Merita un atto conclusivo la storia della famiglia Stoss che per mettere mano a interventi urgenti alla abitazione dei figli dove si vive ha dovuto lottare in maniera incomprensibile contro una ARP che sapeva di voler intralciare il benessere dei giovani posti in tutela a salvaguardia dei propri averi. Lasciare aperta questa storia sarebbe stato come non chiudere un cerchio. La fortuna vuole che la famiglia Stoss è riuscita ad anticipare i costi assolutamente necessari, negati in prima istanza da ARP18 e meglio di rimettere in funzione il riscaldamento in pieno inverno. Se fosse stato per i membri di questa commissione, la famiglia Stoss avrebbe passato l’inverno al freddo e in maniera indigente. Non vogliamo ritornare sui dettagli ma come redazione e sempre molto vicina ai consumatori/utenti (non a parole e assolutamente disinteressatamente) ci sembra giusto chiudere questa triste storia. Un presidente della commissione senza polso e non proveniente dal territorio in cui è chiamato a decidere su situazioni concrete, una segretaria che influenza il presidente in maniera personale e non oggettiva (diremmo quasi che il giudizio suo viene fatto proprio dal presidente proprio perché non conosce le situazioni reali del territorio) e membri di questa commissione di parte escono dai binari di loro competenza con giudizi personali non richiesti e anche poco consoni alla posizione che rappresentano. Con simili attori, ci chiediamo se invece di un bruciatore ci fosse stato di decidere il bene di un bambino con genitori in causa e tanto altro dove piccoli indifesi devono subire decisioni di persone assolutamente non competenti alle loro posizioni. Se questo è il sistema di protezione dei giovani indifesi, che meritano vera protezione e non decisioni prese senza ragione in essere, constatiamo allora che anche in questo campo si è persi il treno e invece di fare il bene dei giovani indifesi, si ergono a giudici incompetenti arrecando danni enormi, anche alla psiche dei giovani e dei genitori stessi. Tra l’altro noi che viviamo sul territorio, conosciamo bene i personaggi di questa commissione e siamo fieri di aver aiutato la famiglia Stoss a venirne a capo in una situazione, pur sempre materiale, ma che doveva essere risolta in un mese e l’incompetenza (diremmo quasi volutamente voluta) ha protratto a un paio di ani prima di avere la giusta soluzione. Noi ci vergogneremmo ad essere loro! Questa è la fine di una storiaccia brutta che dimostra come persone “piazzate” per loro fedi partitiche, non sempre sono le più competenti a occupare queste posizioni. Siamo ben consci di avere toccato un dente che va estirpato, ma siamo altrettanto certi e anche documentati di tutto quello che abbiamo scritto. I signori di questa commissione, se vorranno, potranno sicuramente intervenire con le loro osservazioni, ma attenzione, se non fossero veritiere, con la documentazione in nostro possesso andremo fino in fondo, per smascherare questi sistemi che non salvaguardano i giovani ma sono solo di facciata per far dire alla socialità che il sistema funziona IL SISTEMA NON FUNZIONA E SE INVECE DI NOMINARE COMISSARI PER MERITI PARTITICI SI NOMINASSERO PER OCMPETENZE E BUON SENSO, LA NSOTRA SOCIALITÀ SAREMME MOLTO MIGLIORE E FAREBBE MENO DANNI! (ETC/rb) NB: stiamo seguento altri casi e purtroppo la storia raccontata non è un unicum! Sia chiaro che chi vuole denunciare la sua storia e ne è documentato noi ci saremo sempre per dar loro un aiuto.