Nel periodo della Belle Epoque (1896-1914) Faido divenne il terzo polo turistico del Cantone.
I villeggianti, che grazie alla costruzione della linea ferroviaria del San Gottardo poterono soggiornare nel capoluogo leventinese, appartenevano principalmente all’alta borghesia e alla nobiltà milanese e del Nord Italia.
Alle 16:00, con partenza dalla stazione di Faido, Diana Tenconi, curatrice del Museo di Leventina e lo storico Dr. Fabrizio Viscontini, vi accompagneranno lungo il “sentiero dei lazzaroni” alla scoperta del periodo in cui alberghi lussuosi e paesaggi illuminati dalle prime luci elettriche fecero di Faido una tra le più ambite mete turistiche.

Alle 18:00 il salone dell’ex albergo Suisse di Faido, aperto per l’occasione dai proprietari, ospiterà un concerto dal titolo “Electric jazz duo” in cui passato e futuro si incontrano sul filo dell’improvvisazione.
Matteo Sarti e Paolo Paolantonio, due musicisti di estrazione classica accomunati da una grande passione per la musica moderna e lo swing, dopo aver condiviso una parte dei loro studi presso il Conservatorio della Svizzera Italiana, in omaggio alla storia di Faido, useranno due particolari strumenti elettrici, in cui la tecnologia si sposa con la tradizione e si pone al servizio dei suoni amati da ogni appassionato di musica.
Un relatore Fabrizio Viscontini, storico e professore, ha parlato del periodo d’oro della Faido bene di inizio 1900, ricordando i fasti e come turisticamente eravamo sicuramente una stazione rinomata. Belle le fotografie che sono state fatte girare hanno mostrato stabili sontuosi, arricchiti dal prestigio del tempo, ora caduti in rovina ed abbandonati. Il riprendere, opinione personale di chi scrive, il filo turistico di una Faido ricca e prospera non sarà certo operazione semplice. necessita non solo la disponibilità dell’amministrazione comunale con aiuti esterni ma anche la volontà di tutti i cittadini di dedicare parte del loro tempo al proprio comune, cercando di essere al tempo stesso cittadini e ambasciatori del territorio. Una sfida che era stata lanciata già tanti anni fa ma che non è mai stata raccolta totalmente nella globalità della sua essenza. Ha anche preso la parola l’animatore turistico di Faido, promotore dell’evento, che ha ringraziato i presenti per l’interesse dimostrato. Anche la direttrice del Museo di Leventina è intervenuta, commentando le fotografie e dando chicche sconosciute ai più della storia passata del comune di Faido.