Matrimonio per tutti sì, ma non a scapito dei diritti dei bambini!
Essere per il progresso non vuol dire accettare tutto quello che la scienza consente
Venerdì 18 dicembre 2020 il Parlamento federale, a maggioranza ha approvato l’iniziativa parlamentare Nr 13.468 “Matrimonio civile per tutti”, che, oltre a riconoscere, giustamente, a tutti gli stessi diritti civili, concede anche alle coppie lesbiche (e solo a loro) di accedere alla tecnica di procreazione medicalmente assistita dell’inseminazione con sperma donato.
La moglie della madre sarà registrata anch’ella come madre del bambino. Nella vita dei loro bambini la figura e il ruolo del padre non esisteranno più!
l’Associazione per la bi-genitorialità AGNA, che da sempre si batte per il diritto dei minori ad avere relazioni serene con ambedue i genitori (padri e madri), dopo la loro separazione o divorzio, ritiene questa decisione particolarmente infelice e si impegna nella raccolta delle firme per il referendum in corso per le motivazioni che seguono.
-Perché le modifiche relative alle disposizioni del CC sul sorgere della filiazione (art. 252 e 259a)
violano gravemente un diritto fondamentale dei bambini, ancorato nella Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989. Ratificata dalla Svizzera con strumento depositato il 24 febbraio 1997. Entrata in vigore per la Svizzera il 26 marzo 1997
Diritto definito nell’articolo 7 che dice:
«il fanciullo ha diritto a conoscere i suoi genitori e ad essere allevato da essi».
Inteso, diritto a conoscere, dalla nascita, e non solo dalla maggiore età.
E, per essere allevato da essi, si intendono da una madre e un padre.
Nel dibattito delle due camere, questo diritto di essere allevato dalla propria madre e dal proprio padre è stato totalmente disatteso.
Con la modifica apportata dagli Stati (art 255a) si è solo chiarito il diritto di conoscere i propri genitori biologici al compimento dei 18 anni, ma non quello di crescere con un padre e una madre.
AGNA, condivide pienamente l’obiettivo di aprire tutte le forme di convivenza disciplinate dalla legge a tutte le coppie, indipendentemente dal sesso o dall’orientamento sessuale, con il conseguente diritto a fruire indiscriminatamente dei diritti fondamentali, diritti civici e obiettivi sociali elencati nella nostra Costituzione.
Ma la Filiazione non è un diritto costituzionale!
È la conseguenza di una predisposizione biologica ben precisa, ci vuole un gene femminile e uno maschile.
Predisposizione dall’importanza e influenza tutt’altro che marginale non solo per la nascita, ma anche per la crescita psico-fisica dell’individuo.
E la Genitorialità più che un diritto è un dovere per chi assume la responsabilità di allevare ed educare un figlio. (Art. 276 e seguenti del CCS “Del mantenimento dei genitori)
Associazione Genitori Non Affidatari – Via Chiattone 7 – 6900 Lugano www.agna.ch – info@agna.ch – 091 921 42 43
AGNA ha seri dubbi che introducendo una modifica di legge che in sintesi concede il diritto incondizionato a una coppia lesbica di far nascere il proprio figlio, facendo incontrare artificialmente un loro gene femminile con
l’indispensabile gene maschile, e poi negargli l’influenza maschile durante la sua crescita psico fisica, il bene del minore venga rispettato e tutelato.
È vero che alcuni studi scientifici1 sostengono che i bambini cresciuti in nuclei omosessuali non presentano svantaggi rispetto ai bambini cresciuti in nuclei eterosessuali.
Ma è altrettanto scientificamente provato2 che in caso di separazione o divorzio (e le coppie omosessuali divorziano e/o si separano con la stessa facilità delle coppie etero per cui il problema si pone anche per loro), i bambini accuditi in affido congiunto3 (cioè con la presenza regolare della madre e del padre) si sviluppano psichicamente e fisicamente meglio dei bambini accuditi in affido esclusivo (di solito la madre single).
Questo indica chiaramente che l’influenza dei geni maschili e femminili nello sviluppo psico-fisico dei bambini non è un capriccio, ma una esigenza biologica.
D’altronde, anche il mondo scientifico, per il test di paternità si basa sul principio che ogni individuo eredita il proprio patrimonio genetico da ambedue i genitori, il 50% dal padre ed il 50% dalla madre.
La Signora Andrea Büchler, professoressa ordinaria di diritto privato e comparato all’ateneo di Zurigo, presidente della Commissione nazionale d’etica in materia di medicina umana (CNE) membro del gruppo di lavoro sulla filiazione costituito dal Governo, in una intervista sul Corriere del Ticino del 15 luglio 2020 afferma:
…Per i bambini è sì importante avere persone di riferimento di entrambi i generi, «ma non è necessario siano i genitori»
AGNA questo approccio potrebbe anche condividerlo, purché si definisca come questo riferimento di entrambi i generi venga assicurato ai figli di coppie di pari genere (di maschi o femmine …)
E il buonsenso suggerisce che le conseguenze di una eventuale apertura alla filiazione per una coppia lesbica, ottenuta con metodi artificiali, vengano chiarite prima di concederne il diritto.
Di questo parere era anche il Consiglio federale, che invitava a trattare la materia in separata sede.
Il diritto di filiazione non è più attuale. Questo diritto è stato rivisto l’ultima volta nel 1976. Da allora sono trascorsi 44 anni e le strutture familiari sono notevolmente mutate.
Il Tribunale federale ha dovuto affrontare parecchi casi limite e si è appellato al legislatore affinché faccia chiarezza, poiché per la dimensione politico-sociale di queste tematiche spetta al legislatore intervenire e non il Tribunale federale.
Ma fare chiarezza non significa trasformare in diritti, i desideri tutto sommato egoistici di persone impossibilitate dalla loro predisposizione.
1 https://whatweknow.inequality.cornell.edu/topics/lgbt-equality/what-does-the-scholarly-research-say-about-the-wellbeing-of-children-with-gay-or-lesbian-parents/
2 https://www.twohomes.org/category/news/ International council of shared parenting
3 https://gecobi.ch/wp-content/uploads/2018/06/GeCoBi__CUSTODIA-ALTERNATA_italiano.pdf
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Essere per il progresso non vuol dire accettare tutto quello che la scienza consente.
Illuminante in modo particolare un’osservazione di Papa Joseph Ratzinger, secondo la quale il progressismo bioetico solo apparentemente (a parole) è volto a promuovere istanze umanistiche, mentre in realtà procede ormai alla loro progressiva e radicale rimozione.
Si affida interamente alla tecnica (quindi all’ingegneria bioetica) proprio perché ritenuta la conquista storica finalmente in grado di soddisfare ogni nostro pur minimo desiderio, per quanto esclusivamente narcisistico ed egoistico
Per tutto quanto precede,
AGNA fa appello alla vostra sensibilità e vi chiede di aiutarla a raccogliere le 50’000 firme necessarie entro la fine di marzo per permettere al popolo di esprimersi in materia.
Il momento non è favorevole, ma attivando la propria cerchia di amici, conoscenti, contatti possiamo farcela.
Ecco il link per scaricare il formulario da firmare e re-inviare all’indirizzo indicato:
https://www.no-alla-donazione-di-sperma-per-coppie-dello-stesso-sesso.ch/
È importante stabilire prima come garantire ai neonati di coppie omosessuali, la presenza di persone di riferimento di entrambi i generi.
Le coppie omosessuali dovranno attendere ancora qualche anno per veder riconosciuti i loro diritti civili, è vero, ma il rispetto dei diritti dei minori ci sembra prioritario.
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