LUGANO: Venerdì 9 gennaio 2015 si è svolta la presentazione ufficiale del gruppo “Il Ticino siamo Noi”, capitanato da Murat Alan Kopkin. E.P*, Ivana Zeier e Francesca Orelli.
L’evento, che è stato organizzato presso “La Villa” a Lugano, ha visto la partecipazione numerosa sia dei cittadini, che per l’occasione sono arrivati da tutto il cantone, sia da diversi rappresentanti dei Verdi, della Lega e del PPD. All’incontro erano presenti anche il Consigliere di Stato uscente Claudio Zali e il coordinatore dei Verdi Sergio Savoia.
All’inizio della serata Murat Alan Kopkin e E.P* hanno presentato il gruppo, formato da cittadini e che riunisce anche diverse idee partitiche, differentissime tra di loro ma accomunate dal dialogo e dalla volontà di risolvere i problemi del Ticino, oltre agli obiettivi che il gruppo “Il Ticino siamo Noi” ha raggiunto negli scorsi mesi, come l’incontro con alcuni Consiglieri di Stato per discutere delle problematiche e delle preoccupazioni dei ticinesi, la partecipazione a diverse marce e proteste pacifiche per sensibilizzare la politica sui problemi della popolazione, come la sempre più crescente disoccupazione, un mercato del lavoro ormai allo sbando e difficilmente accessibile ai residenti, l’assistenza, il problema del traffico e la scomparsa degli spazi verdi per far posto a capannoni e, spesso, anche ad aziende che non applicano i CCL o con condizioni di lavoro schiavistiche ed inaccettabili per il Ticino.
Nella seconda parte sono seguiti due incontri, che hanno portato due ospiti di spessore.
Nel primo, dedicato ai Verdi, Sergio Savoia ha presentato in anteprima “La grande bugia”, il libro che uscirà tra meno di un mese, nel quale ha trattato soprattutto la nazione invisibile, ovvero tutte quelle persone che, dopo un periodo di disoccupazione, scompaiono nell’assistenza sociale o nella non esistenza, una condizione dove non ricevono la disoccupazione ma nemmeno il sostegno sociale, mentre Francesca Orelli, candidata al Gran Consiglio per i giovani Verdi, ha spiegato il motivo per cui, dopo diversi ripensamenti, ha deciso di lanciarsi anche lei nella corsa, dando inoltre un’anticipazione di quelli che saranno i suoi impegni futuri ed aggiungendo che, uno dei suoi obiettivi, sarà quello di rimettere innanzitutto tutti i ticinesi al centro dell’interesse della politica, cosa che attualmente non avviene. Il secondo invece ha visto l’intervento di Claudio Zali, che dopo aver ringraziato dell’invito all’incontro, ha messo in chiaro quali saranno le nuove sfide politiche che intende assumersi in caso di una sua rielezione, inoltre ha espresso la sua vicinanza a tutte le persone che sono in assistenza o in disoccupazione, aggiungendo di sapere quanto è difficile, perché conosce anche una persona che si trova in assistenza, e che per questo farà di tutto per far applicare quanto richiesto il 9 febbraio, anche se sarà molto difficile.
La chiusura del cerchio è stata sigillata da Giorgio Fonio, che ha illustrato le problematiche del mercato del lavoro e non ha mancato di sottolineare anche la rabbia per non poter fare di più, questo a causa delle leggi attualmente in vigore, da un breve dibattito sul suicidio dei disoccupati, per il quale, come sottolineato da Orelli, occorre trovate al più presto delle soluzioni da mettere subito in pratica, o tirare fuori dal cassetto quelle già esistenti, per evitare l’aggravamento di un disastro sociale che è “solo agli inizi”, e dai saluti degli amministratori del gruppo “Il Ticino siamo Noi”.
“Foto di gruppo di alcuni dei candidati presenti all’evento organizzato nella Villa a Lugano, in Viale Stefano Franscini 20, da un movimento indipendente di cittadini e cittadine” (Foto: Mirai Naali)