Dopo che Berna ha legiferato che i Comuni non possono più opporsi e che in caso di bisogno le decisioni in materia di sistemazione rifugiati politici sono di fatto delle imposizione, nei prosismi giorni le varie strutture alberghiere in paese verranno riempite per motivi umanitari dai rifugiati politici. Questo comporta un fatturato di 100 fr a persona al giorno e dunque una ripresa economica con indotti veri, dimostrabili, per tutti gli attori della regione. Cambierà dunque la politica a medio termine del comune, lasciando perdere il turismo che in questi anni ha dimostrato tutti i suoi limiti mentali ed economici, per diventare un comune pilota per residenze certe di rifugiati politici. Il cantone e la confederazione metteranno a disposizione fondi per la ristrutturazione di quelle strutture che ad oggi sono fatiscenti. Il numero di 300 è il numero di partenza, ma da calcolazioni effettuate dall’Ufficio Federale dell’immigrazione, lo stesso numero potrà venir raddoppiato. E finalmente ci si augura che con quest’iniezione di soldi, il comune pensi di più alla socialità della popolazione anziché a investimenti faraonici fine a se stessi. Questo progetto pilota a vrà durata di tre anni e dopo questo periodo, se i risultati dovranno essere positivi, diventerà definitivo.