Sarà il Consiglio di Stato a presentare nella primavera del 2015 all’Ufficio federale della cultura la candidatura dei due sacri monti della Madonna del Sasso di Orselina e di Brissago in vista dell’iscrizione nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
E’ questa la decisione adottata con una nota a protocollo dal Consiglio di Stato mercoledì – su proposta del Consigliere di Stato Claudio Zali – sulla base di una precisa richiesta formulata dall’Associazione Pro restauro del Sacro Monte della Madonna del Sasso presieduta dal Stefano Gilardi.
Come si ricorderà negli scorsi mesi è stato svolto da un apposito Gruppo di lavoro – coordinato da Diego Erba – uno studio di fattibilità con l’obiettivo di precisare le modalità, le scadenze e gli oneri conseguenti all’ottenimento di questo riconoscimento da parte dell’UNESCO. Lo studio suggerisce anche, quale prima fase, l’allestimento di un dossier da parte dello stesso Gruppo di lavoro, con l’apporto di consulenti esterni, da sottoporre alle competenti autorità federali per esame e approvazione.
Il Consiglio di Stato ha pure approvato l’indirizzo operativo proposto dallo studio di fattibilità , assicurando nel contempo la collaborazione dei servizi cantonali competenti – in particolare dell’Ufficio dei beni culturali – per la messa a disposizione del Gruppo di lavoro della documentazione e delle informazioni necessarie all’allestimento di un documento solido e di qualità in grado di essere inserito dapprima nella lista propositiva della Svizzera e , successivamente , inoltrato all’UNESCO a Parigi.
i prossimi mesi saranno quindi decisivi per il Gruppo di lavoro – che comprende rappresentanti dell’Associazione Pro restauro, dei comuni interessati (Orselina, Brissago, Locarno, Muralto), dell’Ente regionale di sviluppo Locarnese e Vallemaggia, dell’Ente turistico Lago Maggiore ,della Parrocchia di Brissago e del Dipartimento del territorio – e per gli specialisti chiamati a collaborare all’allestimento di questo importante progetto di forte impatto culturale, turistico ed economico per il Locarnese e il Canton Ticino. La decisione adottata dal Consiglio di Stato dà ulteriore forza e slancio alla candidatura dei due sacri monti locarnesi e rappresenta un importante riconoscimento per l’esito degli approfondimenti fin qui svolti.