Rispondo all’articolo apparso in data odierna sul Corriere del Ticino. Ciò che leggerete nel comunicato stampa è un mio pensiero, in qualità di presidente di un’associazione sul territorio, su come in realtà non si debba aver paura del cambiamento che l’intelligenza artificiale ha già portato nelle nostre case.
È comprensibile che l’evoluzione tecnologica possa generare timori e preoccupazioni, soprattutto in relazione al mondo del lavoro. Tuttavia, è importante ricordare che i cambiamenti tecnologici hanno sempre portato a nuove opportunità, come dimostrano tre esempi storici: la Rivoluzione industriale, la Rivoluzione informatica e il boom di Internet. In tutti questi casi, le innovazioni hanno creato nuovi settori e nuove opportunità di lavoro, contribuendo alla crescita economica e al benessere delle persone.
L’intelligenza artificiale (IA) rappresenta una nuova frontiera di innovazione che, se utilizzata in modo responsabile e creativo, può offrire numerose opportunità per migliorare il nostro modo di lavorare e far prosperare le nostre associazioni. Ad esempio, un giornalista potrebbe utilizzare l’IA per analizzare rapidamente grandi quantità di dati e trovare informazioni rilevanti per il suo articolo, mentre un avvocato potrebbe collaborare con un assistente virtuale per individuare sentenze e precedenti legali in modo più efficiente.
Anche le associazioni, come i City Angels Svizzeri di cui sono presidente, possono trarre vantaggio dall’IA. Ad esempio, l’IA può essere utilizzata per analizzare i dati dei nostri membri e volontari, per identificare nuove opportunità di coinvolgimento e per migliorare la comunicazione interna. Inoltre, l’IA può aiutarci a trovare idee innovative per far crescere la nostra associazione e avere un impatto positivo sulla nostra comunità.
In conclusione, non dobbiamo temere l’intelligenza artificiale, ma piuttosto accoglierla come un’opportunità per costruire un futuro migliore per tutti. Invece di focalizzarci sulle possibili perdite di posti di lavoro, dobbiamo sfruttare le potenzialità offerte dall’IA per creare nuove professioni e migliorare la qualità delle nostre vite.
A questo proposito, trovo che il nostro sistema educativo debba evolvere e adattarsi alle nuove sfide del mercato del lavoro. Oggi, molte scuole continuano a formare professionisti per settori che stanno diventando sempre meno redditizi e che offrono poche opportunità di impiego per i residenti. È quindi fondamentale rivedere gli obiettivi e le priorità del nostro sistema educativo per garantire che i futuri professionisti siano pronti ad affrontare le sfide di un mondo sempre più dominato dall’intelligenza artificiale e dalla tecnologia.
Giuseppe Modica
Presidente dei City Angels Svizzeri