Il Thun non è certo uno squadrone di calcio, tanto che in classifica si trova dietro al Lugano. Il Lugano, dopo due belle partite dove tutti cominciavano già a parlare di Europa, ecco che rimedia una scoppola incredibile, che deve fare pensare e ripensare tutti a Lugano che l’obiettivo unico dei bianconeri è solo e unicamente la salvezza. Farsi montare la testa è pericoloso e gli 8 punti di vantaggio sull’ultima possono sciogliersi come neve al sole, se non si ritorna con i piedi in terra. Queste contro prestazioni dimostrano tutto e di più come vi è ancora da lavorare in ambito di professionismo. Ci troviamo di fronte all’improvvisazione e al dilettantismo, che nuoce unicamente all’ambiente. Pensare che a Thun vi siano oltre 4000 spettatori, dovrebbe pure questo far pensare. Forse a Lugano bisogna ritornare a marcare il territorio e far giocare ticinesi affinché anche il pubblico possa immedesimarsi nella squadra con la propria città. Intanto che questa scoppola serva proprio a ripresentarsi sul campo per la prossima partita con umiltà e con la consapevolezza che nessuno a Lugano è talento puro e che tutti dovranno riprendere a lavorare senza pensare chissà cosa. Se fossero dei fenomeni non giocherebbero di certo a Lugano!
Addirittura neppure a porta vuota i bomber (!) del Lugano riescono a segnare! Poi a 3 minuti dalla fine ecco il gol dell’onore per i bianconeri (autogol del portiere) e a due minuti dalla fine un golletto di Sadiku per il 5:2. Il Thun a cinque minuti dalla fine ha chiaramente mollato la presa, permettendo al Lugano di abbellire il risultato, si fa per dire. La scoppola rimane tutta.