La settimana scorsa molti di voi mi hanno segnalato un errore: presa dall’entusiasmo di creare il collegamento tra la notizia della vendita del quadro di Picasso e la foto de “I Girasoli” pubblicata in settimana nell’articolo sull’inflazione, ho attribuito a lui il quadro anziché a Van Gogh. Grazie mille per la segnalazione, siete lettori e lettrici attentissimi e… perdonatemi!
In merito alla chiacchierata settimanale economica su Clubhouse con l’arrivo della bella stagione sto cercando di trovare una nuova formula con un nuovo orario: magari più appuntamenti settimanali, ma in orari diversi. Se avete suggerimenti, sono ben accetti.
E ora leggiamo gli aggiornamenti di questa settimana.
Sintesi della settimana ed evoluzione
L’Unione Europea non si ferma nella caccia alle violazioni alla libera concorrenza. E così l’Antitrust in questi giorni ha multato le banche UBS, Unicredit (banca italiana) e Nomura (banca giapponese) per aver fatto un cartello nella compravendita dei titoli di Stato europei (Egb). Le multe inflitte sono state di 189 milioni di franchi a UBS, 143 a Nomura e 76 a Unicredit. Altre 4 banche erano coinvolte nell’ “affare”: una di loro (la britannica NatWest) ha denunciato l’accordo illegale e quindi è stata esentata, per due banche è scattata la prescrizione, mentre una quarta non ha generato fatturato e quindi non è stata tassata. Secondo l’autorità i fatti risalgono al periodo tra il 2007 e il 2011, proprio nel bel mezzo della grande crisi finanziaria legata ai subprime. Per chi non si ricorda nel 2007 vi è stato lo scoppio della bolla del mercato immobiliare statunitense che ha coinvolto il mondo finanziario e quello assicurativo che avevano creato prodotti speculativi senza una vera commisurazione al rischio; data la forte interdipendenza mondiale questo fatto ha portato a una crisi economica generale tanto da richiedere interventi massicci degli Stati. In questo caso le nazioni europee per coprire le loro ingenti spese hanno emesso dei titoli di debito, le famose obbligazioni (promesse di pagamento che possono essere acquistate da chiunque, che generano un interesse e che vengono restituite allo scadere). Mentre i paesi europei cercavano di risollevare le sorti dei loro cittadini, alcuni operatori di queste banche si accordavano illegalmente per trarre il massimo profitto dalla necessità altrui.
Cosa che non sembra voler fare Zhang Yiming che è il co-fondatore di ByteDance una delle aziende tecnologiche più importanti al mondo e di cui fa parte anche la famosissima TikTok (un inciso, sappiate che se volete potete trovare le mie notizie economiche anche qui, in video della durata di un minuto). Si dice che il trentottenne sia arrivato a questa decisione a causa delle enormi pressioni fatte dal governo americano e da quello cinese che, in questo caso, pare abbiano trovato un’intesa. Indubbiamente la genialità e il potere di questo individuo sono sotto gli occhi di tutti: TikTok ha un miliardo di utenti nel mondo (un miliardo!) di cui 100 milioni negli Stati Uniti, mentre ByteDance, che è stimata per un valore di 300 miliardi di dollari, conta 60 mila dipendenti in 30 Paesi. Chiaramente parliamo di un colosso che può far paura anche ai politici più potenti al mondo. Nella sua umiltà Zhang Yiming ha dichiarato di lasciare l’incarico perché non pensa di non avere le doti di un manager ideale in quanto poco portato a gestire le persone. La politica in questo caso vince sull’economia.
Stessa cosa che è accaduta al Bitcoin che si è scontrato questa settimana contro la Cina che, in nome della garanzia della sicurezza della proprietà privata (sembra un controsenso, lo sappiamo), ha vietato le transazioni con le criptovalute. Il crollo del valore è stato imminente e nemmeno la nuova dichiarazione di “amore” di Elon Musk per il Bitcoin sembra averlo compensato.
Chiudiamo con la notizia che l’Argentina, che è il quarto più grande paese esportatore al mondo di carne bovina, ha sospeso le vendite all’estero per un mese per cercare di contrastare i forti aumenti di prezzi sul mercato interno che sono cresciuti in aprile di oltre il 65% rispetto all’anno precedente. Ricordiamo che l’Argentina è in una situazione di iperinflazione (trovate la spiegazione dettagliata qui nel nostro vocabolario di economia) da molto tempo, con tassi che si aggirano attorno al 40%.
E di prezzi, ma immobiliari abbiamo parlato questa settimana nel nostro articolo “La bolla immobiliare in Svizzera”. A partire dal monitoraggio trimestrale di UBS abbiamo spiegato quali indicatori ci fanno temere per un possibile scoppio della bolla immobiliare. In particolare sono toccate da pressioni alcune regioni, tra le quali in Cantone Ticino. Trovate qui un video che avevo girato qualche anno fa che spiega in maniera semplice questo concetto.
Infine, abbiamo scoperto che gli accessori come i bandeaux (per chi non sapesse cosa sono può scoprirlo nell’articolo qui) sono un capriccio a cui già gli antichi non sapevano resistere. Partendo da questi e dalle borse abbiamo parlato delle conseguenze della crisi Covid-19 sul settore della moda e della nuova accelerazione verso una produzione più sostenibile.
Ecco qui gli articoli:
Bandeaux e borsette. Gli accessori? Un capriccio già degli antichi
La bolla immobiliare in Svizzera
Se vi siete persi gli articoli delle scorse settimane li trovate qui:
Accordo Quadro: questo mistero
Lo spettro dell’inflazione si aggira negli Stati Uniti
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù. Anche con i dazi
Un 1 maggio di speranza per l’economia
120 secondi
Qui potete vedere in video la sintesi dei fatti economici commentati in meno di 120 secondi.
L’Economario – il vocabolario di economia
Vi ricordiamo che il nostro vocabolario di economia vi spiega in parole molto semplici, temi apparentemente complessi e soprattutto perché sono importanti nella nostra vita di tutti i giorni. PIL, consumi, commercio estero, disoccupazione: temi in apparenza complessi che vengono spiegati con parole semplici.
Ascoltami
Come sempre potete ascoltare i miei articoli sulle principali piattaforme podcast, oltre che direttamente sul link www.economiaconamalia.com e più precisamente:
Bandeaux e borsette. Gli accessori? Un capriccio già degli antichi
La bolla immobiliare in Svizzera
Lo spettro dell’inflazione si aggira negli Stati Uniti
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù. Anche con i dazi