La partita per il terzo seggio al Nazionale è ancora da giocare. Siamo vicini: meno di 1’500 schede. Il PLR, con le sue politiche pragmatiche e lungimiranti, si propone quale alternativa ai due estremi e alla loro “politica di pancia”.
La mobilitazione è la chiave del successo!
Le Elezioni federali si decideranno…all’ultima scheda! L’ottavo seggio verrà infatti attribuito per meno di 1’000 schede. Il PLR è in crescita in Ticino (+1.58% alle Cantonali) e a livello svizzero (+1.6%). Motivo per cui noi liberali radicali possiamo e dobbiamo crederci. Vi è infatti ancora un 7.9% (!) di indecisi!
Lavoro, formazione, ricerca e innovazione.
Parlando solo d’immigrazione non risolviamo i problemi del nostro Paese. È il franco forte che mette in pericolo le nostre piccole e medie imprese.
Votare “di pancia” non ci porta lontano. La Svizzera ha sempre saputo difendere i suoi interessi e quelli dei propri cittadini con politiche pragmatiche e lungimiranti. Politiche, come la consegna delle firme a Berna per la disdetta dell’Accordo sui frontalieri del 1974, la mozione “IVA per i padroncini” o il postulato “Rafforziamo la nostra piazza finanziaria”, le 8 misure del Dipartimento di Christian Vitta (DFE) in favore del mondo del lavoro o la “clausola di salvaguardia” presentata a Berna dallo stesso Vitta che potrebbe portare alla quadratura del cerchio per l’attuazione dell’iniziativa del 9 febbraio 2014. O ancora gli atti parlamentari che il DFE ha suggerito alla Deputazione ticinese: 1.Ottimizzazione delle misure collaterali alla libera circolazione: introduzione di una procedura agevolata per il rinnovo dei contratti normali di lavoro (CNL); 2.Ottimizzazione delle misure collaterali nelle regioni a rischio; 3.Salari minimi cantonali – allargare moderatamente il margine di manovra dei Cantoni a rischio