Ci mancava solo questo, che il Chiasso avesse voluto fare lo sgambetto al Lugano. Diciamo che noi ticinesi siamo sportivi al massimo e non facciamo, mai fatti, calcoli di territorio, anzi se appena uno se la fa all’altro vi è godimento massimo. Segno che se il Lugano ha stravinto contro il Chiasso significa che ha strameritato. Così manca un misero punticino su due partite per festeggiare 12 anni dopo un club ticinese di calcio nella Super. E che sia il Lugano a raggiungere questo livello rientra nella logica delle cose. Pensiamo al Locarno che dove rilanciarsi e con troppa sufficienza pensando che la Prima Promotion fosse stata una passeggiata, ecco che viene retrocesso sul campo. Il Chiasso forse si salva, ma traballa. Ecco dobbiamo finalmente capire che di squadre deboli e traballanti non ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno una squadra forte in Super e un Farm Team in B dove valorizzare tutto il movimento calcistico giovanile ticinese per proiettarlo poi nella nostra squadra di Super. Che poi si chiami Lugano o Ticino poco importa. Ora la realtà forse l’abbiamo e allora festeggiamola e lavoriamo con una visione Ticino. Non abbiamo citato il Bellinzona in quanto è la squadra da un passato glorioso che ha dovuto ripartire dal movimento amatoriale dopo le note faccende. Hanno creato una squadra di professionisti, inutile che negano l’evidenza, e stanno rischiando di non passare nemmeno nella categoria amatoriale superiore. Tutto dire di come il calcio in Ticino ha la supponenza del proprio orticello e nulla più. Passiamo all’Hockey dove abbiamo forse il meglio e il peggio del movimento sportivo cantonale a livello nazionale. Se da una parte abbiamo i cittadini bianco-neri che stanno rincorrendo l’ottavo titolo nazionale, che manca dal lontano 2006, dall’altra parte abbiamo la squadra-miracolo leventinese che si arrabatta tra conti sempre più rossi e sogni faraonici, forse perdendo di vista gli obiettivi sportivi che sono prioritari a tutto. Ma dell’Ambri torneremo sul tema a bocce ferme in quanto merita un’analisi approfondita e seria per valutare se a fronte di una pista nuova dal costo esorbitante, vi sarà la rispondenza dei risultati sportivi e del pubblico. Del Lugano Hockey sembra che dopo tanti anni, tornerà ad essere la seconda squadra Svizzera alla prossima Spengler, al posto del Ginevra rinforzato che ha deciso di non difendere il titolo vinto. Avere il Lugano nel Gohta dell’Hockey internazionale sembrava un affare dovuto per il blasone stesso dei bianconeri. Poi possiamo dire tutto e nulla ma alla fine se il Ticino sportivo vorrà esplodere serviranno le giuste sinergie per evitare doppioni e sprechi economici. Forse anche gli sponsor sono stufi di elargire soldi a manca e a destra senza mai un progetto Ticino rivolto verso l’alto ma sempre e solo per il mantenimento delle povere posizioni acquisite. Che le retrocessioni sul campo possano finalmente far aprire gli occhi ai dirigenti locali e trovare il punto di incontro a favore dei nostri giovani talentuosi sportivi. Oppure continueremo a giostrare individualmente, sempre con scarsità di risultati e scarsità di pubblico, facendo morire l’entusiasmo sportivo dei vari tifosi. Noi, salvo l’Hockey in quanto forse è ancora prematuro di qualche anno, vorremmo tifare Ticino über all, e non piccole realtà che un giorno vincono e domani vengono retrocesse. (ETC/RB)