E’ crisi dura e forse mentale laddove questa squadra pur giocando bene i primi 30 minuti poi sembra di vedere degli artisti naif che guardano le finezze ma sono assolutamente non concreti. Così da 5 partite a questa parte il Lugano è terreno da conquista per tutti, dalle prime alle ultime di campionato contro il Lugano si va a nozze e si fanno punti. A questo punto una domanda bisogna pur farsela. Ma veramente il progetto Fischer avrà vita lunga, o qualche giocatore pensa di essere in vacanza, perché intanto ci pensano gli altri e per la specie Klasen e Petterson. Mc Clean è completamente abulico e si dovrebbe lasciarlo in tribuna per fargli capire che sul ghiaccio si deve soffrire. Filippula sembra l’ombra di se stesso, Walsky, che a noi piace, ma non combina nulla di buono. Qualche giocata da solo per poi arrivare sfinito e sbagliare tutto. Così neppure con Brunner si andrà lontano. Ci aspettiamo che Fischer prenda in mano con autorità la situazione, in quanto può esserci il pericolo di ritrovarsi, in men che lo si pensa, a lottare addirittura per un posto nelle prime 8. Possiamo pure dire che nel terzo tempo questa squadra è sembrata “spompata” e poco dedita al sacrificio. La situazione, salvo strigliate risolutrici diventa pericolosa e vedere uno squadrone sulla carta giocherellare e perdere malamente contro tutti, non fa onore ad una dirigenza che si stà adoperando oltre ogni misura per garantire lo spettacolo. I giocatori stessi dovrebbero onorare la maglia per i tifosi che accorrono numerosissimi quest’anno come mai. Per la cronaca lo Zugo espugna la Resega er 4:2