È terminata il 17 settembre la Tournée dell’Orchestra della Svizzera italiana che – diretta da Charles Dutoit e con solista Martha Argerich – ha toccato le principali sale concertistiche di Basilea, Berna e Zurigo, per poi passare in Germania a Mannheim e a Friburgo. La Tournée aveva preso avvio il 9 settembre a Locarno nell’ambito delle Settimane Musicali di Ascona. In programma una celebre composizione francese, repertorio di cui Dutoit è grande conoscitore, la suite Ma mère l’Oye di Ravel. A seguire uno dei brani più significativi del repertorio della Argerich, il Primo Concerto di Beethoven. Nella seconda parte della serata l’ultima delle Sinfonie di Haydn, la n. 104 London. Una successione di brani musicalmente “alla rovescia”, come ha sottolineato la critica, ma che ha convinto a pieno. Un Haydn capace di stupire il pubblico con espedienti musicali inaspettati, definito “burlone” da Der Bund che riconosce all’OSI, sotto la guida risoluta di Charles Dutoit, la capacità di far piacevolmente proprio lo spirito del compositore con esecuzioni di grande precisione e intensità. Ma è indubbiamente la straordinaria e sempre originale inventiva interpretativa di Martha Argerich nel Concerto di Beethoven ad infiammare la critica. Fondamentale l’apporto del direttore e dell’orchestra nel garantire la massima sintonia con la solista: momenti di profonda intensità e sensibilità, che mettono in evidenza il lirismo beethoveniano, mai sdolcinato, grazie all’attenta articolazione e alla differenziata dinamica dell’orchestra (Mannheimer Morgen). L’amore di Dutoit per il brano di Ravel viene evidenziato anche dalla Baslerzeitung, che ne apprezza la “magia”: un brano per bambini che si eleva a capolavoro.
Il pubblico, particolarmente attento e coinvolto, ha in più occasioni tributato sia alla grande pianista argentina, sia all’orchestra e al suo direttore entusiastici applausi e standing ovation. Un grande successo.