Venne inaugurata il 19 settembre del lontano 1959 con la definizione di “Stazione televisiva via cavo amatoriale”. Nata con lo scopo didattico e commerciale aveva la sede in Via Accademia Albertina n°3 a Torino. Ad aprirla due appassionati i fratelli Achille e Giovanni Battista Judica-Cordiglia che realizzarono nella cantina di casa uno studio televisivo da dove vennero effettuati programmi a circuito chiuso per le vicine abitazioni.
La telecamera che venne usata era dotata di un tubo vidicon e di parti elettroniche acquistate come rottame residuato bellico, fu auto costruita in toto su basi di schermi della RCA.
– I due fratelli chiesero in data 12 novembre 1959 una regolare licenza al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni che, in data 9 gennaio 1960, riscontrò con una presa d’atto informale (prot. N. 178/31/Ge). “…con lettera protocollo numero XI/38296/219 del 7 gennaio 1960, dichiara che l’attività svolta dal Teleclub Torinese non è tale da destare le preoccupazioni dell’Amministrazione P.T. e da richiedere particolari forme di controllo e di repressione, poiché, essendosi estrinsicata finora in ambiente rigorosamente chiuso e avendo mantenuto un carattere puramente dilettantistico…”. –
L’emittente seguiva un proprio palinsesto trasmettendo due notiziari al giorno e regolari programmi per ben tre ore al giorno, un atto unico, un giallo e trasmissioni musicali. Gli studi erano frequentati da personaggi illustri e svariati visitatori. Molti dei personaggi venivano coinvolti come ospiti.
La stampa di allora se ne occupò e sia i quotidiani che i settimanali parlarono di una Rai non più unica concessionaria televisiva nel nostro paese. Non solo, si parlò di una cantina da dove due ragazzi mettevano in crisi la TV.
L’avventura nonostante tutto durò soltanto un anno, troppi i ragazzi che collaboravano al progetto che vennero bocciati negli studi, i genitori presero provvedimenti anche in funzione delle scarse possibilità commerciali ed editoriali dovuti ai limiti della diffusione locale.
Achille Judica.-ordiglia si era laureato in medicina (Università degli studi di Torino), specializzato in cardiologia e in medicina aeronautica e spaziale. Giovanni Battista un grande appassionato di telecomunicazioni, audio e fotografia. Era collaboratore e divulgatore scientifico nonché perito fonico e fotografico presso il Tribunale di Torino. Nel 1969 e nel 1973, venne incaricato dell’Arcivescovo Michele Pellegrino di scattare numerose fotografie alla Sindone di Torino; vennero scattata per la prima volta in scala e a colori. I due protagonisti furono anche famosi per essere riusciti ad ascoltare i segnali provenienti dai primi satelliti, sia sovietici che americani. Mezzi spaziali come lo Sputnik 1 e 2 (quello della cagnetta Laika) e l’Explorer 1. Tra le molte registrazioni ve ne sono alcune che i fratelli ipotizzarono possano essere relative a voli umani effettuati dai Sovietici tempo prima del volo di Yuri Gagarin.
Queste informazioni le trovate al Museo della Radio e della Televisione
presso la sede Rai di Torino in Via Verdi 16.