Tanto rumors per dirci quello che si sa da anni. Lo confermano studi universitari fatti su milioni di persone. La carne non è certo il miglior nutrimento esistente e gli abusi, come tutti fanno male, addirittura vi è la potenziale possibilità di avvicinarsi al cancro. Non è allarmismo ma è un semplice dato di fatto che già da piccoli ci dicevano i nostri genitori, non supportati da studi ma dal buon senso, che mangiare troppa carne fa male. Se poi sentiamo il presidente dell’associazione di categoria a livello Nazionale che a uno studio serio risponde che se si mangia un sacco intero di patate si rischia di morire, ci rendiamo conto che attorno alla carne ruotano più interessi economici rispetto la preoccupazione sanitaria. Dunque nessun allarmismo ma cerchiamo di consumare meno carne, in particolare quella rossa e gli insaccati lavorati dalle grande distribuzione che tra conservanti e “porcate” di carne ne vedono poca. Poi mangiare meno carne fa bene anche al borsino, perché i costi della carne prodotto finale stanno diventando inaccessibili e vergognosamente troppo cari. Allora due motivi per consumare meno carne, uno sanitario e l’altro monetario. Banalizzare questi studi sarebbe arrogarsi di un diritto inappropriato e dietro ad ogni intervento, noi non lo sappiamo, ma di certo vi sarà la grande industria che antepone interessi economici a quelli salutari. Tra l’altro i vari mali di questa società sono causati proprio da un’alimentazione inappropriata e si chiamano: obesità, rischi cardiovascolari, colesterolo, diabete e quant’altro e mancanza di movimento. Tra l’altro qualcuno deve spiegarci come mai solo dieci anni fa la carne aveva una quotazione elevatissima, e ora è leggermente diminuita di prezzo. E come mai nelle valli è più cara di almeno il 30% rispetto al piano e non parliamo di altre nazioni ma parliamo solo ed esclusivamente del Ticino !!! E poi ecco apparire le azioni di filetto di maiale a 30 franchi contro i soliti 70 franchi. Chiaro che tutto il mercato della carne segue delle dinamiche difficili da comprendere. Con ogni probabilità ci farebbe meno male a noi consumatori se i prezzi della carne fossero pure alti ma vi sia all’interno della “rete carne” una migliore e più proporzionata distribuzione e meglio che al contadino venga pagata la carne fornita al prezzo giusto, senza che debbano richiedere sussidi perché alla fine della catena vi è chi ha un guadagno spropositato sul sudore del contadino !!! Naturalmente sappiamo benissimo che nulla cambierà perché le lobby lavorano anche a palazzo per cui noi spetta una sola soluzione: o mangiare meno carte o rivolgerci ad altri rivenditori finali e qui si aprirebbero dei varchi pericolosissimi. Per mantenere il commercio e l’economia nei paesi è necessario che tutti, dal rivenditore al consumatore si mettano una mano sul cuore….
E se proprio vogliamo acquistare carne rivolgiamoci al contadino vicino di casa, almeno avremo la certezza che gli animali sono allevati secondo le norme e diamo il guadagno al contadino stesso, il giusto guadagno !!!
(ETC/rb)