Se un intervento serve per salvare la vita di una sola persona, s’ha da fare. Stesso per il salario minimo, se questo primo passo serve per risolvere un piccolo-grande problema di 15mila residenti s’ha da fare. Poi tutto è criticabile, il non legare i datori di lavoro all’obbligo prioritario di assunzione dei residenti già fa capire che piega prenderà questo provvedimento. Poi i liberali, per parola di un fiduciario, non operaio un fiduciario, che si chiamano fuori con scuse dobbiamo studiare, valutare, ecc. Nel mio piccolo ho fatto anche io politica e ho imparato, proprio dai liberali che quando si pone in avanti la frase dobbiamo valutare, studiare, è un metodo elegante per affossare un qualcosa a cui a loro non viene digerito. Ma stesso per gli altri partiti o movimenti che si dicano, tutti si con tanti ma…
Basti dire che a livello politico, quando gli amministratori non vogliono decidere loro, e certo sono stati votati per non decidere, promuovono studi vari, pilotati a mio modo di vedere, per giustificare poi decisioni intimamente che gli appartengono. Questi studi e questi tentennamenti costano un sacco di soldi pubblici, per non dirci nulla e per giustificare decisioni politiche che stridono al bene popolare. Io ribadisco la necessità che in politica si cominci ad essere politicamente scorretti e si inizi a fare politica e non partitica e che si dia la possibilità a tutti di partecipare attivamente alla vita sociale, in ottica comunali poi sarebbe ancora più importante. Creiamo dunque movimenti a tema con partecipazione pluralistica di tutti i soggetti presenti sul tessuto sociale e voltiamo la faccia a quei politici che da oltre un ventennio sono al potere e presumo abbiano fatto tantissimi danni, a noi sconosciuti. Chi si appresterà a raccogliere queste eredità saranno dei veri coraggiosi e speriamo fuori dal sistema per combattere le porcherie ed essere finalmente nostri rappresentanti. La partitica va avanti per soli meri interessi suoi, delle tematiche sensibili nessuno ne parla, oppure si festeggia non per traguardi raggiunti a favore della popolazione ma per una vittoria elettorale di 45 voti… Forse i nostri politici dovrebbero rendersi conto che la gente è stufa di questi metodi e modi del passato e dovrebbero rendersi conto che per il bene della popolazione dovrebbero lasciare il passo a chi, forse, ci metterà entusiasmo e porterà avanti temi concreti, nudi e crudi, senza tanti ma e se. Il sospetto, che è quasi certezza, a livello comunale, è che si metteranno in lista i soliti giovani, certo, ma provenienti dalle solite famiglie, tutti laureati e che hanno vissuto nella bambagia, per cui un ricambio, se così dovesse essere, assolutamente inutile. Vorremmo che finalmente arrivasse qualcuno, fuori dagli schemi e ci proponesse tre temi sensibili e li porti avanti senza i soliti compromessi o malintesi di cui ormai ci siamo adagiati.
Se così fosse, con ogni probabilità si risolverebbe anche il problema dell’assenteismo, ma ahinoi, i primi segnali non sono confortanti…
Un augurio a chi si metterà a disposizione, alla cieca, in quanto con ogni probabilità troverà situazioni coperte e difficili. Ci vuole coraggio a mettersi a disposizione, ma se noi trovassimo dei candidati che ci darebbero queste garanzie di sincerità, di trasparenza intellettuale e di voglia di lavorare per la gente (non solo a parole) saremo ben lieti di dare loro ospitalità. Ma avvisiamo, saremo severissimi e abbiamo l’impressione che di persone libere da manipolazioni difficilmente ne incontreremo anche a livello comunale. (Progetto editoriale ETC/rb)
Certo che faccio politica, e lo faccio a favore dei miei ideali che sono quelli maturati dalle traversie della vita e dalla saggezza dell’età. Mi infiammo quando vedo le ingiustizie e praticamente in ogni angolo in cui guardo mi infiammo. Darò sostegno alle persone che ritengo siano libere nel pensiero e nell’agire. Ce ne sono ancora?