Tutto bello, ovattato, tutto pulito e ordinato. Viviamo tutti come soldatini, al servizio dei nostri governanti, che a loro volta sono sottomessi da ordini mondiali di un’economia che stritola le persone normale.
Siamo in mano, dunque impossibilitati di reazione, di gruppi economici, le banche e gli istituti fiduciari. Prima di tutto ci regalano i debiti e poi ci stritolano con interessi e ci legano a doppia mandata, senza che possiamo reclamare o contestare, in quanto loro, sempre loro, con tanta umanità ci sbattono in strada fregandosene dei valori umani e sociali. Pensiamo di essere liberi perché ci danno un lavoro, mal pagato molte volte, ma sempre un lavoro. Per questo oltre che lavorare come negri dobbiamo pure ringraziare chi ci succhia ogni energia per poter fare sempre più soldi e darne a noi sempre meno. Se poi ci facciamo male, o ci levano il lavoro, perché non guadagnano abbastanza, entriamo in un vortice sociale di uccisione personale della propria dignità e pensiero.
Sembra che se sei al soldo dell’assistenza o altre istituzioni vai bene, perché non pensi, non ragioni e dunque non crei problemi e vivi nel tuo angolino con un tozzo di pane. La maggior libertà è decidere del proprio destino, cosa possibile a pochi, i quali sono combattuti dalle autorità in quanto possibili pericoli per la loro voglia di comandare e gestirci. Siamo liberi? Questa è la libertà tanto paventata di un mondo occidentale che si rende conto che questo sistema ha da terminare, ma i potenti vogliono continuare a fare il bello e il brutto e a trattarci come degli incapaci. Le soluzioni? avere il coraggio tutti assieme di opporci a questo stato di cose, che ci prende la vita e non ci permette di viverla con dignità.
Sono sempre i valori della vita che sono sbagliati; essere liberi di comperare gli occhiali di marca non è libertà di pensiero ma sudditanza e approvazione di un sistema marcio che ci mangia l’anima!
(ETC/Pizzico)