Mercoledì sera 29 maggio si è tenuta l’annuale Assemblea Ordinaria dell’Associazione “Amici del Bigorio”: occasione per fare il punto della situazione sulle tante e diverse novità legate al cinquecentesco Convento della Capriasca.
L’incontro, come sempre organizzato all’interno della chiesa conventuale dedicata a S. Maria, è stato aperto da una calorosa accoglienza riservata ai suoi tanti amici e ospiti da fra’ Roberto Pasotti, vice-presidente dell’“Associazione Amici del Bigorio”, sodalizio da lui voluto nell’ormai lontano 2011.
Otto anni di vita e di duro lavoro che fra’ Roberto ha voluto rimarcare evidenziandone l’impegno come solido riferimento a garanzia dell’esistenza del convento, l’“Associazione”, infatti, opera assiduamente per assicurare il pareggio dei conti di gestione, la necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria del prezioso immobile e infine, ma certo non per ultimo, garantisce il sostegno alle molteplici attività culturali.
L’ “Associazione” per statuto deve occuparsi infatti anche della conservazione e promozione dei beni artistici e dello straordinario patrimonio librario conservato al suo interno.
Un impegno testimoniato col resoconto delle attività 2018, snocciolate sia da fra’ Roberto, in veste di coordinatore delle attività culturali, sia dalla responsabile di commissione, Gemma Fumasoli. Un lavoro davvero proficuo, intenso, ricco di grandi soddisfazioni: l’inaugurazione lo scorso maggio del nuovo museo, il libro sulla Pala della Madonna con Bambino del prof. Stefano de Bosio, poi la mostra alla pinacoteca Züst di Rancate e in dicembre la personale di fra’ Roberto, invitato ad esporre le sue opere nelle sale del Municipio di Balerna.
Un menù arricchito da Fumasoli che ha voluto ricordare anche la mostra “Cantico delle creature” allestita dalla ticinese Simonetta Martini, esposizione anticipata in marzo con l’ormai consolidata rassegna “Musica dipinta”.
Un felice connubio quest’ultimo, che ha visto dialogare lo storico dell’arte Ivano Prosperi presentando un “volto di Cristo incoronato di spine”, tela attribuita al bolognese Giulio Cesare Procaccini, con le vibranti note del chitarrista Stefano Moccetti.
Appuntamenti dunque di grande qualità e sicuro richiamo, che rappresentano un sicuro fiore all’occhiello per il Convento ma che devono essere affiancati da attività più redditizie le cui entrate vadano ad affiancarsi alle donazioni degli oltre mille soci che ogni anno sono attivi nel nel sostenere e mantenere questo inestimabile patrimonio.
Frà Roberto, in qualità di coordinatore delle attività culturali e dei corsi, ha presentato gli straordinari risultati dell’attività ricettiva del Convento che nel 2018 ha visto arrivare al Bigorio ben 1.565 partecipanti suddivisi in 97 gruppi che hanno lavorato sulle seguenti tematiche:
Approfondimento di temi religiosi 15 gruppi
Enti e ditte specializzati nelle cure mediche 17 gruppi
Giornate di silenzio e di meditazione 16 gruppi
Associazioni impegnate nel sociale 20 gruppi
Assicurazioni, banche 2 gruppi
Corsi per manager, coaching 13 gruppi
Università, scuole 5 gruppi
Gruppi di amministratori di enti pubblici 6 gruppi
Cultura, architettura, arte 3 gruppi
Da anni iscritto come originale location per meeting sia sul portale MICE di Ticino Turismo che di Lugano Region, il Bigorio ogni anno dimostra di essere sempre più considerato un vero e proprio punto di riferimento per chi ricerca un luogo di incontro e di lavoro fuori dall’ordinario.
Sempre parlando di attività lucrative, Bruno Lepori ha messo in evidenza come le entrate relative alla produzione di Ratafià, Grappa, distillati e miele rappresentino una voce importante del bilancio annuale del Convento e per questo ha presentato e fatto approvare all’Assemblea un importante apporto finanziario che l’”Associazione” elargirà nel corso del 2019 per la posa del nuovo alambicco e l’isolazione dell’apiario.
Approvati dunque i conti e il rapporto di revisione, la parola è tornata a Fumasoli che ha tracciato l’impegno della Commissione Attività Culturali in questa prima parte dell’anno 2019.
Di nuovo in primo piano la rassegna “Musica dipinta” con la presentazione lo scorso 30 marzo di un’opera attribuita al seicentesco pittore varesino Federico Bianchi da parte degli storici dell’arte Edoardo Agustoni e ancora Ivano Prosperi, accompagnati durante l’incontro dall’organista Andrea Pedrazzini; poi una nuova brochure per il museo che rappresenta un’importante guida, comprensiva di fotografie e descrizioni delle sue opere museali, creata in italiano e tedesco per consentire a tutti i visitatori di comprenderne meglio le origini e le caratteristiche.
A questo impegno si aggiunge il non indifferente sforzo dei lavori di catalogazione informatizzata della biblioteca: un patrimonio di oltre quattromila volumi oggi inseriti nel sistema bibliotecario cantonale, oggetto di una nuova e ulteriore conferenza organizzata con gli specialisti del Centro di Competenza per il libro antico dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano.
Infine l’esposizione in programma a settembre 2019 con le ceramiche dell’artista Marisa Altepost di Sala Capriasca nel coro del Convento.
Un lavoro dunque di grandissimo valore quello dispiegato dagli Amici del Bigorio guidati da Lepori, che infine ha chiesto e ottenuto l’unanime approvazione del preventivo annuale con alcune modifiche statutarie, tra le quali il numero del comitato elevato da sette a undici membri.
Due nuove importanti presenze al suo interno: Simona Genini, avvocato e da anni impegnata presso la Divisione delle contribuzioni del Canton Ticino ed Edgardo Galfetti, imprenditore elettricista, oggi impegnato in ambito immobiliare, come Genini da anni vicino e amico del Bigorio.
Simona Genini è nata a Locarno nel 1971. Dopo aver completato gli studi universitari in diritto all’Università di Losanna, ha conseguito il brevetto di avvocato nel 1999.
Nel 2015 ha ottenuto l’LL.M in International Tax Law alla Wirtschatsuniversität di Vienna.
Dal 1998 al 2016 ha lavorato alla Divisione delle contribuzioni del Canton Ticino rivestendo varie funzioni.
Da aprile 2016 è attiva professionalmente presso la Besfid SA di Lugano.
Insegna saltuariamente alla SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italia) e al CSB (Centro di Studi Bancari). È attiva in varie associazioni culturali.
Da alcuni anni segue l’attività degli Amici del Bigorio partecipando alle riunioni del Comitato.
Edgardo Galfetti è nato a Morbio Inferiore il mese di marzo del 1938.
Nel 1951 si è trasferito da Balerna a Viganello con tutta la famiglia, paese dove abita tuttora.
Nel 1961 ha conseguito il diploma federale di maestria nell’ambito dell’installazione elettrica e telefonica. Nel 1962 ha aperto la ditta Elettricità Galfetti SA, mentre nel 1969 ha iniziato la seconda attività nell’ambito immobiliare, diventata oggi l’occupazione preponderante.
Frequenta il convento del Bigorio da diversi anni, da quando si è speso attivamente per la creazione dell’Associazione Amici del Bigorio.
Due presenze che sapranno certamente valorizzare e apportare novità al Convento e che vanno ad affiancare i membri di Comitato e quelli della Commissione culturale che sono i seguenti:
Il Comitato dell’Associazione Amici del Bigorio
1. Bruno Lepori presidente
2. Fra Roberto Pasotti vice presidente
3. Edo Bobbià segretario
4. Fra Michele Ravetta
5. Marcello Bernardi
6. Gemma Fumasoli
7. Marco Peverelli
8. Peter Keller
9. Simona Genini
10. Edgardo Galfetti
11. Roberto Mazzantini
La Commissione culturale
1. Fra Roberto Pasotti
2. Gemma Fumasoli
3. Marcello Bernardi
4. Edoardo Agustoni
5. Ivano Proserpi
6. Fabio Soldini
7. Giovanni Maria Staffieri
8. Marco Peverelli
9. Christian Gilardi
10. Roberto Mazzantini
Un “team” affiatato, motivato e di spessore che anche in futuro saprà apportare importanti benefici al Convento, come sottolineato in chiusura di giornata dal segretario Edo Bobbià intervistando, a conclusione dell’incontro, Marco Cameroni, già console di Svizzera a Milano e membro della Fondazione Balzan.
Una bella spinta di positività la sua, alimentata dalla vicinanza, dall’affetto e dai felici ricordi giovanili del Bigorio, Convento e patrimonio del nostro Ticino destinato ancora per tanti anni a regalarci sicuramente molte e inaspettate emozioni.