Gentili signore, egregi signori,
ringraziamo il Dipartimento federale dell’interno per aver associato il Forum per l’italiano in Svizzera (in seguito Forum) alla procedura di consultazione sopramenzionata.
Il Forum – che comprende 38 organizzazioni attive in ambito istituzionale, culturale e formativo – ha preso conoscenza con particolare soddisfazione degli obiettivi e dei mezzi finanziari illustrati dal progetto di Messaggio, con particolare riguardo agli interventi volti a promuovere il plurilinguismo e, in questo contesto, la lingua e la cultura italiana nelle diverse regioni linguistiche.
Con riferimento agli interrogativi da voi posti nella procedura di consultazione, il Forum formula le seguenti osservazioni:
1. Attuazione del messaggio sulla cultura 2016‒2020
Come valutate l’attuazione del messaggio sulla cultura 2016‒2020 da parte dell’Ufficio federale della cultura (UFC), di Pro Helvetia e del Museo nazionale svizzero (cfr. n. 1.4.1 del rapporto esplicativo)?
Per quanto riguarda gli ambiti di competenza del Forum sono state apprezzate soprattutto le iniziative che hanno permesso di sostenere la presenza e la diffusione della lingua e della cultura italiana al di fuori della Svizzera italiana. Programmi come gli scambi linguistici, l’istituzione di corsi e maturità bilingui, il sostegno alla realizzazione di materiali didattici ecc. sono indubbiamente stati degli strumenti molto efficaci per assicurare uno spazio adeguato alla terza lingua nazionale nel panorama linguistico del nostro Paese. Queste iniziative sono quindi da promuovere e da sviluppare ulteriormente con il prossimo messaggio sulla cultura.
2. Assi d’azione della politica culturale della Confederazione
Come valutate la scelta di mantenere i tre assi d’azione attuali della politica culturale della Confederazione («partecipazione culturale», «coesione sociale» e «creazione e innovazione») e di integrarvi la tematica focale «digitalizzazione» (cfr. n. 1.4.2 del rapporto esplicativo)?
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Si tratta di una scelta certamente opportuna e coerente con quanto fin qui svolto. Molto utile appare l’integrazione fra questi assi d’azione del tema della “digitalizzazione” che rappresenta non solo una necessità, ma pure un’esigenza accresciuta in considerazione dello sviluppo tecnologico in atto.
3. Ulteriore sviluppo di misure
Come valutate le priorità definite rispetto all’ulteriore sviluppo di misure nel periodo di finanziamento 2021–2024 (cfr. n. 1.4.2.1–1.4.2.3 del rapporto esplicativo)?
Le priorità indicate sono valutate positivamente, con particolare riferimento a quelle che permettono una miglior coesione fra le regioni linguistiche e la loro reciproca conoscenza.
4. Revisione della legge sul cinema
Approvate che in futuro i film sostenuti dalla Confederazione diventino più facilmente accessibili per la popolazione una volta terminato l’utilizzo commerciale (cfr. n. 3.2 del rapporto esplicativo)? Approvate inoltre che, come già oggi le emittenti televisive, anche le imprese che offrono servizi a richiesta o di abbonamento elettronici abbiano l’obbligo di investire il 4 per cento delle entrate lorde nel cinema svizzero oppure pagare una tassa sostitutiva corrispondente (cfr. n. 3.2 del rapporto esplicativo)? Approvate infine che gli offerenti di film online siano obbligati a destinare ai film europei il 30 per cento del loro catalogo cinematografico (cfr. n. 3.2 del rapporto esplicativo)?
Con riferimento alla produzione cinematografica e all’importante sostegno assicurato dalla Confederazione, il Forum condivide l’obiettivo secondo cui le nuove produzioni siano facilmente accessibili dalla popolazione. A questo proposito si ritiene che per le opere sussidiate, la Confederazione debba obbligare i produttori a sottotitolare i film con scritte nelle lingue nazionali. Solo in questo modo si favorisce lo scambio culturale fra le regioni linguistiche, accentuando di conseguenza la reciproca comprensione e rafforzando la coesione nazionale. S’invita quindi l’Ufficio federale della cultura a valutare se quest’auspicato obbligo necessiti di un’adeguata base legale.
Il Forum sostiene pure con convinzione il concreto sostegno da parte dell’autorità federale alla diffusione della produzione cinematografica nelle altre aree linguistiche.
5. Altri adeguamenti legislativi
Come valutate gli altri adeguamenti legislativi (cfr. n. 3.1 segg. del rapporto esplicativo) e la proposta di assumere insegnanti nelle scuole svizzere all’estero tramite un istituto di diritto pubblico della Confederazione (cfr. n. 2.6.3 del rapporto esplicativo)?
Per quanto riguarda la Legge sul cinema si rinvia a quanto espresso al punto 4 del presente scritto.
In merito alla Legge sulle lingue si ritiene che la proposta di modifica dell’art.25 cpv. 3 non debba limitarsi all’allestimento di una statistica sugli scambi, ma debba contemplare pure la definizione di chiari obiettivi e di priorità da perseguire nell’attuazione degli scambi fra le regioni linguistiche. Si dovrebbe inoltre prevedere la possibilità di concedere degli aiuti finanziari differenziati per conseguire la miglior attuazione degli obiettivi definiti. Le ragioni di questa proposta del Forum sono illustrare qui di seguito al punto 6.
Si segnala pure l’opportunità di allestire delle statistiche sugli scambi che possano fornire dei dati non solo sugli scambi interni al Paese, ma anche quelli verso le altre nazioni circostanti.
6. Mezzi finanziari per l’attuazione del messaggio sulla cultura 2021–2024
Come valutate i mezzi finanziari previsti per l’attuazione del messaggio sulla cultura 2021– 2024, complessivamente pari a 942,8 milioni di franchi (cfr. n. 4 del rapporto esplicativo)? Come valutate le priorità stabilite in riferimento ai mezzi finanziari previsti?
Si valuta positivamente l’incremento dei mezzi finanziari previsti dal nuovo messaggio sulla cultura. A questo proposito, e in rapporto agli ambiti d’azione, si sostengono con convinzione le iniziative volte a potenziare la diffusione della lingua e cultura italiana in Svizzera, soprattutto al di fuori del suo contesto territoriale (2.6.2). Si valutano quindi positivamente i maggiori sussidi previsti per conseguire gli obiettivi indicati, mezzi che, nel corso del quadriennio 2021/2024, passeranno da 15,2 a 20,1 milioni annui.
In merito all’importante obiettivo d’incrementare gli scambi linguistici nel contesto scolastico, il Forum evidenzia che attualmente questi scambi coinvolgono marginalmente la lingua italiana. Infatti, in base ai dati forniti da Movetia, nel 2018:
– Dalla Svizzera tedesca, nel Secondario I, si sono registrati 3507 scambi di classi verso la Svizzera francese e 44 verso la Svizzera italiana (pari all’1,2%); nel Secondario II gli scambi verso la Svizzera francese sono stati 533 e verso la Svizzera italiana 33 (pari al 5,8%);
– Dalla Svizzera francese nel Secondario I si sono registrati 1728 scambi di classi verso la Svizzera tedesca e 42 verso la Svizzera italiana (pari al 2,3 %); nel Secondario II gli scambi verso la Svizzera tedesca sono stati 516 e verso la Svizzera italiana 31 (pari al 5,6%);
– Per contro dalla Svizzera italiana vi sono stati 72 scambi verso le altre due regioni linguistiche nel Secondario I (40 verso la Svizzera tedesca e 31 verso la Svizzera francese) e ben 106 nel Secondario II (24 verso la Svizzera tedesca e 82 verso la Svizzera francese).
Questi dati evidenziano come l’importante sostegno della Confederazione nel promuovere gli scambi linguistici vada a esclusivo beneficio della lingua tedesca e francese. L’italiano è decisamente penalizzato e discriminato e le percentuali sopraindicate riferite agli scambi verso la Svizzera italiana sono ben inferiori alla percentuale di coloro che in Svizzera hanno dichiarato l’italiano come lingua principale (8,8%) . Ciò è probabilmente dovuto alla scarsa offerta dell’italiano quale materia d’insegnamento nelle scuole, in particolare nel Secondario I. Il Forum già si è rivolto nel 2018 alla CDPE segnalando questa spiacevole situazione, non conforme di certo all’Accordo HarmoS. Si chiede quindi alla Confederazione di valutare con le competenti autorità cantonali come apportare le necessarie modifiche affinché il sostegno finanziario concesso per l’attuazione degli scambi linguistici permetta effettivamente alle classi della Svizzera tedesca e a quelle della Svizzera francese di conoscere meglio la Svizzera italiana, la sua cultura e la sua lingua. Oggi purtroppo ciò si manifesta in modo insoddisfacente. Si suggerisce anche di valutare l’opportunità di concedere maggiori sussidi finanziari alle classi che desiderano realizzare uno scambio verso la Svizzera italiana. Appare evidente – e i dati lo dimostrano in modo lapalissiano – che se gli allievi non sanno l’italiano, oppure se le sedi scolastiche non offrono l’insegnamento dell’italiano in modo adeguato ai propri scolari, difficilmente gli studenti delle altre regioni linguistiche potranno realizzare uno scambio verso la Svizzera italiana.
Il Forum sostiene pienamente non solo lo scambio di studenti, ma anche quello degli apprendisti e del personale docente. Infatti, ogni grado scolastico dovrebbe poter approfittare maggiormente della realtà plurilingue del nostro Paese e privilegiare soprattutto gli scambi interni alla Svizzera rispetto a quelli verso le nazioni confinanti.
Sempre in ambito culturale il Forum ritiene particolarmente importante proseguire e incentivare la presenza di spettacoli teatrali e musicali in lingua italiana nelle altre regioni linguistiche, come pure procedere alla traduzione di opere letterarie nelle altre lingue nazionali (2.3.4), accentuare la presenza dell’italiano nelle guide dei musei, nelle didascalie e nei pannelli degli oggetti esposti, ecc. a maggior ragione quando queste proposte e iniziative culturali sono ampiamente sostenute e finanziate dalla Confederazione.
Pur esulando dagli interventi prospettati dal messaggio sulla cultura 2021-2024 il Forum si permette infine di sollecitare le competenti autorità federali affinché abbiano un occhio di riguardo sulla presenza nelle nostre università delle cattedre d’italiano, francese, tedesco, romancio. L’auspicio è che queste siano mantenute e che non debbano subire un ridimensionamento, come invece spesso accade. La promozione del plurilinguismo e la miglior conoscenza delle lingue e culture proprie al nostro Paese si realizzano anche attraverso questa valida offerta formativa. Si auspica quindi una stretta collaborazione su questo tema fra i due Dipartimenti interessati, a maggior ragione dato che le università fruiscono d’importanti contributi federali.
Vogliate gradire, gentili Signore e Signori, i nostri migliori saluti.
Forum per l’italiano in Svizzera
Manuele Bertoli, presidente
Diego Erba, coordinatore