In preparazione ci sono quattro mostre, che trattano argomenti diversi e curiosi: dall’architettura, con i suggestivi e inediti disegni Giacomo Quarenghi (1744-1817), alle ceramiche di Raffaella Columberg (1926-2007), passando per la presentazione di una collezione presente sul territorio per arrivare alla mostra autunnale, dedicata alla moda femminile e alle sue raffigurazioni nell’arte di fine Ottocento. Qui sotto trovate maggiori informazioni oppure cliccando qui.
Come di consueto, vi ricordiamo che c’è la possibilità di organizzare delle visite guidate di gruppo anche fuori orario, su prenotazione.
La nostra segreteria è aperta anche in questo periodo: contattateci, saremo lieti di fornirvi tutte le informazioni necessarie.
6 marzo – 17 aprile 2017
Giacomo Quarenghi (1744-1817)
Nelle raccolte grafiche degli architetti ticinesi
Architetto e disegnatore eccezionalmente fecondo, protagonista del rinnovamento dell’architettura russa durante il regno di Caterina II, il bergamasco Giacomo Quarenghi fu di sovente affiancato, nei cantieri delle sue numerose opere, da architetti e capomastri provenienti dall’attuale Cantone Ticino, che avevano eletto la terra degli zar a meta delle loro migrazioni di mestiere. Quarenghi fu oggetto di una diffusa ammirazione da parte loro, alimentata dalla sua fama di architetto e dal suo talento di disegnatore.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio del Moderno di Mendrisio, è parte del programma internazionale delle celebrazioni per i duecento anni dalla morte dell’architetto e raduna per la prima volta i disegni di mano, ambito o soggetto quarenghiano conservati nelle raccolte ticinesi, parte dei quali inediti.
26 marzo – 20 agosto 2017
Raffaella Columberg (1926-2007) – Ceramista
Si tratta della prima retrospettiva della ceramista di origini biaschesi Raffaella Columberg, organizzata da un apposito gruppo di lavoro in occasione del decimo anniversario dalla sua scomparsa.
Forte della propria esperienza formativa internazionale – a Roma e a Faenza – e del milieu che frequentava, la Columberg fu una grande innovatrice e rappresenta una figura pioneristica nel Ticino.
La ceramica viene così riconosciuta come una forma d’arte, e non più come puro artigianato.
Le opere sono accompagnate dalla ricostruzione dello studio dell’artista con strumenti di lavoro, schizzi, diari, lettere, fotografie e altro materiale d’archivio, e da un catalogo.
7 maggio – 27 agosto 2017
Le stanze svelate
Le collezioni d’arte di Ivo Soldini dai Vela a Marino Marini
La mostra si inserisce nel novero delle esposizioni che la Pinacoteca Züst dedica già da qualche anno a collezioni private presenti sul territorio e sconosciute al grande pubblico.
Ivo Soldini è un pittore e scultore molto noto nella Svizzera Italiana, discendente da una famiglia di professionisti legati al mondo delle arti e da sempre residenti nel comune di Ligornetto. Alla sua attività, Soldini affianca da molti anni quella di collezionista di opere dell’Ottocento e del Novecento. Oltre al nucleo di sculture e dipinti provenienti dai suoi antenati, si annoverano dipinti, sculture e grafiche di artisti ticinesi, ma anche confederati e internazionali, raccolti da Soldini nel corso degli anni attraverso acquisti sul mercato dell’arte ma anche frutto di scambi fra amici. Fra i nomi che verranno presentati citiamo quelli di Bossoli, Genucchi, Pessina, Burzi, Agnelli, Sartori, Renzo Fontana, Gonzato, Regina Conti, Pierino Selmoni, Ubaldo Monico, Imre Reiner, Dobrzanski, Felice Filippini, Marino Marini, Manzù e Remo Rossi. Non mancano in mostra nomi internazionali, da Pablo Picasso, presente nella collezione con un nucleo di grafiche, a Paul Klee, da Lucio Fontana a Ossip Zadkine.
15 ottobre 2017 – 28 gennaio 2018
Divina creatura
Il riflesso della moda femminile nelle arti del secondo Ottocento
Sessanta sculture e dipinti assolutamente affascinanti. E, per corredo, una sequenza di ventagli d’autore – dipinti cioè da grandi artisti, spesso i medesimi che ritraevano le “belle Signore” – e un nucleo di preziosi abiti d’epoca. L’obiettivo è quello di testimoniare un vero e proprio cambio di paradigma nella storia del costume femminile in Europa. Sono infatti anni in cui si consolida il ruolo della donna, ora anche protagonista al di fuori delle pareti domestiche. Attentissima alla propria posizione sociale e alla immagine che contribuiva a veicolarla.
E’ soprattutto attraverso il ritratto su commissione che è possibile seguire le rapide e sorprendenti evoluzioni dell’abbigliamento femminile: spesso i modelli sono rappresentati da donne simbolo, a cominciare dalla regina d’Italia, Margherita di Savoia, o da figure appartenenti all’aristocrazia internazionale distinte grazie alla propria eleganza, come la contessa Carolina Maraini Sommaruga (1869-1959). In mostra sarà esposto un suo celebre ritratto firmato da Vittorio Corcos e verrà ricostruito un ambiente della sua casa con mobili e quadri a lei appartenuti. Tra gli artisti esposti si citano gli Induno, Mosè Bianchi, Boldini, Troubetzkoy, Giacomo Grosso, oltre ai ticinesi Antonio Ciseri, Luigi Rossi e Adolfo Feragutti Visconti.