ATTUALITÀ
Il ministero della Salute italiano ha ritirato e vietato negli ultimi giorni nove pigmenti. Analisi a campione hanno evidenziato la presenza di sostanze chimiche pericolose, allergogene e cancerogene. Gli inchiostri non risultano conformi alla legislazione europea. Tutti i pigmenti, prodotti dalle aziende americane WORLD FAMOUS TATTOO, Black Ink, Eternal Ink, INTENZE, Permablend World Famous e Imperial (importato Prenatal) non risultano conformi alla Risoluzione Europea «ResAP» del 2008 appositamente emessa per regolare i prodotti per tatuaggi e trucco permanente, tutelando il lavoro dei tatuatori e la salute dei consumatori. Alcune di queste ditte sono note anche da noi: loro inchiostri appaiono nell’elenco dei prodotti per i quali vige un divieto di utilizzo in Svizzera
Come riporta il sito del Corriere della Sera, sono nove, per ora, i pigmenti per tatuaggi ritirati dal mercato italiano su indicazione del Ministero della Salute perché contenenti sostanze cancerogene. Nomi, dettagli e aziende produttrici sono comparsi uno dopo l’altro sul sito ministeriale nella sezione «Allarmi consumatori e reazioni a notifiche di prodotti non alimentari pericolosi», con nove singoli avvisi di sicurezza (il primo è stato pubblicato il 21 marzo scorso e l’ultimo oggi 26 marzo) dopo che delle analisi a campione, eseguite da diversi laboratori italiani, hanno evidenziato la presenza di sostanze chimiche pericolose. Per tutti gli inchiostri il dicastero ha disposto il richiamo e il divieto di vendita, con differenti motivazioni: in alcuni casi viene indicato un rischio «chimico-allergogeno», in altri si legge invece che il pericolo è «chimico-cancerogeno». In generale i risultati hanno messo in evidenza la presenza di metalli pesanti (come nichelio e arsenico) e/o ammine aromatiche.
SITUAZIONE IN SVIZZERA
La legislazione alimentare in Svizzera (che copre anche il settore degli oggetti d’uso) prevede il principio dell’autocontrollo. Il controllo ufficiale, demandato ai Laboratori cantonali, consiste nella verifica dell’autocontrollo aziendale. Questo viene espletato attraverso ispezioni e attività analitica p.es. sugli inchiostri prelevati dal mercato.
Sull’autocontrollo e sul controllo ufficiale il Laboratorio cantonale ha già ampiamente riferito in una Newsletter del giugno 2018. Per comodità riprendiamo qui i punti più salienti.
Per facilitare il compito di autocontrollo degli operatori del settore alfine di ottemperare ai requisiti di legge, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) e il Laboratorio cantonale mettono a disposizione una serie di documenti, che elenchiamo associandoli alla rispettiva base legale:
Requisito Base legale Documentazione
Obbligo di notificazione art. 62 ODerr Formulario per la notificazione di aziende che offrono tatuaggi o trucco permanente
Obbligo di diligenza
Controllo autonomo art. 4 OCCU
art. 9 OCCU
Scheda informativa sul controllo autonomo
Direttiva per una “buona prassi di lavoro” in materia di tatuaggi, trucco permanente, piercing e pratiche affini
Pulizia e disinfezione degli strumenti
Direttiva 2018/2: Compiti esecutivi in materia di piercing, tatuaggi, trucco permanente e pratiche affini
Requisiti relativi ai colori art. 5 OCCU Guida per la valutazione della conformità dei colori per tatuaggi e i colori per il trucco permanente
Requisiti relativi all’igiene dei colori art. 6 OCCU Guida per la valutazione della conformità dei colori per tatuaggi e i colori per il trucco permanente
Requisiti relativi agli apparecchi e agli strumenti art. 7 OCCU Pulizia e disinfezione degli strumenti
Requisiti relativi alla caratterizzazione dei colori art. 8 OCCU Guida per la valutazione della conformità dei colori per tatuaggi e i colori per il trucco permanente
SITUAZIONE IN TICINO
Il trend di farsi tatuare come decorazione o come ricordo personale è sempre attuale e in aumento anche nel Canton Ticino dove si contano sempre più studi che effettuano tatuaggi. Con la nuova legislazione in materia di derrate alimentari e oggetti d’uso, è stato introdotto l’obbligo di notifica per le aziende che offrono tatuaggi o trucco permanente (con ultimo termine il 30 aprile 2018) con lo scopo di facilitare il controllo degli operatori. Sul nostro territorio sono presenti attualmente ca. 40 studi.
Uno degli elementi più importanti dell’autocontrollo negli studi di tatuatori è la scelta dei colori utilizzati. Essi devono rispettare le condizioni definite nell’ordinanza sugli oggetti che vengono a contatto con il corpo umano (OCCU) che contiene varie liste di sostanze chimiche vietate.
In una campagna di monitoraggio, svolta nell’autunno 2018, sono stati prelevati 10 colori per tattoo, prevalentemente neri, in diversi studi ticinesi per determinare l’eventuale presenza di sostanze vietate. Sono stati infatti determinati alcuni parametri necessari alla verifica dei requisiti relativi ai piercing, ai colori per tatuaggi e ai colori per il trucco permanente (articolo 5 cpv. 3 OCCU) quali:
metalli pesanti, segnatamente piombo, cadmio, mercurio, nichelio, cromo-VI
altre sostanze quali le N-nitrosammine,
gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) ed
i coloranti azoici, questi ultimi tramite l’analisi delle ammine aromatiche che, per scissione di uno o più gruppi azoici, possono essere rilasciare nel prodotto finito.
È stato controllato se la caratterizzazione dei campioni era completa e conforme ai sensi degli articoli 6 e 8 dell’OCCU. Inoltre è stato richiesto ai responsabili degli studi il certificato di conformità alla legislazione svizzera o alla risoluzione europea vigente (ResAP 2003 e 2008).
Tutti i campioni sono risultati conformi in riferimento ai parametri chimici misurati, in quanto le loro concentrazioni massime sono state rispettate nei prodotti pronti all’uso. La caratterizzazione dei prodotti esaminati era completa e la sterilità dei flaconi prima dell’apertura garantita (dichiarazione in etichetta). I certificati di conformità (alla risoluzione europea) erano disponibili in parte negli studi oppure scaricabili dai siti online del rispettivo rivenditore del colore.
Questo aspetto della certificazione lotto per lotto è estremamente importante nell’ambito dell’autocontrollo aziendale, dato che la presenza di contaminanti può variare da produzione a produzione. È quindi essenziale che il tatuatore abbia (e possa mostrare anche al cliente oltre che all’autorità di controllo) la garanzia che l’inchiostro o pigmento che sta usando sia conforme alla legislazione e non contenga sostanze proibite.
Per ulteriori informazioni, utili nell’allestimento del proprio sistema di autocontrollo, si invita a consultare l’apposito sito dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV)
La foto ricevuta direttamente dal Laboratorio Cantonale tratta da: da: https://news.fidelityhouse.eu/moda/tatuaggi-maori-37991.html