Sono dieci i titoli, distribuiti in venti serate, in scena da novembre a maggio, nella sala del Teatro di Locarno per l’edizione n. 33 della stagione promossa dall’Associazione Amici del Teatro. La rassegna è stata presentata in conferenza stampa dal Presidente Erba, il segretario Mecca con il direttore artistico Paolo Crivellaro.
Sul palco rilevanti interpreti: Lella Costa, Silvio Orlando, Lunetta Savino, Ottavia Piccolo, il Teatro dell’Elfo, Federico Buffa, Arianna Scommegna.
Lella Costa porta sul palco la storia scritta nel romanzo di Kent Haruf “Le nostre anime di notte”: delicato, commovente e sincero. La storia di Addie e Louis, che in età avanzata si avvicinano e decidono di trascorrere del tempo insieme entra nel cuore. Sempre a un romanzo s’ispira Silvio Orlando in “La vita davanti a sé. Nel corso della vicenda vengono trattati vari temi: la convivenza fra arabi ed ebrei, la solidarietà fra gli ultimi della società, il rapporto fra i giovani e gli anziani. Anche Rita Pelusio con “La felicità di Emma” s’ispira al romanzo di Claudia Shreiber, storia originale e un po’ grottesca, ma l’insegnamento è profondo: la vita è una, va vissuta fino in fondo. Bruni e De Capitani, attori e registi storici dell’Elfo di Milano narrano la salvezza di Parigi minacciata dalla furia nazista in “Diplomazia”, Lunetta Savino volto noto di cinema e teatro indaga con acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive che può produrre con “La madre” scritto da Florian Zeller. Un omaggio alla commedia dell’arte è “Arlecchino muto per spavento” con in scena un cast di tredici attori della Compagnia “Stivalaccio Teatro”. Teatro e musica ricordano Mia Martini con tre interpreti sul palco: Matilde Facheris, Virginia Zini e Sandra Zoccolan. Lady del teatro è Ottavia Piccolo che, accompagnata dall’Orchestra Multietnica di Arezzo proporrà riflessioni e storie legate alla mafia. Miti, in mondi diversi, il cantante Fabrizio De Andrè e il calciatore Gigi Riva, sono narrati da Federico Buffa. “Le supplici”, tragedia tratta da Eschilo, prodotto da Atir con la regia di Serena Sinigaglia narra della ribellione di un gruppo di donne che si oppongono a quella che è l’usanza del luogo in cui vivono che le vuole mogli e schiave dei loro mariti/padroni. La ribellione che finirà poi in tragedia con la morte delle donne attraverso flussi di coscienza, atti coraggiosi e paure che si fondono in un mix di emozioni per tutta la durata dello spettacolo. L’Associazione “Amici del teatro di Locarno” promuove alcune facilitazioni per il nuovo pubblico. Abbonamento a prezzo ridotto a chi si abbona per la prima volta alla stagione, capillare promozione pubblicitaria sul territorio del locarnese, riduzioni speciali a giovani e gruppi di studenti.
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