Un partito, quello che ha in mano l’economia del cantone, si esce l’altro giorno con un comunicato stampa che fa rabbrividire: il mercato del lavoro in Ticinoè buono, non buonissimo. La mia impressione è che queste persone sono come dei tifosi del proprio idolo e a costo di osannarlo stanno sparando delle enormi “minchiate”. Affermare che il mercato del lavoro in Ticino va bene è un’espressione che leggendo i meri numeri potremmo anche noi essere tratti in inganno. Dati che secondo il SCO, altro istituto finanziato e guidato da piloti che non possono uscire di strada, ci dice che il tasso di disoccupazione è leggermente superiore rispetto alla media, ma nel contesto Internazionale siamo piazzati ottimamente. I dati che ci sottopongo sono ballerini e lasciano spazio ad ogni interpretazione, diciamo sono dati da Üregiatt…
La realtà è diversa e che abbiano una volta l’onestà intellettuale di affermarlo. Il Ticino per quanto trattasi di lavoro è alla canna del gas, ha creato nel 2019 ben 40mila posti di lavoro nuovi, tutti occupati da frontalieri, lo stipendio del ticinese medio non è di 6500 fr al mese come i soliti Guru manipolati dal potere ci vanno cianciando ma si avvicina ai fr 3500 al mese, cifra che non permette alla famiglia ticinese di vivere, non vivere dignitosamente, ma proprio di vivere! Oltre un terzo della popolazione ha bisogno di sussidi per la cassa malattia, 70 mila frontalieri entrano ogni giorno a lavorare (chiaro che qualcuno li chiama e li sottopaga), il traffico è congestionato e cagiona gravi disagi anche all’ambiente e alla salute. Insomma che “balla” colossale affermare che il lavoro in Ticino va bene, o meglio andrà bene per i “borghesotti” industriali titolari di aziende che insediatesi in Ticino per sfruttare i non-controlli delle autorità ed assumere personale non residente.
Insomma perché sotto elezioni bisogna giocare con le parole e farsi belli, partitoni e movimenti vari, quando la realtà che viviamo NOI Ticinesi è ben diversa…
La difficoltà di reclutare persone trasparenti e chiare da far eleggere è enorme e forse i partiti, che stanno perdendo i pezzi da novanta, o meglio quelli che hanno ancora una coscienza, dovrebbero iniziare a lavorare per la gente e non a finanziare gruppi di studio SUPSI, tanto per citarne uno, pilotandone i risultati per poter abbellirsi proprio in periodo elettorale. NON CASCHIAMOCI PER FAVORE e diamo il voto solo a chi ci dice con estrema umiltà e onestà che le cose non funzionano per niente e che ci propone soluzioni, anche piccole per cercare di migliorare. E quando le cose vanno male, basta poco per migliorarle! (ETC/rb)