Iniziano in redazione arrivare le varie liste di partito in previsione delle prossime votazioni comunali. Quelle arrivate in redazioni ci fanno già capire una cosa: la maggior parte dei candidati sono funzionari pubblici, quadri superiori, studenti universitari, donne libere professioniste e pensionati d’oro e liberi professionisti benestanti. A un presidente di partito ho fatto notare questo sulla lista che mi ha mandato, tra l’altro con un proprio commento di promozione politica, cosa che noi non abbiamo, non facciamo e non faremo mai, se non per nostra convinzione, ma certo non ci facciamo circuire da personaggi che pensano di poter manipolare tutti. Ci ha chiesto di non pubblicarla allora, ecco la dimostrazione di come intendono la democrazia… Non sono molte le liste giunte ad oggi, ma di certo ci danno un’immagine di come anche a livello comunale non sono, non saranno rappresentati quelli strati sociali che più ne avrebbero bisogno. Pensiamo a casalinghe, giovani disoccupati, donne in genere, anziani che stentano ad arrivare a fine mese, anziani che sono in casa di riposo, lavoratori normali come operai di fabbrica e quant’altro. Tutte queste categorie le hanno lasciate nel cassetto e in questo, sempre dalle prime liste giunte, i PPD sono proprio quelli che meno rappresentano quegli strati sociali che vanno dicendo di voler difendere. E’ un giochino divertente da vedersi se non fosse che poi per 4 anni certi personaggi avranno in mano il destino dei nostri comuni. Già di per se alcuni comuni gestiti magari dagli stessi personaggi per più di 20 anni, hanno perso attrattività proprio per una gestione quasi “totalitaria” e, diciamo noi, poco trasparente, ora sembra dovrebbero arrivare i giovani che forse, magari, ma non si sa, potrebbero iniettare entusiasmo, ma il sospetto che dietro le righe vi siano ancora i soliti a “maneggiare” è forte per cui sarà peggio, perché i nuovi eletti, “burattini” al servizio dei propri partiti faranno ancora peggio. Diffidiamo da tutti quelli che ti mettono la mano sulla spalla o che ti pagano da bere solo prima delle votazioni, insomma usiamo il cervello e andiamo a valutare oltre al solo nome del candidato. Come per esempio perché un docente, un funzionario statale sindaco: chiaro sono quelli che abbassano la testa perché alla fine devono ubbidienza ai loro superiori statali. Perché nessun apprendista, donna delle pulizie, levatrice o volontaria nei municipi? Perché loro porterebbero a galla l’insuccesso politico dei partiti e di chi li ha preceduti, e ragionerebbero con la loro testa e allora questo non va bene. Torneremo sul tema, eccome che ritorneremo perché desideriamo che gli elettori usino finalmente la loro testa nella segretezza garantita, speriamo, delle urne.