Viene distribuito in questi giorni il nuovo numero di Libero pensiero, la rivista trimestrale dell’Associazione svizzera dei Liberi pensatori-Sezione Ticino. Si tratta di un’edizione che spazia su vari temi, ma il cui comune denominatore può essere ricondotto alle minacce che pesano oggi sui valori laici, visto il rigurgito di quelle che Giovanni Barella, nel suo editoriale, definisce « religiopatie ». Le religioni monoteiste, dal più al meno, si caratterizzano per il loro dogmatismo che ha quale conseguenza diretta l’intolleranza. Non solo l’islam, i cui esponenti più integralisti si stanno macchiando di gravi atrocità come richiama Manuel Bergamelli, ma anche l’ebraismo nel cui nome sono stati commessi e continuano ad essere attuati gravi crimini, nel totale disprezzo dei diritti dell’uomo. A sottolinearlo è Gaddo Melani. Né si può dire immune da queste derive il cristianesimo, religione la quale è tuttora all’origine di ipocrisie assimilabili alle fasi più oscure del Medioevo, come è il caso del parroco di Cameri, un Comune del Novarese, citato da Guido Bernasconi, parroco per il quale gli assassini sarebbero comunque migliori dei concubini. I primi possono essere perdonati se non ricadono nell’errore, i secondi no, perché conunque perseverano nel peccato, a meno di convertirsi al matrimonio religioso. Non bastano le correzioni del vescovo nei confronti di don Tarcisio Vicario per mettere a tacere il tutto.
I diritti dell’uomo, di cui parla Matteo Quadranti in un articolo già apparso su « la Regione Ticino », e la cultura del dubbio quale fondamento del libero pensiero secondo Giovanni Ruggia, rappresentano il solo antidoto contro l’intolleranza, figlia del dogmatismo che caratterizza tutti i monoteismi. E che minaccia la democrazia, come denuncia il filosofo Paolo Flores d’Arcais in un recente libro recensito da Edy Bernasconi.
La cultura del dubbio presuppone lo sviluppo dello spirito critico, a cominciare dalla scuola e, a questo proposito intervengono Arnaldo Alberti e Franco Zambelloni i quali propongono, con tagli diversi, una lettura critica dell’esperienza di insegnamento della storia delle religioni nella scuola media.
Spaziano su altri temi Gabor Laczko il quale, nella sua rubrica, si sofferma sul ruolo antropologico della religione partendo da alcuni pensatori a cominciare da Giovanni Battista Vico, e Diego Scacchi, che sviluppa interessanti riflessioni sulle origini di « homo sapiens ».
La segretaria nazionale dei Liberi pensatori Reta Caspar segnala, infine, uno dei progetti condotti dalla Aslp in collaborazione con l’Unione umanistica ed etica internazionale nel segno della laicità in alcuni villaggi del Terzo mondo, nel caso specifico situato nel Golfo del Bengala.
Grazie per la collaborazione!
Il presidente dell’ASLP-Ti:
Giovanni Barella