando alacremente per la
modifica parziale della legge sull’agricoltura e per l’applicazione della Politica Agricola P A20l4-17.
Nello specifico, è entrato in .vigore un nuovo sistema di pagamenti diretti/contributi che usa nuovi
formulari cartacei o via internet tramite il portale agricolo www.agriportal.ch. L’UCT sostiene queste
attività e aiuta nel limite del possibile a livello di consulenza a singoli agricoltori.
Collaborazione con Unione Contadini Svizzeri
Si cercherà di rafforzare la collaborazione e la presenza alle riunioni e nei gruppi di lavoro dell’USC. Si
auspica di poter organizzare qualcosa di comune anche in vista di EXP02015 a Milano, dove la
I
Svizzera sarà presente. Potrebbe essere una bella occasione ed un’opportunità importante per svolgere
dei progetti comuni, in Particolre beneficiando della conoscenza della lingua italiana.
Delegati a Brugg nell’USC per UCT
Nel comitato direttivo e la camera dell’agricoltura (LAKA) dell’USC E. Bossi ha espresso l’intenzione
di lasciare e la direttiva UCT ha proposto S. Genini. I delegati all’assemblea dell’USC sono L. Arcioni,
C. Fàhndrich e S. Genini sempre in sostituzione di E. Bossi.
Lavoro di traduzione di testi I
Si sono svolti vari lavori di traduzione e revisione di testi e e-mails (in particolare da scritti dell’USC
che sono poi andati sia sui siti che sull’ Agricoltore Ticinese).
Iniziativa popolare per la sicurezza alimentare
Questa iniziativa popolare landiata da1l’USC (la prima dopo più di 201 anni) vuole introdurre un nuovo
paragrafo nella costituzione basandosi su obbiettivi molto chiari: permettere all’agricoltura Svizzera di
fornire anche in futuro prodotti indigeni e alimenti di qualità, garantire a lungo termine
l’approvvigionamento della popolazione; tutelare i terreni coltivati in diminuzione e creare migliori
prospettive per le famiglie co~tadine Svizzere. In questi mesi ci siamo impegnati molto per raccogliere
le firme, le nostre attività inclJdono: editoriale e formulario spedito a tutti gli abbonati dell’ Agricoltore
,I
Ticinese; introduzione di .’ formulari pronti da scaricare sui siti (www.agriticino.ch e
www.agriturismo.ch); spedizione di una lettera a tutti gli enti affiliati e e-mails a tutti i patriziati e
comuni ticinesi che ci hanno assicurato l’esposizione agli albi; raccolta firme (3 persone ogni luogo) a
delle bancherelle appositamente preparate a Bellinzona (15 febbraio); Bellinzona, Locarno, Lugano,
Mendrisio (15 marzo); presenza di stand di raccolta firme a fiere e assemblee, raccolta firme di porta in
porta; e da ultimo invitato a firmare in maniera regolare sui nostri networks (facebook, google+, twitter)
e nella newsletter.
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La raccolta delle firme non è stata facile, l’interesse per questo tipo d’iniziative non sembra molto alto in
Ticino forse anche a causa dell’elevato numero d’iniziative che esistono. Si vorrebbero raccogliere in
Ticino 5’500 firme, oggi (10/05/2014) ne abbiamo 1 ‘227, un risultato mediocre che pero’ viene
compensato da altri Cantoni Svizzeri (per esempio Zurigo) che hanno permesso la raccolta di un numero
maggiore di firme (121′ 566 senza contare quelle non valide) a quelle necessarie per depositare
l’iniziativa (100’000). Si vorrebbe consegnare l’iniziativa prima dell’estate 2014 con il maggior numero
di firme possibile, per dare ancora più visibilità, importanza e potere politico al lavoro svolto.
Macello cantonale di Cresciano
Il Macello cantonale di Cresciano (MaTi) è nato in un contesto difficile, tra polemiche e opposizioni. Gli
agricoltori si sono presentati poco uniti su questo tema. Sin dall’inizio della sua pianificazione, che
risale ai primi anni del 2000, ha dovuto superare una moltitudine di ostacoli. Dal 2009 il macello esiste e
sta cercando un rilancio che gli permetta di salvarsi e continuare l’attività.
Per questo un gruppo di lavoro per il rilancio del macello, nato all’inizio del 2013, sta lavorando
alacremente. Il gruppo è composto in rappresentanza di varie organizzazioni legate al macello, da
Armando Donati (coordinatore), Sem Genini (vice-coordinatore), Paolo Barberis (presidente MaTi SA),
Loris Ferrari, Fausto Andina, Sarah Barletto (Agricoltore Ticinese), Raffaele De Rosa, Fabio Rossinelli,
Giorgio Terrani, Sandro Volonté e Claudia Ciani (segretaria UCT). Il macello cantonale è
un’indispensabile opera d’interesse pubblico, le parole chiave del rilancio e gli obiettivi del gruppo sono
principalmente di migliorarne l’immagine, trovare frnanziamenti, aumentare i quantitativi e portare dei
progetti innovati vi.
Si cerca quindi di toglierne l’etichetta negativa e si vuole riconquistare la fiducia degli allevatori, dei
commercianti e di tutta la popolazione. Si vuole trovare finanziatori per ammortizzare il debito
ipotecario nei confronti di BancaStato che ammonta a 2,8 milioni di franchi e pagare gli interessi
passivi, garantendo così una certa serenità e la possibilità di sviluppo. Il gruppo di lavoro sta bussando
alle porte di tutti i Comuni ti cinesi e programmando incontri collettivi o individuali con le autorità
comunali con incluso anche una visita della struttura. Finora, il comune che si é impegnato in questo
senso é la città di Lugano (che si è fatta carico del pagamento degli interessi passivi finché il macello
rimarrà in funzione). Si sta valutando la possibilità di proporre una chiave di riparto a tutti i comuni per
un volontario contributo della purata di alcuni anni. Il 17 marzo vi è stato un primo incontro con visita al
macello, al quale sono state ~vitate le città di Bellinzona, Chiasso, Lo carno , Lugano e Mendrisio;
purtroppo ha partecipato solo il signor Gabriele Bianchi (ente regionale dello sviluppo di Locarno e
Valli) come rappresentante pe la città di Locarno.
La struttura riesce ora a coprire tutti i costi di gestione, in particolare nel 2013 vi è stato il miglior
risultato economico da sempre. In base alle statistiche di macellazione, c’è stato un aumento rispetto al
2012 e si sono raggiunti circJ 400’000 kg annui. Il rilancio pero’ non potrà prescindere dall’aumento
della quantità di volumi lavor~ki, quindi un punto importante nelle strategie del gruppo di lavoro è quello
di sviluppare ulteriori progetti Idi filiere della carne ticinese (filiera dell’agnello da affiancare a quella del
manzo), per esempio utilizzando gli spazi inutilizzati progettati per la lavorazione della carne, che
attualmente seno incompleti. IJ gruppo ha iniziato a lavorare anche per aumentare il capitale azionario e
inoltre ha spedito una lettera informativa ai fruitori del macello con un questionario di rilevamento della
soddisfazione e il tariffario delle macellazioni. Grazie al collaboratore UCT (Alberto Tacconi) questo
I
questionario puo’ essere compilato anche online. Per ora, 60 risposte sono ritornate delle 400 inviate.
L’agricoltore ticinese ha una rubrica fissa sul giornale con i giorni e le tariffe di macellazione, oltre a
informazioni generali con i contatti e i numeri di telefono utili (incluso il numero dove è possibile sapere
se dalla stessa zona vi sono altri trasporti di bestiame).
Una conferenza stampa di presentazione del Macello dovrebbe avvenire a breve, dopo gli incontri con i
comuni.
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Realizzazione piazza mercati bestiame a Cresciano (CMBT)
La domanda di contributo per la piazza mercati bestiame sul terreno antistante il macello di Cresci ano è
stata inoltrata e accettata dalla Berghilfe. Quindi, la sua creazione è imminente e la nuova struttura
dovrebbe esere pronta in ottobre. Questa piazza che è necessaria ed è stata anche richiesta da Proviande,
è conforme alle disposizioni richieste da parte dell’Ufficio del Veterinario Cantonale. TI diritto di
superficie sarà a favore deIrUCT così da avere maggiore indipendenza e assicurare il futuro
dell’investimento. Si ritiene che poter organizzare la piazza mercati direttamente presso il macello
cantonale sia un’ ottima immagine per la carne ticinese e eviterà trasporti inutili.
Aziende sostenitrici
TI numero di aziende agricole al beneficio di pagamenti diretti registrate nel 2013 si aggirava attorno alle
800 unità, delle quali le aziende non finanziatrici erano all’incirca 150.
Conferenza agroalimentare
La Conferenza agro alimentare del Cantone Ticino è stata istituita dal Consiglio di Stato ticinese nella
legge sull’agricoltura (1. gennaio 2003). Alla Conferenza agro alimentare è affidata la responsabilità di
coordinare e sviluppare le attività promozionali del settore agricolo, coinvolgendo anche gli altri settori
economici interessati. ;
L’obiettivo è di sensibilizzare sempre più il consumo di prodotti tipici del territorio ticinese attraverso lo
sviluppo della loro immagine, rafforzandone la conoscenza, sia all’interno del nostro Cantone come pure
al di fuori dei suoi confini.
Nella conferenza agro alimentare sono stati nominati come nuovi membri S. Genini, G. Quadroni e
N. Marcionetti in sostituzione di C. Ferrari, R. Flachsmann eD. Linder Basso.
Le attività promozionali del segretariato agricolo previste per il 2014 che sono sostenute dalla
conferenza agro alimentare concernono l’agriturismo e i siti internet, lI.a scuola in fattoria, il brunch in
fattoria, l’ agri agenda, l’atlante regionale dell’ agro alimentare, il Marchio Ticino e la sua promozione.
Mentre le attività sostenute degli Enti affiliati all’UCT sono l’esposizione di bovini a Pian Castro
(società agricola Bleniese), l’esposizione bovina a Prato Sornico (società agricola valle Maggia),
l’esposizione bovina a Giubiasco (società agricola Bellinzonese), il progetto promozionale e didattico
Verdure Attack (FOFT e OR~, la promozione nell’ambito di manifestazioni e pubblicità (Ti Or) e la
fiera di San Provino (società a~icola e forestale del Luganese).
Centro competenze agro alimentari (CCA)
La nuova politica regionale aveva inserito un paio di anni fa nel proprio programma il sostegno alla
filiera agro alimentare. La piattaforma agro alimentare, dove siede anche il segretario UCT, si occupa di
questa filiera. Uno dei progetti di questa filiera era la creazione di un centro di competenze
agro alimentari (CCA) che avev~ quale scopo di promuovere i nostri prodotti sotto forma di menu presso
i ristoranti e le mense ticinesi. !La signora D. Linder Basso durante i primi due anni di progetto ha potuto
realizzare una radiografia deUb diverse fili ere presenti sul nostro territorio e dei rispettivi prodotti
agricoli. È stato realizzato in c~llaborazione con Gastroticino il progetto Ticino a Tavola con i seguenti
temi interessanti: per Pasqua lalsettimana del capretto ticinese/nostrano con razza Nera Verzasca (2 anni
di seguito), la settimana ticinese del bollito misto e la valorizzazione del formaggio ticinese con il
“carrello dei formaggi”.
Si è richiesto il rinnovo di un anno del progetto, come stabilito inizialmente, per poter meglio sviluppare
i risultati ottenuti, siccome da un’ulteriore fmalizzazione potrebbero scaturire altri interessanti ambiti di
lavoro a sostegno dell’agricoltura ticinese. La decisione si protrarrà nel 2015, quindi durante quest’anno
i vari enti coinvolti, inclusi rUCT e Gastroticino, si stanno arrangiando a portare avanti il progetto con il
minimo sforzo finanziario per non perdere quanto fatto fino ad ora.
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Marchio Ticino
D. Linder Basso è stata sostituita da S. Genini quale presidente di Marchio Ticino. Il Marchio Ticino è
un importante elemento di comunicazione utilizzato dall’UCT per permettere agli agricoltori e ai loro
prodotti di trasmettere la garanzia della loro origine e genuinità verso il consumatore. E’ un valore
aggiunto per lo sviluppo della nostra regione.
Circa 140 produttori sono iscritti al Marchio Ticino, per un totale di circa 350 prodotti immessi sul
mercato, l’obiettivo è di aumentarne la quantità senza però che la sua qualità venga intaccata. Si è
assunto il Signor M. Bonalumi per alcuni mesi al fine di incrementare e migliorare alcuni punti. I
compiti principali del suo lavoro erano di dare al marchio più visibilità, rinnovare l’interesse presso le
aziende iscritte (e non), elaborare un nuovo regolamento e delle nuove tariffe che evitino delle disparità
e che siano più facili e chiare da calcolare comportando un onere amministrativo minore rispetto al
precedente al segretariato UCT (C. Ciani). Come prima cosa è stata aggiornata e elaborata una banca
dati del Marchio che sarà presto attiva su una homepage dedicata (www.marchioticino.ch) che, oltre a
risultare più accattivante grazie a una nuova grafica, elencherà tutte le aziende e i prodotti recanti il
marchio. Negli ultimi mesi, sono state inoltrate 9 richieste d’adesione al marchio per circa 30 prodotti,
mentre un’azienda ha disdetto il contratto perché non lo necessitava più.
La Commissione del Marchio, che comprende 10 persone in rappresentanza dei diversi settori coinvolti,
si è riunita due volte per discutere le nuove adesioni e stilare un nuovo regolamento e delle nuove tariffe.
Approvato durante l’ultima seduta, il nuovo regolamento chiarisce alcuni punti dubbi (tra gli altri il fatto
che i prodotti utilizzanti il Marchio dovranno garantire sempre, senza la possibilità di deroghe
temporanee, l’origine dei componenti) e comprende un nuovo allegato che regola le tariffe di adesione. Il
Marchio Ticino è un’ occasione per tutto il mondo agro alimentare ticinese e quindi, in aggiunta alla
nuova homepage che sarà attiva tra poco, si è cercato di migliorarne l’immagine anche durante alcune
assemblee e incontri.
Nella nuova politica regionale a livello di filiera agro alimentare nei prossimi anni s’intende sviluppare
un progetto denominato “Marchio territoriale Ticino”, che prevede l’estensione di un Marchio Ticino a
tutti i settori economici. Anche per questo progetto, il Marchio Ticino attuale svolgerà una parte
importante e il lavoro svolto in questi mesi risulterà essenziale. L’UCT ha aderito al gruppo di lavoro
per questo nuovo progetto.
Valera ~I
Vista l’importanza naturalist~ca e paesaggistica del comparto Valera, la carenza di zone agricole
sufficienti e adeguate (per esef,pio la superficie di avvicendamento colturale-SAC in Ticino è di 2’070
ha al posto dei 3’600 ha ri ìhiesti da Bema), la saturazione territoriale, la caotica e problematica
situazione vi ari a, nel 2012 l’jssociazione Cittadini per il territorio, insieme alla Società agricola del
Mendrisiotto e all’UCT avevllanciato una petizione per la riconversione del comparto Valera a zona
agricola. La popolazione ha sostenuto la petizione con 6’850 firme, consegnate al Cantone nel luglio del
2012. Siccome non molto è successo da allora, il gruppo di lavoro che include Rudy Studer, vice
presidente dell’UCT e della Società agricola del Mendrisiotto, ha organizzato il 6 marzo 2014 una
conferenza stampa per sensibilizzare la popolazione e i media sul problema. Anche il segretario agricolo
era presente; purtroppo pero l’ non molto è successo da quella data. Da notare la primizia della
collaborazione tra agricoltura, erdi e WWF in questo progetto.
Ungulati
Il problema degli ungulati è sempre d’attualità e anzi, sta crescendo a dismisura. La loro
sovrappopolazione, in particolare di cervi, caprioli e cinghiali, provoca ingenti danni (diretti e indiretti)
all’agricoltura, alla viticoltura, ai proprietari dei boschi e dei pascoli alpestri e quindi a tutti i cittadini
del Cantone. Inoltre ostacola la cura appropriata del territorio e ha anche rilevanti ripercussioni
sull’economia ed il turismo ticinesi. I risarcimenti pagati n~l2013 per i danni causati dagli ungulati
hanno raggiunto livelli massimi (ca. 1.3 milioni di franchi). realtà i danni complessivi sono maggiori
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in quanto molti agricoltori non richiedono i risarcimenti oppure, non vengono indennizzati nel caso in
cui non abbiano provveduto alla posa di recinzione elettrificata a protezione delle proprie colture.
Inoltre, andrebbero considerati anche i costi relativi alla manodopera impiegata nella posa e nella
manutenzione delle recinzioni. Per la viticoltura si può stimJre che i danni diretti e gli oneri per le
prevenzioni ammontano a circa 2 Mio di franchi, corrispondenti a circa il 7% del reddito viticolo
annuale. Questa situazione potrebbe portare all ‘ulteriore abb~dono di territorio agricolo e pascoli, in
chiara contrapposizione con gli scopi della nuova politica a~cola federale 2014-2017 e anche con
l’iniziativa popolare sulla sicurezza alimentare. La situazione è insostenibile e urgono soluzioni rapide
ed efficaci a favore di tutti. Al fronte di questi problemi, le as~ociazioni attive sul territorio Ticinese si
sono unite per sollecitare le ~utorità cantonali preposte a vo~er adottare dei provvedimenti idonei e
tempestivi, più incisivi atti a diminuire i danni causati dagli U~lati alle colture agricole, ai boschi e ai
pascoli alpestri. Le seguenti persone fanno parte del grupp territorio e ungulati “TU”: H. Bang,
presidente dell’ Associazione Forestale Ticinese (AFT), T. Z etti, presidente dell’ Alleanza Patriziale
Ticinese (ALPA), S. Pelossi, presidente dell’Associazione Viticoltori Vinificatori Privati (AVVT),
R. Studer, presidente della Federviti di Mendrisio e vice-presidente UCT, A. Petralli, presidente e
F. Tettamanti, direttore dell’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (NVT) e S. Genini,
segretario UCT. Un totale di quasi 100’000 cittadini Ticinesi e 70% territorio sono rappresentati dal
I
gruppo “TU”. Dopo la conferenza stampa del 21 marzo 2014 dove il problema è stato presentato in
maniera chiara con un dossier, rappresentanti del gruppo TU si incontreranno con le autorità cantonali
preposte per trovare delle soluzioni adeguate. Appena questo avverrà il dossier completo sarà a
disposizione sul nostro sito. Vogliamo sottolineare infine l’impegno delle autorità preposte (in
particolare l’Ufficio caccia e pesca) che questa primavera hanno iniziato un lavoro peculiare e puntuale
di prelievo di animali particolarmente viziosi. Auspichiamo che si continui così.
Iniziativa sui salari minimj
L’UCT come l’Unione svizzera dei contadini, l’Unione svizzera delle donne contadine e rurali, l’Unione
svizzera produttori di verdura e altri enti del settore è contraria all’iniziativa popolare sui salari minimi
del 18 maggio. Questa iniziativa non è per niente attuabile per il nostro settore e avrebbe delle
ripercussioni nefaste, innanzi tutto perché il reddito attuale delle aziende agricole è troppo basso e una
retribuzione oraria di Fr. 22.- non è né gestibile né sopportabile economicamente. Un’ipotetica
accettazione di questa iniziativa causerebbe quindi problemi seri e l’agricoltura ne uscirebbe fortemente
indebolita. Dunque per salvaguardare e tutelare il nostro settore, e non solo quello, ci siamo impegnati
ad assemblee e riunioni, così come con un editoriale sull’Agricoltore Ticinese per sensibilizzare le
persone a votare no.
Iniziativa “Il mio contadino. La mia contadina” promossa dall’USC
Il 2014 è all’insegna delle aziende agricole familiari, come proclamato ufficialmente dall’ONU il
novembre scorso a New York. In Svizzera si svolgeranno diverse attività volte a illustrare le prestazioni
e il valore delle aziende agricole familiari, consentendo così di gettare uno sguardo alla difficoltosa
produzione svizzera di alimenti. Una di queste è l’iniziativa “TI mio contadino. La mia contadina” dove
diverse famiglie contadine svizzere si presentano, e raccontano su Facebook, la loro routine quotidiana
in fattoria e in famiglia per un anno intero con servizi e immagini. L’UCT aiuta e promuove questa
iniziativa e supporta la famiglia Giandeini (www.facebook.comifamigli.aGiandeini) di Banco che mostra
ciò che accade nella vita di un’ azienda agricola nel Canton Ticino. Oltre alla famiglia Giandeini, a
questa iniziativa partecipano altre 26 famiglie molto diverse tra di loro, che provengono da tutti i
Cantoni della Svizzera. Inoltre, anche famiglie di contadini dell’Honduras, della Bolivia e del
Kirzighistan permetteranno di dare uno sguardo oltre confine in un ambiente completamente diverso.
Questa iniziativa sta riscuotendo un bel successo.
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Giornata slowup
L’UCT ha partecipato all’organizzazione di slowup (h :// .slowu -ticino.ch), la giornata senz’auto
che si è tenuta il 6 aprile. L’UCT oltre ad avere uno stand alla partenza/arrivo in piazza Grande a
Locamo, ha sostenuto l’azienda orti cola Reort di R. Oberti di adenazzo che ha offerto svariati giochi
dedicati in modo particolare ai più piccoli e la Giubiespo resso il mercato coperto di Giubiasco.
Sebbene avessimo sostenuto anche la cantina Bosciòro della amiglia S. Vosti a Gerra Piano, questo
stop a causa di problemi organizzativi non ha potuto far part del programma. Anche grazie al tempo
molto favorevole la giornata ha riscosso un grande successo. na delegazione UCT ha anche effettuato
una parte del percorso in bicicletta.
Ritorno dei grandi predatori, in particolare del lupo
L’uscita all’esterno degli animali da allevamento e il ritrovam nto di animali selvatici sbranati in Valle
Maggia hanno riportato a galla prepotentemente la questione lupo. Il suo ritorno e i danni che potrà
causare all’agricoltura e all’allevamento di montagna ci pre ccupano molto. Stiamo lavorando sia a
livello politico che pratico per risolvere o almeno arginare ill problema. Il ritorno del lupo rischia di
pregiudicare anche gli obiettivi della P A20 14-17. A differenza di alcuni anni orsono, oggi il lupo non è
più in pericolo di estinzione. Oggi a rischio di estinzione sono invece i pastori e gli allevatori! Siamo
I
stati solidali con il signor A. Il>onati che era stato denunciato penalmente dall’Associazione AnimalLife.
S. Genini ha partecipato alla1riunione del Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), a cui
aderiscono altri cantoni particolarmente colpiti, che si sta impegnando per informare i nostri
rappresentanti politici a Bema della grave emergenza creatasi e affinché si affronti di petto la situazione.
Basandosi sulla mozione Fournier, accettata in Parlamento nel 2010, la SAB si prefigge una
rinegoziazione della Convenzione di Bema per la protezione dei grandi predatori, permettendo di
adottare la normativa alla reale dinamica della specie.
Stiamo anche studiando la fattibilità dell’uso di misure di protezione t: siamo in un gruppo di lavoro che
si occupa di questo tema. L’uso di recinzioni e i cani da protezione dei greggi offrono però solo una
soluzione parziale, non applicabile per tutte le aziende. A parte i costi e i problemi che i cani possono
causare (attacchi a persone e/o altri cani, attacchi al gregge stesso), in Ticino vi sono pochi cani
specializzati e i pascoli sono generalmente molto vasti.
Consultazioni
Abbiamo risposto ad alcune consultazioni cercando di portare delle osservazioni puntuali e di far
riconoscere, considerare e tenere presente le problematiche del nostro settore. La prima era in merito alle
misure di migliori a idraulica dei canali (messa in sicurezza), la seconda sulle bandite di caccia, la terza
riguarda i monumenti di interesse nazionale e l’ultima le aggregazioni dei comuni ti cinesi.
Per quella riguardante le previste misure di miglioria idraulica dei canali, l’UCT è a favore d’interventi
puntuali con la messa in sicurezza delle tratte dei canali a pericolo di fuoriuscita delle acque, ma è
contraria all’opera proposta di tale portata la cui costosissima realizzazione richiederebbe pure il
sacrificio di tanta superficie per l’avvicendamento colturale (SAC), che già è troppo scarsa. Ci
preoccupa l’ori-entamento, oramai in atto da qualche tempo, ove gli aspetti ecologici prendono sempre
più il soppravvento su di un’agricoltura dedita alla produzione di derrate alimentari di qualità e di
prossimità. Abbiamo anche reso attenti che eventuali futuri restringimenti di strade di collegamento
agricolo nel piano di Magadino non sono sostenibili, siccome la larghezza attuale è già problematica e
pone problemi di viabilità non indifferenti agli agricoltori.
Per la seconda, quella sulle bandite, che è anche molto importante, riteniamo che indipendentemente
dalla presenza o meno di luoghi proibiti alla Caccia, come le bandite in questione, si debba organizzare
una guardiacampicoltura o un intervento dei guardiacaccia dove vi sono danni insostenibili alle colture e
vi sono dei capi particolarmente viziosi. In particolare pensiamo che sia importante avere una tolleranza
molto molto bassa riguardo agli ungulati sulle pianure abitate di tutto il Cantone, dove questi potrebbero
rifugiarsi e proliferare provocando danni non solo all’agricoltura ma anche al resto della popolazione
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intera (per esempio incidenti stradali e ferroviari, … ). In queste bandite riteniamo necessario ed
indispensabile che i guardiacaccia e la guardiacampicoltura possano entrare ad eliminare gli ungulati di
troppo durante tutto l’anno, ed! in particolare durante i periodi vegetativi importanti.
Alla fine del 2013, l’UCT ha inviato anche le sue osservazioni in merito alla sistemazione della zona
golenale ai boschetti. Gli int enti avranno un impatto non indifferente sul futuro utilizzo delle golene
quale pascolo e quindi sull’agricoltura, poiché le golene sono riconosciute come parte integrante della
superficie agricola utile (SAU) e sono pienamente al beneficio dei pagamenti diretti. VUCT è contraria
al progetto proposto che comprometterebbe in modo grave l’uso agricolo (e non solo) delle golene.
Per concludere, entro la fine ldi maggio 2014, l’UCT (e numerosi altri enti e associazioni attive nel
settore) invierà le sue osservazioni alla Sezione Agricoltura per la proposta di revisione parziale sulla
legge cantonale dell’agricoltura.
Attività appena iniziate
– La Federazione delle Condotte Veterinarie Ticinesi si è riunita mercoledì 9 aprile 2014, dopo alcuni
anni di stallo dovuti in particolare all’insicurezza sull’utilità e sulla possibile scomparsa a livello
Cantonale di queste associazibni, al fine di unire le forze per risolvere complesse problematiche che
accomunano le diverse condotte. Si vuole continuare il lavoro di questa Federazione, a tal scopo sono
stati nominati A. Zanini come IPresidente e S. Genini come Segretario. Dalla discussione che è scaturita
durante l’assemblea sono emerse svariate questioni che le condotte stavano fronteggiando
I
singolarmente; è diventato subito molto chiaro che i problemi sono simili e comparabili fra tutti i
partecipanti alla riunione. il primo problema che è affiorato riguarda la disparità di trattamento da parte
degli uffici delle assicurazioni sociali, in modo particolare in merito alle trattenute effettuate ai veterinari
per le indennità di trasferta e di picchetto. Ci si prefigge di ancorare in modo giuridico nella legge
cantonale sull’agricoltura i rapporti tra il Cantone e le Condotte, e rispettivamente tra le Condotte e i
loro veterinari. Si auspicano dei contratti uguali per tutti i veterinari e delle direttive chiare sulle loro
modalità e i rapporti di impiego. Tutto questo allo scopo di regolare anche le richieste di versamenti
retro attivi giunte recentemente lalle singole condotte dalle assicurazioni sociali e che sono state motivo di
grande discussione e apprensione mettendo in seria difficoltà la loro sopravvivenza. In particolare, si
ritiene ingiusto che vengano trattenuti gli oneri sociali sulle indennità di trasferta dei veterinari, un fatto
che non avviene per altre istituzioni equiparabili. Stiamo lavorando su questo fronte.
– Un gruppo di lavoro per la creazione di una cantina di affinamento per formaggi DOP ha preso luce in
queste settimane, rUCT ne fa parte e si occuperà anche del segretariato. Alla fine di maggio è prevista
una visita a una cantina nel Canton Glarona.
– L’UCT assumerà il segretariato del consorzio trattori e macchine agricole CASETA), sezione Ticino,
un nostro Ente affiliato.
– S. Genini ha sostituito U. Galbusera, che per ragioni personali è rientrata oltr’alpe, come membro
UCT nel comitato dell’associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana. il lavoro principale
riguarda consulenze telefoniche e per email, così come l’organizzazione di eventi.
– L’UCT si occupa già della scuola in fattoria e dell’agriturismo e riceverà un mandato dal Cantone,
Sezione Agricoltura, per occuparsi anche del progetto agriviva (prima chiamato “Landdienst”) che da
la possibilità a giovani dai 14 ai 25 anni di avere un’occupazione estiva in fattoria per un periodo di
tempo da 2 a 8 settimane.
Uno sguardo al futuro
Una delle sfide principali per il nostro settore nei prossimi anni è la continua sottrazione di terreni
agricoli. In Ticino la diminuzione della superficie agricola, inclusi gli alpeggi, è stata del 16, l % negli
ultimi 25 anni, il dato più alto in tutta la Svizzera. Questa riduzione va di pari passo con la conseguente
riduzione delle aziende agricole e con la diminuzione dell’interesse pubblico verso l’agricoltura. Quello
che non si vede, non si capisce. È quindi fondamentale riavvicinare la popolazione alla nostra
agricoltura c migliorarne l’immagine (ci proviamo con scuola in fattoria, agriturismo, agridiretto, … ), far
Rapporto UCT novembre 2013 – maggio 2014
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conoscere e apprezzare i nostf prodotti (ci proviamo con il marchio Ticino), spiegare l’operato degli
agricoltori che producono derrate alimentari di qualità e salvaguardano il territorio rurale (quindi dare un
senso al prodotto anche dal lato dei prezzi) e dare un’identificazione e una storia ai nostri prodotti e al
nostro lavoro, in contrapposizione alI’anonimato dei prodotti di massa.
Per assicurare un futuro alla nostra agricoltura riteniamo indispensabile un’ eccellente e intensa
collaborazione tra l’intero settore agricolo e tutti gli attori delle associazioni agricole attive sul territorio,
artigianato, turismo, ristorazione, trasformazione, distribuzione, regioni e territorio per valorizzare al
meglio i nostri prodotti locali ,così unici, basti pensare alla grande varietà e la polivalenza della nostra
agricoltura a livello di geografia (piano-montagna), luoghi e tipi di produzione differenti (Bio, PI,
convenzionale) e prodotti (api-miele, latticini-formaggi, vino, carne, verdura, … ).
A questo scopo, ci prefiggia f o di proporre e partecipare a progetti agricoli cantonali e federali che
potranno avere delle ricadute urevoli e positive sul nostro settore.
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