L’iniziativa popolare federale «Basta con l’IVA discriminatoria per la ristorazione!» è stata
respinta
La discriminazione dell’IVA perdura
L’iniziativa popolare federale «Basta con l’IVA discriminatoria per la ristorazione!» purtroppo è
stata respinta. Ciò significa, che la discriminazione della ristorazione e dei 2,5 milioni di ospiti
che si avvalgono quotidianamente dei suoi servizi continuerà ad esistere.
Già durante la lotta elettorale divenne ovvio, che la maggioranza del Popolo non sa, che ci
siano più aliquote dell’imposta sul valore aggiunto. Si mostrò altrettanto, che a malapena un
elettore/un’elettrice sembra comprendere la presente regolamentazione in vigore. Resta perciò
tanto lavoro informativo da compiere. «Dappertutto, dove è possibile parlare ai nostri ospiti,
l’eco riscontrato è stato positivo» constata Casimir Platzer, presidente di GastroSuisse. Questo
lavoro informativo non va abbandonato.
«In considerazione del fatto che GastroSuisse ha condotto per la prima volta una campagna
nazionale con le proprie forze e i propri mezzi e che gli avversari hanno fatto leva soprattutto
su minacce e paure, il risultato è apprezzabile, nonostante la sconfitta alla votazione», dichiara
Casimir Platzer, presidente di GastroSuisse.
GastroSuisse rifletterà a questo punto, quali altri strumenti politici usare per porre fine
all’iniquità dell’IVA, riconosciuta da ogni parte. Al più tardi durante la trattazione sull’aliquota
per l’alloggio, che terminerà nel 2017, ci sarà l’opportunità di trovare una soluzione.
«Desideriamo comunque ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto e le centinaia di
migliaia di ospiti che alle urne ci hanno espresso la loro fedeltà», sottolinea Casimir Platzer.
GastroSuisse è la Federazione dell’Albergheria e della Ristorazione svizzera. Circa 20’000
soci, di cui verso 3000 strutture ricettive, organizzati in 26 sezioni cantonali e cinque gruppi di
lavoro, fanno parte della più grande federazione padronale dell’industria alberghiera e della
ristorazione.