Per l’Ambri diventa sempre più profondo nero la sua situazione. Chi pensava che l’arrocco Scandella-Tsigonov, probabilmente capisce poco di strategia di hockey. Ma il problema non è solo Kosmann, è globale. La contestazione in pista è stata veemente da parte dei tifosi che non le hanno mandate a dire: i giocatori, la società, i dirigenti, l’allenatore tutti devono assumersi le loro responsabilità così parlava una circolare che veniva distribuita da GBB. Se poi consideriamo che il Friborgo e il Langnau hanno vinto ecco che per i leventinesi si respira già aria da Play-out. Kosmann, sicuro del posto per difficoltà economiche del Club che probabilmente non può permettersi il cambio dell’allenatore e tanto meno di giocatori, dell’Ambri interessa poco. Il problema invece sarà gestire i tifosi, nella stagione del proclamato rilancio. Vi ricordate come tuonava il presidente al Teatro di Locarno a inizio settembre 2016 mentre presentava a suo dire la miglior compagine degli ultimi dieci anni. Gli faceva eco Kosmann che quest’anno l’Ambri poteva giocarsi anche il titolo e che i play-off erano già come conquistati. Il ghiaccio ha racocntato e ci racconta una storia ben diversa, di una squadra che sul ghiaccio è ultima in classifica e neppure a fine novembre già si vede tutta la stagione compromessa. Qualcuno se può ci spiega questa situazione con umiltà e sincerità? Intanto condannati tre tifosi leventinesi che nel 2014 avevano colpito più volte alla testa n addetto alla sicrezza del Bienne, episodio gravissimo a cui anche la dirigenza dovrebbe farsi sentire.
Sulla stessa linea anche i Rockets del Biasca, di cui l’Ambri detiene il 51% del pacchetto azionario che rimane ultimo in classifica sebbene questa sera, finalmente, hanno ottenuto la prima vittoria al supplementare contro il Winterthur.
Il Ticino può sorridere solo con la vittoria del Lugano, che finalmente riesce a vincere con tre punti su un Losanna mai domo con un portiere all’altezza della fama: Huet. Come gioco il Lugano non ha eccelso, e sono bastati due guizzi di Gardner e Lapierre per mettere sotto il Losanna. Domani a Berna sarà necessario un Lugano ben più motivato e concentrato se vorrà prendersi qualche soddisfazione.