Pro Velo Ticino si oppone fermamente alla decisione del Municipio di Minusio di vietare il transito delle biciclette in Via alla Riva tra Tenero e Locarno nei weekend e nei giorni festivi, come misura sperimentale.
Limitare la viabilità sicura dal traffico motorizzato per i ciclisti che si spostano da Tenero a Locarno non è una soluzione ma costituisce un problema supplementare, considerato che manca un’alternativa valida per bypassare la zona lago. Infatti via Simmen, oltre ad essere poco attrattiva per le biciclette convenzionali non assistite vista la pendenza del primo tratto (soprattutto nelle giornate molto calde) per chi parte da Tenero, presenta situazioni di elevata pericolosità dovute alla strettezza del calibro stradale e agli incroci con altre strade (in particolare Via Navegna). Inoltre non è assolutamente adatta alle famiglie che si spostano in bicicletta per raggiungere le spiagge o la città.
Il problema della convivenza tra pedoni e ciclisti in questo tratto di lago del Locarnese non è nuovo. Sono state avviate anche campagne di sensibilizzazione (p. es. “Cortesia”) per spingere ciclisti e pedoni a rispettare alcune regole, cui Pro Velo Ticino ha aderito. Per l’associazione questa è la giusta strategia che va però ripetuta e se del caso completata con misure di controllo più severe, e se necessario, multe ai ciclisti più indisciplinati. Inoltre dovrebbe essere migliorata la segnaletica orizzontale, accentuando maggiormente la doppia presenza di pedoni e ciclisti e, dove possibile, separando i flussi.
Negli ultimi anni si è assistito a un aumento delle biciclette elettriche utilizzate anche da numerosi turisti che nonostante l’età avanzata e la mancanza di esperienza non sono sempre in grado di gestire al meglio questo tipo di veicolo più veloce e pesante in situazioni di pericolo. A questi si aggiungono gruppi di sportivi che sfrecciano con la bici da corsa, irrispettosi dei limiti di velocità e del buon senso. Questi ultimi dovrebbero utilizzare via Simmen come alternativa, come già attualmente raccomandato. Responsabilizzando questi due gruppi di ciclisti, probabilmente si riuscirebbe a contenere il problema e a evitare decisioni inappropriate che acuiscono maggiormente la mobilità in questa zona del Verbano.