Siamo decisamente un cantone di maschilisti, basti pensare che il nostro governo è formato da 5 uomini, di cui alcuni assolutamente maschilisti e altri possibilisti. Nel Parlamento cantonale molti più uomini di donne. Abbiamo fatto un gioco dei numeri guardando i candidati ticinesi per le prossime votazioni federali: donne manco l’ombra salvo alcune eccezioni. Su 126 candidati udite udite le donne in lista sono 32. Ma va fatto un distinguo ben preciso; molti partiti che non hanno i numeri per avere nemmeno un parlamentare nazionale o un senatore hanno un numero di donne per lo meno accettabili. Noi ne conosciamo parecchie e molte sono di certo altrettanto valide degli attuali eletti, ma appartengo a partiti di netta minoranza. Guardiamo invece i 4 partiti dai quali dovrebbero uscire i nostri 8 consiglieri Nazionali e i 2 senatori. PLR, PPD, PS e Lega/UDC e le cifre sono le seguenti: 40 candidati e 10 donne. Ma non fermiamoci alle cifre e analizziamo la situazione, di questi 40 candidati solo 2 hanno concrete possibilità di venir elette, diciamo riconfermate, tutte le altre sono messe pragmaticamente senza alcuna possibilità di elezione. Belle e silenziose, così le vogliono. Addirittura per il posto di senatore nessun partito ha presentato una donna. A noi questo sembra una gravissima lacuna e una mancanza di considerazione verso l’altro sesso, che in molte decisioni è sicuramente meglio predisposta dei signori maschietti, arroganti e pieni di se stessi che non sempre fanno gli interessi della popolazione che li ha eletti. Fa male vedere donne capacissime e di integrità morale assoluta non poter venir elette solo per il gioco dei partiti e delle percentuali. Vorremmo che la rivoluzione rosa avvenga, non perché è correttamente chic e fa vip ma perché le donne hanno un qualcosa che gli uomini non hanno: la sensibilità profonda nel capire certe dinamiche sociali necessarie a garantire il benessere a tutta la cittadinanza. Non citatemi di appartenenza politica o di una area anziché di un’altra, da anni sostengo che i partiti non vanno votati ma si devono votare le persone, ma per il gioco dei numeri e degli affari chiamati Lobby e Caste questo sistema di voto garantisce sempre e comunque che alcune leggi vengano accettate e altre no. Se invece eleggessimo le persone per il loro valore individuale, con ogni probabilità ci renderemmo conto della pochezza di chi ci ha rappresentato in questi ultimi venti anni, tra l’altro la situazione economica e sociale è il primo giudice del lavoro svolto dai nostri parlamentari !!! Votiamo, nel limite del possibile e perché lo meritano quelle donne che sapranno di certo rappresentarci bene, non votiamo donne solo perché tali, ma perché hanno quel valore aggiunto misconosciuto dai notabili dei grandi partiti perché forse sanno in cuor loro della minaccia che incombe su di loro. Le donne, di regola quelle preparate, mettono a tacere in ogni ambito i loro colleghi maschietti e personalmente non mi sentirei assolutamente male rappresentato se ci fossero molte più donne nelle poltrone del comando…. la facciamo la rivoluzione rosa o spendiamo sempre solo parole su parole per mostrare che in fondo ci teniamo solo alla donna-immagine, ma senza alcuna convinzione e considerazione. I partiti lo hanno dimostrato anche in questa elezione che considerazione hanno delle donne, agli elettori di correggere il tiro …. (ETC/rb)