Ester D’Amore è una cantante e pianista napoletana. Ha una passione per il jazz, ma ascolta e si avvicina a generi diversi, dal rock al trip hop e alla new wave anni 80/90. Dopo anni di esperienza live con cover bands, nel 2018 pubblica il suo primo inedito “Joke”, una ballad in lingua inglese; pubblica successivamente altri 3 brani in inglese.
Nel 2022 escono tre brani in italiano, caratterizzati da sonorità elettroniche pop ed rnb. I brani sono nati dalla collaborazione con il produttore catanese Marco Pettinato, in arte John Lui.
Il 25 novembre 2023 esce Nuda, un brano pop elettronico in lingua italiana. Il 14 febbraio 2024, pochi giorni fa, è stato pubblicato un nuovo brano rnb, Tramonto. Questi ultimi due pezzi vedono la collaborazione di Federico Mancuso per la produzione, in arte @mancuzo, Buddy Sound Studio di Catania per rec, mix & mastering e Marco Mezzatesta per le chitarre.
Parlaci di questi ultimi due brani. Da cosa nascono e di cosa parlano?
Sono entrambi due brani che parlano d’amore. Nuda parla della sensazione di vulnerabilità che è inevitabile nel momento in cui si decide di aprire il proprio cuore ad un’altra persona. Ci si sente, appunto, “nudi” di fronte all’altro/a. Una sensazione che può spaventare ma che vale sempre la pena di vivere.
Tramonto invece parla della confusione e dell’incertezza che derivano da una relazione nel momento in cui nascono delle incomprensioni. Del senso di smarrimento che si prova quando ci si rende conto che dall’altra parte non c’è più la stessa volontà nell’investire in un rapporto, e questo è doloroso, perché ci si sente soli a combattere contro mulini al vento. Ho utilizzato la metafora del tramonto perché i tramonti, da sempre, mi hanno affascinato, anche se mi mettono malinconia e tristezza. Come un’amore che sta volgendo al termine.
Hai composto e pubblicato brani di generi diversi, in inglese ed italiano. Il tuo progetto musicale e’ difficile da etichettare. E’ per te un punto di forza o un limite?
Sono cresciuta ascoltando generi diversi grazie ai miei genitori, che mi hanno educato ad apprezzare il rock, così come il jazz, il blues, la new wave, fino ad arrivare al nostro cantautorato italiano. Per me comporre ed amare generi diversi non è un limite. Non sono mai stata un’amante delle etichette. La musica e’ un modo di esprimere me stessa, e questo significa esprimere tante parti di me, anime diverse che, seppure distanti, sono tutte ugualmente importanti.
Hai in mente altri generi da sperimentare in futuro? Quali sono i tuoi prossimi progetti ?
Al momento sto lavorando con un caro amico chitarrista ad un progetto acustico in dialetto napoletano. Ho in programma di realizzare un EP entro fine anno. Sono brani ironici e leggeri. Ho voluto concentrarmi, questa volta, sul mio lato divertente e allontanarmi dalla serietà e dalla malinconia che hanno accompagnato i miei progetti precedenti. Nella vita è importante anche imparare a sdrammatizzare, a non prendersi sempre sul serio.