Purtroppo persiste l’incertezza legata alla situazione sanitaria dettata dalla pandemia da COVID-19: una situazione non certo delle più facili che, ancora una volta, ha obbligato il Comitato cantonale dell’Unione Professionale Svizzera dell’Automobile (UPSA-Ti) a svolgere la propria Assemblea generale ordinaria 2021 in una forma piuttosto inconsueta.
Come l’anno scorso, infatti, gli associati aventi diritto di voto hanno ricevuto un incarto completo della documentazione informativa sulle trattande e una scheda di voto da compilare, sottoscrivere in modo conforme e ritornare al segretariato.
Per quanto riguarda strettamente l’Assemblea il Comitato, che si è riunito in forma strettamente privata presso la Camera di Commercio di Lugano, preso atto che tutte le trattande in votazione sono state approvate dagli associati a larga maggioranza così come la rielezione di Roberto Bonfanti alla Presidenze per il suo settimo mandato e l’entrata in Comitato di Elisa Domenighetti.
Naturalmente dopo la relazione del suo Presidente, Roberto Bonfanti, che ha affrontato ed esaminato, in maniera esaustiva, i problemi da tempo noti al settore delle quattro ruote, particolarmente colpito da questa situazione.
Il suo incipit è stato un invito a guardare avanti, pur senza nascondere i problemi attuali: «non c’è notte tanto lunga da non permettere al Sole di risorgere il giorno dopo».
L’azzeccata citazione di Jim Morrison, indimenticabile cantautore e frontman dei The Doors, strepitosa band statunitense degli anni Sessanta, ha permesso infatti a Bonfanti di mettere subito in chiaro alcuni aspetti che hanno caratterizzato il sodalizio in quest’ultimo anno. Anzitutto, e purtroppo, la continuità con quello precedente, cioè i mancati cambiamenti tanto attesi o desiderati.
La pandemia – ha ricordato Bonfanti – ha bloccato a livello mondiale la maggior parte delle attività produttive, infliggendo un colpo senza precedenti alla storia recente e non soltanto del sodalizio, una ferita dolorosa che, secondo il Presidente, avrà bisogno di cure e tempo per rimarginarsi completamente.
Per quanto riguarda il settore automobilistico si parla d’investimenti bloccati, ingenti stock di veicoli fermi, fatturati azzerati, giri d’affari compromessi, ma con spese, mutui e affitti naturalmente da onorare.
Una situazione dunque non delle più facili, sulla quale grava anche il prossimo referendum del 13 giugno riguardante la legge sulla CO2.
Una misura che l’UPSA ritiene costosa, inutile e ingiusta, sia per i nuovi, generalizzati aumenti di benzina, diesel e gasolio, destinati a incrementare di circa mille franchi annui i costi per una famiglia di quattro persone, sia per gli effetti comunque limitati che il provvedimento – se approvato – avrà sulle emissioni globali di CO2 prodotte dalla nostra Confederazione.
Un salasso, secondo l’UPSA, per commercianti, famiglie e popolazione rurale, che guardano all’automobile come unico mezzo di spostamento, senza dimenticare naturalmente i proprietari di edifici che dovranno sostituire prima del tempo i loro sistemi di riscaldamento.
Insomma, una misura contestata, tanto più che il provvedimento non soltanto non incoraggia l’acquisto di veicoli a propulsioni alternative, ma, dal 2023, imporrà anche la tassazione sui biocarburanti e i carburanti sintetici.
Questo il quadro non certo roseo tratteggiato da Bonfanti, che però svela anche aspetti decisamente positivi, maturati, forse, proprio “grazie” a questa imprevista situazione. Sempre più persone riconoscono infatti la funzione politica ed economica del sodalizio nel tessuto imprenditoriale ticinese, auspicandone dunque l’ingresso come nuovi associati.
Chi è rimasto fuori dall’UPSA in questo periodo se ne è accorto e ora punta a farne parte, dichiarandone così l’indispensabile ruolo, peraltro conquistato – e meritatamente – dopo anni di lunghe battaglie.
In questo senso l’UPSA è davvero una realtà consolidata, seria, affidabile, un partner istituzionale che, qui in Ticino, ha saputo nel tempo ritagliarsi un importante spazio a tutti i livelli, politici ed economici.
Per le autorità locali, la stampa, la Sezione della circolazione, è diventato un interlocutore fondamentale su cui appoggiarsi per ricavare notizie, formarsi delle opinioni e costruire decisioni per una conseguente azione politica. Non stupisce dunque il forte interesse che il sodalizio è riuscito a calamitare in questi foschi tempi.
Considerando, soprattutto, le sue azioni consapevoli e determinate messe in campo già durante il secondo, parziale lockdown: la sua risolutezza nell’adottare provvedimenti incisivi, gli ha attirato da subito il plauso delle autorità cantonali e delle diverse parti sociali, confermandone dunque l’alta professionalità e l’ormai acquisita maturità.
Sicuro punto di riferimento, bussola per orientarsi in una situazione emergenziale nuova e del tutto imprevista, l’UPSA ha portato così in luce tutto l’impegno e il valore dei suoi associati.
Roberto Bonfanti lo ha rimarcato con insistenza, sottolineando al ristretto Comitato riunito alla Camera di Commercio, il percorso imboccato lo scorso anno verso una riforma del sodalizio, concretizzatosi oggi in una realtà più snella, energica ed efficiente, capace di rispondere alle nuove sfide che questa pandemia ha soltanto anticipato.
L’UPSA non si è fatta trovare impreparata, e con l’ingresso in scena del suo nuovo Direttore, Marco Doninelli, può guardare con fiducia ai numerosi progetti rimasti per troppo tempo nel cassetto.
Tra questi, Bonfanti, ha citato la cosiddetta operazione “comunicazione 2.0”, caratterizzata da informazioni più dirette e mirate, come ad esempio la nuova newsletter homemade, poi l’invio in formato elettronico e sfogliabile del nuovo organo d’informazione del sodalizio, “Autoinside”.
Quindi i progetti di formazione continua con l’avvio dei primi nuovi corsi: un settore, quest’ultimo, che è punta di diamante per l’UPSA, da sempre impegnata alla formazione delle nuove generazioni come strumento necessario a garantirsi il proprio avvenire.
Ecco allora che, guardando con positività al futuro, il Presidente ha voluto ringraziare i tanti soci, i membri dell’Ufficio presidenziale, i Vice Presidenti e il nuovo Direttore, quindi l’intero Comitato UPSA e i componenti delle varie commissioni per il grande impegno profuso, esprimendo infine gratitudine a Sonja Simonetti, congedatasi come membro di Comitato dopo tanti anni di onorato servizio.
Una squadra forte, affiatata, compatta: è forse questo il segreto di un’associazione che abbiamo imparato a conoscere nel tempo e che, sicuramente, ancora farà parlare di sé.
Non potrebbe essere diversamente e infatti crediamo alle parole di Roberto Bonfanti che, con quella puntuale citazione di Jim Morrison, ha saputo dare una bella sferzata di positività, senza rinnegare o nascondere le tante debolezze e fatiche che in fondo tutti noi stiamo vivendo in questo difficile periodo.
Un bel segno di realismo, presa d’atto del momento contingente, ma anche solerte volontà nel perseguire tenacemente i tanti obiettivi che l’UPSA si è imposta nel passato e ancora oggi continua a imporsi, testimonianza d’indefessa fiducia verso il futuro.