Diminuendo il consumo di sale si può ridurre la pressione arteriosa e quindi anche il rischio di malattie cardiovascolari. Un’attività fisica sufficiente, poco alcol e un consumo elevato di frutta e verdura sostengono l’effetto riduttivo della pressione arteriosa di un’alimentazione povera di sale. Questa e altre informazioni sull’uso parsimonioso di sale nell’alimentazione sono contenute in un volantino dell’Ufficio federale per la sicurezza degli alimenti e veterinaria.
Nell’ambito della strategia mirante a ridurre il consumo di sale in Svizzera, nel 2014, in collaborazione con l’associazione Panettieri-Confettieri svizzeri, i chimici cantonali e gli ispettori delle derrate alimentari, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha effettuato un monitoraggio nazionale con lo scopo di fornire una panoramica attuale del tenore di sale nel pane bigio e semibianco venduto sul mercato svizzero.
I laboratori dell’USAV hanno esaminato in totale 335 campioni provenienti da 171 panetterie di tutta la Svizzera (18 campioni provenienti da 9 produttori del Ticino, prelevati dall’Ispettorato del Laboratorio cantonale). Questa panoramica di mercato mette a disposizione, per la prima volta, dati completi per l’analisi del tenore di sale del pane che si trova in commercio in Svizzera. Rispetto alle indagini precedenti è emerso che il pane in vendita contiene meno sale che in passato (contenuto medio di sale: 1.46 grammi per ogni 100 di pane, mentre nel 2011 conteneva ancora 1.74 grammi di sale ogni 100 grammi).
Questo risultato positivo rappresenta un importante contributo all’attuazione della Strategia sale, dato che il consumo di pane costituisce una grande percentuale dell’assunzione di sale quotidiana. L’assunzione di sale media di circa 9 grammi a persona e al giorno in Svizzera è superiore al livello raccomandato dall’OMS, che dovrebbe essere meno di 5 grammi. Un consumo di sale troppo elevato può causare malattie cardiocircolatorie. L’USAV persegue pertanto l’obiettivo di ridurre l’assunzione di sale della popolazione entro la fine del 2016 a 8 grammi al giorno. Il maggior apporto quotidiano di sale, ovvero il 70-80 %, proviene dagli alimenti trasformati. Rientrano fra questi, con un buon 20 %, il pane e i prodotti di panetteria.
La valutazione statistica non mette in luce alcuna differenza significativa né tra i diversi tipi di pane, né tra le regioni linguistiche.
D’intesa con l’associazione Panettieri-Confettieri svizzeri, l’USAV discuterà determinate misure e seguirà la loro attuazione al fine di ottenere ulteriori miglioramenti.