In questi giorni il caratteristico paesino di Sonlerto, in cima alla Val Bavona, si presta quale set del cortometraggio “Fin Du Vacc” di Giovanni Greggio, studente diplomante alla Scuola Specializzata Superiore per il Cinema e la Televisione CISA di Lugano. Il film narra, in chiave ironica, la cronaca delle ultime ore di un eroe dimenticato, costretto a rischiare la vita in un duello per la sua nazione, per il suo piccolo villaggio e per una contesa di mucche.
Fino a giovedì 30 aprile il villaggio è stato riportato indietro dal tempo grazie a un minuzioso lavoro di scenografica, costumi e trucco, e vivrà il passato grazie a molte comparse del luogo e del locarnese che si sono messe a disposizione per rievocare un Ticino ormai lontano. Il protagonista, interpretato da Giorgio Branca, è affiancato da Diego Gaffuri che ha dimostrato una grande passione per il passato in ogni suo piccolo dettaglio.
Il film è prodotto da Alberto Meroni in co-produzione con la CISA, la RSI Radiotelevisione svizzera e con il supporto dell’Ufficio Federale della Cultura, Succéss Cinéma e il fondo FIlm Plus della Svizzera italiana.
SINOSSI
1849. Un’insignificante contesa riguardo ad un alpeggio di montagna tra due paesini confinanti, uno nel Canton Ticino, l’altro nel Canton Uri, rischia di scatenare una guerra civile in Svizzera con ripercussioni incredibili.
Per evitare un conflitto e risolvere la questione pacificamente, si decide un duello alla pistola lungo la linea di confine, una resa dei conti tra i due paesini.
Per il villaggio ticinese viene scelto, illudendolo di sogni di fama e gloria, un solitario disadattato, considerato lo scemo del villaggio, dotato però di una mira straordinaria. Durante le ore che precedono lo scontro, ne emerge il ritratto di un disperato per cui il duello è l’unica forma di riscatto dalla sua condizione sociale, ma che matura dentro di se’, mano a mano che l’ora si avvicina, l’idea che tra essere un eroe morto o uno scemo vivo, l’ultima opzione sia in fin dei conti preferibile.
Ma è troppo tardi: costretto a fronteggiare un avversario spaventato e spaesato quanto lui, non potrà che accettare il ruolo di eroe e l’assurdità della situazione: morire per delle mucche.