Saremo catastrofisti ma per il club biaschese non vediamo molta luce. L’Ambri che ha voluto condurre le danze di questo club, desiderando e chiedendo appoggi economici e di giocatori da parte del Lugano e del Bellinzona, indi si è aggiunto il Davos. Strategie che all’inizio sembrava dare un bel contributo al movimento giovanile, usando i Rockets come trampolino di lancio. Ad averne beneficiato maggiormente il club Leventinese, mentre il Lugano, pur sostenendo il club rivierasco si è leggermente defilando, adducendo, ultime dichiarazioni, che loro puntano direttamente sul movimento giovanile bianconero, senza dover disperdere risorse economiche e non solo per questo club di Biasca. Sembra che anche il Davos intenda ritirarsi, lasciando così l’HCAP a grattarsi questa patata bollente. I Rockets che non sono mai esplosi, si sono salvati grazie alla lega chiusa, e quest’anno retrocederanno a fronte di aspettative e dichiarazioni di inizio stagione che paventavano ben altro scenario. Il fatto che alle partite il pubblico che segue non è mai superiore alle 200 unità, colora uno scenario poco roseo e di certo, salvo miracoli, vi è il rischio di salutare questo club e vederlo giostrare nelle leghe inferiori.
A noi non è dato di sapere cosa sia successo, ma di certo qualcosa non ha funzionato tra i due club cantonali che vanno per la maggiore e a fronte di tanti sorrisi e unità, la realtà racconta ben altro.
Peccato perché il progetto era partito con buone intenzioni, forse solo rimaste tali. Seguiremo l’evoluzione nei prossimi giorni. (rb)