L’Ajoie non molla mai, lo sa l’Ambri che questa sera per batterlo ha dovuto andare ai supplementari. Il tasso tecnico dei leventinesi nettamente superiore, ma forse un po’ di supponenza e, qualche decisione arbitrale contro gli ospiti hanno di certo favorito e non poco negli ultimi minuti della contesa. L’Ajoie ci fa tenerezza, perché tutto cuore e sentimento ha tenuto testa con queste armi contro i più blasonati giocatori leventinesi. All’OT poi in 39′ secondi e in superiorità numerica (tanto per cambiare) l’ex. bianconero Burgler con una staffilata segna il gol che vale il secondo punto.
Per il Lugano nulla di nuovo. Se volete andare al festival del non gioco la Corner Arena fa al caso vostro. Confusione, nessuno schema, imprecisione e incapacità di tirare come si deve. Mettiamoci poi gli stranieri Alatalo e Arcobello che sembrano dei veterani al cospetto di un Ginevra che proprio non è una squadra tra le più forti, anzi. E’ crisi profonda, con la consapevolezza che questo Lugano dovrà guardarsi alle spalle per evitare di non entrare neppure nei pre-playoff. L’allenatore ha anche lui le sue colpe, sembra che non sappia capire le potenzialità dei suoi giocatori oppure incapace di comunicare il suo credo e giocatori che svogliati non vogliono o non possono eseguire i compiti dati. Di certo sia giocatori che allenatore dovrebbero scusarsi con la dirigenza e gli spettatori per l’improponibile spettacolo che danno da tanto tempo in pista. E la scusa di alcuni feriti non basta più per giustificare lo sfascio di una squadra costruita per vincere e che invece diventa preda prelibata per ogni avversario. Martedi a Zugo e venerdi a Lugano contro lo Zurigo… per ipotizzare punti zero.. a meno che la dirigenza non intervenga con autorità per far capire che vestire la maglia bianconera non è andare in vacanza a Lugano.