La direttiva dell’Unione Democratica di Centro Ticino, nel corso della riunione che ha avuto luogo ieri sera, 5 novembre 2014, a Sant’Antonino, ha deciso di raccomandare un SÌ all’iniziativa Ecopop, “Stop alla sovrappopolazione – sì alla conservazione delle basi naturali della vita”, un SÌ a quella denominata “Salvate l’oro della Svizzera” e un NO all’iniziativa “Basta ai privilegi fiscali dei milionari”.
Sottoporrà tali indicazioni di voto al comitato cantonale, previsto a metà mese.
SÌ ad Ecopop perché il problema dell’immigrazione senza freni continua ad essere sottovalutato dal governo e dalla maggioranza dei partiti, nonostante il 9 febbraio di quest’anno gli svizzeri abbiano chiesto al Consiglio federale di chinarsi sul problema e proporre soluzioni concrete per garantire un rapporto equilibrato tra cittadini svizzeri e immigrati. Concepire la Svizzera come un Paese di 12 milioni di abitanti, grazie all’immigrazione, non è accettabile.
Come altre sezioni cantonali UDC, che negli scorsi giorni si sono pronunciate per il sì, anche la direttiva di quella ticinese è preoccupata per l’aumento esponenziale di immigrati, per il fatto che la Svizzera abbia un incremento demografico cinque volte superiore a quello dell’UE, per la mancanza di lucidità e visioni da parte di un governo che naviga a vista su un argomento di capitale importanza per le sorti del Paese e, infine, per il deturpamento del territorio.
SÌ anche all’iniziativa “Salvate l’oro della Svizzera”, lanciata peraltro dall’UDC, che mira ad aumentare fino ad almeno il 20 per cento la parte di oro degli attivi della Banca nazionale.
La direttiva dell’UDC Ticino ritiene importante che le riserve auree della Svizzera non possano essere vendute e che debbano essere depositate interamente nel nostro Paese. Ritiene inoltre che debba essere scongiurato il pericolo, tutt’altro che improbabile, che Paesi terzi si rifiutino di restituire l’oro in caso di bisogno, cosa peraltro già avvenuta alla Germania, scontratasi con un atteggiamento di questo tipo da parte degli Stati Uniti d’America.
Un NO, invece, all’iniziativa denominata “Basta ai privilegi fiscali dei milionari”, che mira all’abolizione dell’imposta forfettaria per ricchi stranieri. Gli attuali vantaggi economici che derivano da questa disposizone per le casse di molti cantoni e città svizzere sono sotto gli occhi di tutti, nonostante fumose interpretazioni della realtà da parte della Sinistra. Il rischio concreto che le persone colpite da un’eventuale accettazione di questa iniziativa lascino il Paese, provocando incertezze e instabilità, è troppo elevato per rischiare di giocare col fuoco. Del resto, l’equità fiscale si raggiunge anche redistribuendo a tutti i cittadini somme introitate proprio grazie alla disponibilità economica di persone facoltose.