La giornata IDAHOT in Ticino
Domenica 17 maggio, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia e transfobia (IDAHOT – International Day Against Homofobia and Transfobia), Imbarco Immediato e l’associazione Attenzione Amore saranno alla Rivetta Tell di Lugano con materiale informativo e attività ludiche per sensibilizzare la popolazione riguardo l’omofobia. Lo stesso avverrà in altre grandi città svizzere.
In concomitanza con la giornata lanceremo sui social network un’iniziativa di sensibilizzazione con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di giovani. Chiediamo agli utenti di scrivere su un foglio un messaggio contro l’omofobia con l’hashtag #omofobianograzie, scattare un selie con il foglio e postarlo su Facebook o Twitter.
La stessa sera si terrà un happy hour rivolto alla comunità LGBT e i suoi amici. Al She’s Biker Bar di Riazzino a partire dalle 18.30 un Sunday Happy Gay, aperitivo con buffet offerto e DJ set.
Proprio 25 anni fa, il 17 maggio del 1990, l’OMS depennò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Ad oggi in 81 paesi al mondo le relazioni consensuali tra persone dello stesso sesso sono reato, e in undici di questi vengono punite con la pena di morte. Ancora, in moltissimi paesi le persone omosessuali sono vittime di aggressioni o di esclusioni. Lo ricorda un video delle Nazioni Unite al quale prende parte lo stesso segretario generale Ban Ki-moon. Il quesito di fondo: che cosa esiste in ogni angolo del mondo ma è tutt’ora considerato “abnormal”? “Essere gay, lesbica, bisessuale, transgender”.
Le violenze
L’omofobia può diventare causa di episodi di bullismo, di violenza o di mobbing nei confronti delle persone LGBT. Secondo l’Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) dell’Unione europea l’omofobia danneggia la salute e la carriera di quasi 4 milioni di persone in Europa. Secondo i dati i suicidi della popolazione gay, legati alla discriminazione omofoba in modo più o meno diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali.
Ma l’omofobia non è solo violenza isica, è un complesso di esclusioni e svalutazioni basate sul pregiudizio: chi non ama una persona del sesso opposto, chi non ha un orientamento sessuale non in linea con quello della maggioranza etero viene ritenuto una persona di serie B. E trattato di conseguenza.
Nelle scuole
A scuola è molto frequente il bullismo omofobico, l’attacco cioè nei confronti di chi viene considerato“di-verso” messo in atto dal gruppo o dal singolo che ritiene di essere dalla parte “giusta”.
Mentre chi è vittima di bullismo in quanto nero, arabo, ebreo, disabile,… può trovare nella propria comunità o nella propria famiglia supporto e aiuto, i giovani gay, lesbiche e bisessuali spesso non hanno nessuno a cui rivolgersi, poiché non hanno ancora accettato il proprio orientamento sessuale, perchè non conoscono altre persone “come loro“ o perchè in famiglia l’omosessualità non è accettata.
Purtroppo non ci sono cifre sul bullismo omofobico, le scuole devono rendersi conto che il bullismo esiste, nei corridoi, durante le ricreazioni, nei momenti in cui i ragazzi sono da soli. Il bullismo va combattuto con la denuncia, con la presa a carico dell’evento, nei corsi in classe, nella sensibilizzazione. Esistono strumenti e metodologie per prendere a carico questi eventi.
La situazione in Ticino
Nelle scorse settimane tramite un questionario abbiamo chiesto l’opinione diretta delle persone LGBT residenti in Ticino.
• Hanno partecipato 101 persone di cui il 44,6% di sesso maschile e il 55,4 di sesso femminile.
• Ne risulta che il 31,7% degli interpellati è già stato vittima di comportamenti omofobici.
• Il 60,4% ritiene che in Ticino le persone omosessuali sono discriminate.
• Secondo il 48,5 dei partecipanti gli ambienti in cui si riscontrano comportamenti omofobici/discrimina-
tori sono le scuole, per il 50,5% nei locali pubblici.
• Alla domanda ”Quali sono le parole di discriminazione nei confronti degli omosessuali più frequenti che
ti è capitato di sentire?” è emerso che gli insulti più comuni sono frocio, inocchio, culatone, lesbico-
na,… (tralasciando i più forti e volgari).
• Un gran numero di partecipanti per combattere l’omofobia in Ticino propone una maggior sensibilizza-
zione ed educazione nelle scuole gia a partire dalle scuole elementari.
La situazione in Svizzera
Come ogni anno a ridosso della Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia, l’ILGA Europe (International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association) ha rilasciato il rapporto Rainbow Eu-rope che fa il punto della situazione dei diritti delle persone LGBT in Europa. Il report non si limita ai paesi che aderiscono all’UE, ma si estende a tutto il Vecchio Continente.
In un continente che continua ad avanzare verso la parità per lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali, la lentezza svizzera è innegabile. La Svizzera ha perso quattro posti nella nuova edizione della Rainbow Map. Nel 2015, la Svizzera è passata dal 27° al 31° posto su 49 – superata dalla Bosnia-Erzegovina, Andorra, la Georgia e Romania. Punteggio 28%, è pressoché invariato rispetto al 2014. All’interno dell’UE, soltanto la Bulgaria, la Polonia, l’Italia, la Lituania e Cipro fanno meno bene. Il Regno Unito è in cima alla lista, davanti a Belgio e Malta.
Nelle pagine del rapporto sulla Svizzera di ILGA-Europe, si vede che l’anno passato non ha portato alcun progresso legislativo concreto per le le persone LGBTI. Il dibattito sulla parità di matrimonio è ancora nella sua fase embrionale e la legge sull’adozione da parte del secondo genitore dello stesso sesso non è stato ancora presentato al Parlamento, dove le discussioni sulla criminalizzazione di omofobia e transfobia avanzano faticosamente.
Siccome né la Costituzione né il Codice penale tengono esplicitamente conto di omofobia e transfobia, la Svizzera ottiene zero punti nella categoria “crimini d’odio e di incitamento all’odio”. Alla pari come l’Armenia, Turchia, Macedonia e la Bielorussia. Tuttavia, l’Albania, per esempio, ha adottato nel 2013 una legge contro la discriminazione nei confronti delle persone LGBT e ha 14 punti di vantaggio sulla Svizzera.