Sotto la spinta dell’opinione pubblica in reazione alla decisione del Gran Consiglio del 24 settembre scorso, su iniziativa di un gruppo di cittadine e cittadini si è costituito il Comitato “Facciamo luce sugli abusi sessuali nell’amministrazione cantonale”.
Fanno parte del Comitato anche deputate e deputati del Gran Consiglio intenzionati a non accontentarsi della risposta negativa sulla Commissione parlamentare d’inchiesta, e determinati a esplorare ulteriori vie per fare chiarezza, in un’ottica di prevenzione.
Come il giudice Villa ha sentito di dover chiedere scusa alle vittime a nome dello Stato, così anche noi non siamo soddisfatti del nulla di fatto cui è giunto il parlamento cantonale.
Allora quelle giovani erano state lasciate sole, mentre lo Stato avrebbe dovuto aiutarle e difenderle. Ora di nuovo lo Stato si tira indietro quando avrebbe l’opportunità di fare chiarezza al proprio interno.
Per questo abbiamo deciso di lanciare una petizione, cartacea e online (https://www.change.org/stop-abusi), per chiedere al Gran Consiglio di adoperarsi per far luce su quanto accaduto in seno all’amministrazione cantonale, affinché casi simili non possano più ripetersi in futuro.