La stagione dell’Ambri dal profilo sportivo, per mille motivi svariati, è stata fallimentare. Stagione senza pubblico, con covid19, senza relegazione, con preoccupazioni economiche non indifferenti si è trovato un Ambri con una ventina di punti che mancano all’appello. Mancanza di progresso del gruppo e delle individualità che non ha portato mai ad una costanza di prestazione. Allenamento e pianificazione difficile causa anche pandemia e quarantene varie. L’ultima parte del campionato, dove l’Ambri avrebbe dovuto cambiare passo, non è successo nulla e proprio la seconda quarantena è quella che ha spezzato gli equilibri. La dirigenza ha dichiarato che sono mancate le emozioni. Troppe partite perse senza neppure emozionarsi in negativo. Il contatto con il popolo biancoblu in pista ha condizionato non poco la squadra, le emozioni di partite vinte sono state molto poche. Cereda molto trasparente ha ammesso che si avrebbe potuto dare di più. Non concorda con dichiarare una stagione fallimentare, cosa che a noi sembra invece essere. Vuoi anche degli stranieri ci si aspettava di più, ma nessuno di loro ha fatto la differenza e questo ha comportato un livellamento del gioco verso il basso. Gli stranieri, ma non solo, parliamo di Fora, di Muller, di Zwerger non hanno assunto quel ruolo di leader a cui il club affidava. La grande problematica dell’Ambri è stata l’incapacità di realizzare gol e qui si deve assolutamente migliorare e andare sul mercato se si vorrà evitare altre stagioni così negative. Si parla di arrivi di Inti Pestoni, di Burgler e di Heim con le incognite dei loro rendimenti. Ora si tratta unicamente di aumentare la qualità del lavoro dello staff ma assolutamente anche il Roaster deve essere migliorato, come condizione unica. La pista nuova dovrebbe aiutare la società e l’allenatore a stimolare tutto l’ambiente. Inizia una nuova era ma sempre tenendo presente la realtà del club e quello che è il club stesso. Il presidente dell’Ambri ha dato alla stagione un voto di 4 meno meno, oggettivamente è opinione generale che se veramente dovessimo dare un voto alla stagione sportiva, senza tenere conto di tutte le variabili, che tra l’altro hanno tutti i club e non solo l’Ambri, il voto finale sarebbe attorno ad un tre, dunque nettamente insufficiente.
Di certo ci si aspetta in questi due mesi soluzioni, acquisti e un consolidamento sportivo facendo tesoro di una stagione negativa, ma che pur sempre dovrebbe aver insegnato come non fare. E da martedì gustiamoci i Play-off con la speranza che al Lugano possa arridere una stagione pazza ma che li ha visti protagonisti nella stagione regolamentare, terminando al secondo posto, dietro, molto dietro allo Zugo pirmo.