Oggi, il rappresentante dei Verdi in commissione della pianificazione, Francesco Maggi, ha abbandonato la riunione mentre si discuteva, o meglio si impallinava, il progetto di Parco del Piano di Magadino. Dopo due anni di lavoro, estenuanti tira-molla, esauriti i pretesti per guadagnare altro tempo, sono usciti allo scoperto i cecchini. Lega, UDC e la maggioranza di PPD e PLR hanno chiaramente fatto capire che non intendono approvare il Parco del Piano di Magadino. Secondo loro la priorità è il collegamento veloce A2-A13 per Locarno, anche a costo di ripescare la famigerata Variante 95.
Non è bastato ricordare loro che nel settembre 2007 (non sono poi passati tanti anni) la maggioranza del popolo ticinese aveva detto NO a un tracciato sul Piano e ribadito l’importanza del Piano per l’agricoltura, la natura e lo svago.
Non è bastato neppure ricordare loro che il Parco non porta pregiudizi ulteriori al collegamento veloce, basta e avanza il paesaggio palustre d’importanza nazionale, già in vigore, per bloccare eventuali tracciati troppo invasivi sul piano.
Non è bastato neppure far presente che Berna non ha nessun interesse nel parco del Piano di Magadino, che è un progetto cantonale. Non è certo prendendo in ostaggio il Parco che si ottengono da Berna i finanziamenti per la strada. Ridicolo. Semmai il rischio è che le associazioni ambientaliste ed agricole scendano dal carro di sostegno del progetto di collegamento A2-A13 scelto dal gruppo di lavoro del Cantone, creato da Borradori all’indomani della batosta sulla Variante 95. E allora altro che 10-15 anni per vedere un collegamento.
E se Berna non paga, è forse anche a causa del Governo ticinese e degli stessi partiti PLR, PPD, Lega e UDC, che hanno messo come priorità il raddoppio del Gottardo, che invece di migliorare la mobilità del cantone la manderà in tilt.
La commissione della pianificazione sta affossando un progetto di valorizzazione del Piano di Magadino che a livello di consultazione ha suscitato ampi consensi, mentre per il collegamento A2-
A13 sta rischiando di far saltare gli accordi sul tracciato, mandando alle ortiche anche la speranza di vedere un futuro collegamento per Locarno.
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