Una rassegna per bambini e famiglie, il debutto dello spettacolo vincitore del bando testinscena®, gli spettacoli di nuova drammaturgia, un festival estivo, le residenze artistiche, le occasioni formative e le collaborazioni: è questa la proposta della Fondazione Claudia Lombardi per il teatro per la stagione teatrale 2022/2023.
La Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, perseverando nella sua missione di sostegno alle compagnie teatrali, persegue l’intento di costruire un luogo capace di divenire un punto di riferimento per la nuova drammaturgia, mostrando il suo coraggio nell’accogliere lavori ancora in fase di sperimentazione e l’impegno nel favorire l’incontro ravvicinato tra pubblico e artisti, per un confronto tra creatori e fruitori continuo.
Voci di dentro, che è un furto a metà del titolo della commedia di Eduardo, vuole essere una risposta all’incomunicabilità, all’isolamento, un pretesto per interrogarci sulle inquietudini che ci attanagliano, per non restare muti di fronte a una società che appare sempre più sorda. Dal grande attore, regista e drammaturgo italiano ruba anche la convinzione che, nonostante il grande amore per i classici, per raccontare il mondo presente, con le sue contraddizioni, i suoi malanni e i suoi desideri, sia necessaria una scrittura che sia anch’essa di oggi. Voci di dentro è infatti uno sguardo attento alle molte sfaccettature dell’uomo e della donna del nostro tempo. La lente con cui guardare e scrutare è sempre quella del teatro, che ci permette ora di mettere a fuoco un dettaglio e portare la nostra attenzione dove non avremmo immaginato, ora di ampliare il nostro campo visivo, per una visione d’insieme più consapevole.
Una rassegna per tutti
Ad aprire la stagione 2022/2023 saranno tre spettacoli per tutta la famiglia. Voci di dentro sono infatti anche quelle intuizioni alle quali non badiamo ma che, se ascoltate, spesso sanno indicarci la via; sono le voci genuine dei più giovani, sono i loro sogni e le loro paure, di cui tutti siamo responsabili.
Gli spettacoli presentati alla Fondazione sono adatti a un pubblico dai cinque anni e quindi capaci di rivolgersi a tutti.
La rassegna inizierà a ottobre con Aspettando CartaSìa di Drogheria Rebelot, un racconto senza parole che narra la storia di un artista in crisi. Tema caro a questa stagione, lo vedremo affrontato anche da una straordinaria Alice Redini all’interno del festival estivo.
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A novembre sarà la volta di FantasticaMente di Antonio Brugnano. Un narratore distratto, tra lavoro d’attore e clownerie, dà vita alle storie di grandi autori: Gianni Rodari, Italo Calvino e i fratelli Grimm. Le voci, questa volta intese come parole, che guidano lo spettacolo sono sogno, coraggio e felicità.
A dicembre, con l’avvicinarsi delle feste, chiuderà questa rassegna lo spettacolo Chapeau rouge e chapeau noir della compagnia ticinese Sugo d’inchiostro. Il testo è ispirato a un racconto di Roberto Piumini e affronta, in maniera pacifica, la tematica della guerra, raccontandone, con occhi di bambino, ogni assurdità.
Un’anteprima sul 2023
Gli spettacoli di nuova drammaturgia
Così come nella rassegna per famiglie si assiste all’incontro tra diversi linguaggi artistici, dal teatro d’attore alla clownerie, dalla narrazione al teatro fisico, anche gli spettacoli di prosa si imbattono spesso in variegate forme espressive.
Aprirà l’anno 2023 lo spettacolo vincitore del bando testinscena® 2022, il concorso di nuova drammaturgia in lingua italiana organizzato e sostenuto dalla Fondazione Claudia Lombardi per il teatro. Giostra di Agemò Teatro è un’analisi attenta della vita di una coppia che diventa routine, fino a quando una voce accattivante come il canto di una sirena spezza ogni meccanismo. È l’amore, carnale e voluttuoso, a spostare per sempre ogni stabilità conquistata a fatica negli anni.
L’indagine delle nostre vite e dei paradossi della nostra contemporaneità è al centro delle produzioni della Confraternita del Chianti, compagnia pluripremiata e i cui testi vengono tradotti e rappresentati in tutta Europa. Con Il paese delle facce gonfie la Confraternita racconta un disastro ambientale che avrebbe potuto essere evitato, se si fosse dato ascolto alle voci di chi aveva a cuore la salute della gente. A parlare è un uomo che vorrebbe tornare bambino, quando le nuvole gli passavano sopra la testa ed erano solo desideri che aspettavano di prendere forma.
Anche Annunciazione, scritto da Chiara Arrigoni e diretto da Eri Çakalli, racconta di una voce di dentro che è presagio di morte e di distruzione. È la storia di una maternità dolorosa, affrontata con originalità, dove la storia si fonde con l’invenzione e il reale con il soprannaturale. Il testo, arrivato finalista al bando testinscena® 2019, aveva ricevuto dalla giuria una menzione speciale.
Sul palco di Càsoro salirà poi per la prima volta Sara Baldassarre, una giovane attrice che, con lo spettacolo Il merluzzo surgelato, indaga il difficile tema della demenza senile.
Con Immortalia – oltre l’uomo di Ettore Chiummo e Michele Rezzonico, ci troviamo ad esplorare quel rapporto così complesso che lega l’uomo alla tecnologia. Chiummo e Rezzonico lo fanno con la cifra che li contraddistingue, con ironia e sensibilità. In una rivisitazione del mito di Prometeo, il loro lavoro è guidato da una domanda: cosa siamo disposti a sacrificare per il progresso?
A maggio, la nostra stagione al chiuso volgerà al termine con la compagnia Eco di Fondo, il cui lavoro ha visto importanti riconoscimenti. Fondata nel 2009 da Giacomo Ferraù e Giulia Viana ha sviluppato una ricerca che, partendo da voci antiche indaga temi sociali donando al pubblico immagini dal forte potere evocativo. Con Ghita la compagnia racconta, attraverso la figura della sua ultima amante, un Raffaello inedito, umano, preda delle passioni, diviso, combattuto tra la carnalità dell’incontro amoroso e la sacralità più assoluta dell’arte.
Le residenze artistiche
Molti degli artisti presenti nel nostro cartellone hanno, nella stagione passata, abitato, in residenza artistica, gli spazi e le sale prove della Fondazione, ognuno per una settimana. Durante la loro permanenza, il loro lavoro è stato raccontato al pubblico e puntuali sono stati i confronti con la direzione artistica. La restituzione al territorio, di ciò che era un progetto e ora ha forma di spettacolo, assume quindi un significato importante di scambio e condivisione, dove gli artisti hanno la possibilità di un confronto ravvicinato e intimo con il pubblico e quest’ultimo diviene consapevole e partecipe del processo creativo in opera. Costruire un cartellone sui progetti che sono stati accolti in residenza la scorsa stagione vuol dire anche ospitare spettacoli che hanno meno di un anno di vita e che quindi si contraddistinguono per freschezza e novità. La Fondazione si assume così quel rischio, necessario per lo sviluppo artistico e culturale di ogni territorio, di dare una casa a progetti non necessariamente rodati e in questo modo apre le sue porte anche agli artisti emergenti, permettendo loro di raggiungere importanti fette di pubblico.
Anche nel 2023 la Fondazione continuerà ad essere luogo di residenze artistiche: a seguito di una call for projects, saranno sei le compagnie che da gennaio a giugno troveranno a Càsoro spazi e risorse per portare avanti il proprio progetto di spettacolo, ancora in fase di ricerca.
Il dialogo e la convivialità
La Fondazione è per sua natura un luogo intimo e di vicinanza. L’atto performativo aumenta il suo valore quando diviene occasione di incontro. Ogni spettacolo sarà pertanto seguito da un dialogo aperto tra pubblico e artisti, in cui confrontarsi, raccontarsi, specchiarsi l’uno negli altri. Non mancheranno inoltre momenti di convivialità.
gARTen cambia abito e diventa un festival di teatro nel parco
A luglio le attività della Fondazione, come ogni anno, si spostano nel parco, questa volta sottoforma di un festival della durata di quattro giorni. Il focus resterà sul teatro e sulle forme d’arte ad esso connesse, passando per danza, physical theatre e narrazione.
Ad aprire il festival sarà una giornata dedicata agli allievi ed ex allievi dell’Accademia Teatro Dimitri che proporranno le loro performance, ognuna con il suo specifico linguaggio. Valea Völcker e Isabella Giampaolo, giovani performer del nostro territorio ed entrambe ospitate in residenza nella stagione passata, sono solo alcuni dei nomi che incontreremo.
Il festival proseguirà poi con Fame di Alice Redini e Sarebbe stato interessante di Matilde Facheris. Nel primo torna il tema del rapporto dell’artista con il processo creativo, nel secondo la creazione si affianca alla maternità e la attraversa facendosi testimone di alcune esperienze biografiche. Una serata sarà infine dedicata ad un grande nome del teatro italiano.
Tutti gli eventi di gARTen saranno ad ingresso libero.
Le collaborazioni
A settembre 2023 non mancherà il consueto appuntamento con OtherMovie Lugano Filmfestival. Gli spazi della Fondazione, come ogni anno, ospiteranno, con eventi, esposizioni e proiezioni, l’ultima tappa del festival, l’Art Happening.
Si rinnova per la terza stagione consecutiva il sostegno a Luminanza, un progetto del nostro territorio rivolto ad aspiranti drammaturghi e drammaturghe residenti in Svizzera, che prevede un anno di formazione gratuita con i migliori autori e le migliori autrici del panorama teatrale contemporaneo e la possibilità di assistere a spettacoli di rilievo in tutta la Svizzera e in Italia.
Continua anche la collaborazione con il FIT Festival internazionale di teatro e della scena contemporanea, grazie alla quale i soci dell’Associazione Amici di Càsoro, che sostiene e promuove le attività della Fondazione, hanno diritto a sconti su alcuni degli spettacoli proposti e alla possibilità di acquistare la tessera del FIT, altrimenti venduta in quantità limitate. I vantaggi sono reciproci e i possessori della tessera FIT possono acquistare i biglietti della stagione della Fondazione a un prezzo agevolato.
Si consolida invece quest’anno la collaborazione con l’Accademia Teatro Dimitri. Diversi sono i progetti di neodiplomati o diplomandi che la Fondazione ha accolto in residenza, al punto da voler dedicare loro una giornata del festival estivo, con l’obiettivo di dare spazio e visibilità ai giovani aspiranti artisti del nostro territorio che si apprestano ad entrare nel mondo dello spettacolo dal vivo.
Oltre a quello in Physical theatre, un altro corso di laurea SUPSI è vicino alle attività della Fondazione, ovvero quello in Leisure Management che vi ha individuato una realtà di stage per i suoi studenti.
Un luogo inclusivo
Continua la collaborazione ormai storica con le Scuole Speciali del Sottoceneri. Oltre ad un laboratorio di teatro, in questi anni sono state molteplici le attività che i ragazzi con bisogni educativi speciali hanno svolto negli spazi della Fondazione, al fine di un loro inserimento nel mondo del lavoro.
Recente, ma non meno importante, è la collaborazione nata con l’associazione Avventuno, la quale sostiene le persone con sindrome di Down e le loro famiglie. Frutto di questa collaborazione è un workshop inclusivo estivo rivolto a tutti i bambini dai 6 ai 10 anni che, attraverso attività diversificate, quali il teatro, la musica, le arti visive, intende avvicinare i ragazzi all’espressione artistica. L’impegno nel 2022 è valso alla Fondazione il riconoscimento del premio “Ilmioequilibrio”, il quale incentiva progetti sostenibili.
Una rete oltreconfine
A fine della scorsa stagione, una nuova collaborazione è nata, per comunanza di intenti e affinità di missione e valori, con Teatri Riflessi, un concorso organizzato, nel parco dell’Etna, dall’associazione IterCulture, incentrato sul genere drammaturgico del corto teatrale. La Fondazione vi partecipa come membro delle commissioni di drammaturgia e di interpretazione.
Patrocini
La stagione teatrale 2022/2023 ha ricevuto gli importanti patrocini della Città di Lugano e della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana SUPSI.
Partner e soci
La stagione teatrale è possibile grazie al sostegno delle aziende partner e dei soci dell’Associazione Amici di Càsoro.
Biglietti
I biglietti sono acquistabili su fondazioneteatro.ch oppure in cassa prima degli spettacoli.
Informazioni
info@fondazioneteatro.ch