Signore e signori Municipali, essere brave persone non basta per essere dei bravi municipali o essere in grado di assolvere l’oneroso compito che
liberamente vi siete assunti. Purtroppo, ora, per scelta del CdS e non di chi ha fatto valere il proprio diritto di voto in assemblea, la
situazione fattuale di Astano è ingestibile nemmeno se foste i migliori municipali del mondo, questa piaccia o meno è la realtà. Come ammesso dal Cantone, Astano ha la sola colpa di essere troppo piccolo e poco abitato oltre a “sfortune” come il non essere mai stato a carico di tutti contribuenti ticinesi e avere una quota altimetrica bassa di 70 metri per ricevere gli aiuti che altri ricevono da anni. Ciò nonostante hanno comunque deciso al posto di aiutarci (con cifre irrisorie) che era meglio tassarci al 130%, ossia il 20% in più di quanto “promesso”
(110%). Il nostro Comune è dunque discriminato ulteriormente nei confronti degli altri ticinesi, con un 130% dal sapore di punizione per lo sgarbo di non avere ubbidito subito e in silenzio ai diktat espressi alla serata informativa. Passano i giorni, e nonostante la gravità della situazione il rischio di uno svuotamento totale dell’autonomia comunale e non solo demografico, da parte vostra non si è vista nemmeno una presa di posizione ufficiale, in favore dei vostri cittadini, o almeno per ribadire che i conti di Astano non tornano perché le entrate sono poche ma che avrebbero potuto tornare con altri provvedimenti di risanamento. Dunque, evidentemente a voi va bene che i cittadini paghino il 130% senza colpe! Anche perché non avete cercato né prima né ora la solidarietà dei molti Comuni che con noi condividono gli stessi problemi. Non avete dato alcun contributo alla divulgazione della petizione che chiede di sospendere l’articolo di legge che ha permesso di appiopparci senza colpa il 130%, anzi pochi di voi l’hanno firmata. Ma d’altronde avente anche snobbato lo studio dell’aggregazione della Tresa (carta canta) che avrebbe ridato lustro e dignità alla nostra Comunità. Mi chiedo dunque – o meglio vi chiedo – come pensate di restare al vostro posto senza alcun potere contrattuale e applicare il 130% a tutti i cittadini. Ora l’aggregazione Tresa è già in corso e anche volendo non potrebbero accoglierci a braccia aperte in breve tempo… con in dote il 130% poi! Ora vi ringrazio comunque per il vostro impegno e per il tempo che avete dedicato alla Cosa Pubblica nonostante i risultati. Adesso però la situazione è grave e seppur apprezzabili le buone intenzioni da sole non bastano (più), il tempo dei tentativi è finito. Adesso è
imperativo fare la cosa giusta e farlo subito, ovvero dare le
DIMISSIONI IN CORPORE AL PIÙ PRESTO POSSIBILE. È essenziale non avere più né oggi né domani un Municipio, così da mettere in condizione il Consiglio di Stato di applicare quei provvedimenti eccezionali previsti dalla legge
(Art. 201/202/203 LOC), tra i quali i necessari aiuti finanziari e l’avvio del processo aggregativo che al momento (piaccia o no) è l’unica soluzione possibile.
Mi spiego meglio per fare capire bene soprattutto agli Astanesi, fino a quando ci sarà un Municipio sarà quest’ultimo che dovrà assumersi l’onere di convincere qualcuno ad aggregarsi con Astano, senza il Municipio invece lo dovrà fare il CdS che, diversamente dal Municipio, ha il potere di imporre l’aggregazione con il sostegno dell’assemblea che resta sovrana. Per questo vi invito
nuovamente e vivamente a rassegnare le dimissioni per il bene di Astano e per il suo futuro. Se questa fosse stata la vostra scelta subito dopo aver ricevuto la notizia del 130%, avreste rinnovato un margine di negoziazione con il Cantone considerato che appunto le vostre dimissioni spianano la strada alla aggregazione. Consegnate le dimissioni a Bellinzona nell’interesse di Astano e del suo futuro, per rivendicare il diritto a non essere discriminati così magari altri cittadini si uniranno a voi. Se davanti alla decisione del Consiglio di Stato vi adagiate però senza reagire, avremo tutti compreso che vi va bene e ciò sarebbe un ulteriore motivo per dimissionare. Purtroppo, senza le vostre dimissioni, e con esse un ripensamento del CdS e riportare il moltiplicatore al 100% mantenendolo fino ad aggregazione avvenuta, non mi resta altra scelta che inoltrare ricorso e difendere come semplice cittadino gli interessi di tutti gli astanesi. Il ricorso è l’unica possibilità che voi mi avete lasciato per evitare la discriminazione del popolo astanese, nonostante tutti i rischi che questo comporta, non dà ultimo quello di pagare ancora più tasse (ma solo se voi resterete al vostro posto). Perché per me essere svizzero non è una questione di passaporto, di credo religioso o di convinzione politica, essere svizzero significa dare l’esempio ai propri figli e non accettare ricatti e soprusi in cambio di soldi. Essere svizzero è sentire il dovere anche se contro il proprio interesse e anche da soli di difendere la giustizia, la libertà e la democrazia ad ogni costo.
Cordiali Saluti. Genola Andrea Astano 22,09,2019
primo firmatario BASTA PENALIZZARE GLI ABITANTI DEI PICCOLI COMUNI A OGNUNO LE PROPRIE RESPONSABILITÀ che ha raccolto 1372 firme.