VPOD; a sostegno Iniziativa popolare Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità
(comunicato ricevuto da parte dei fautori del SI)
Sì a cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità
Venerdì 23 maggio a Bellinzona davanti al Parlamento si è tenuta la conferenza stampa a sostegno dell’iniziativa popolare cantonale “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”, che andrà al voto il prossimo 15 giugno e che vuole principalmente:
– rafforzare le strutture sociosanitarie e socioeducative con:
a) adeguamento del numero del personale in base ai compiti da svolgere, in particolare nella relazione con i pazienti;
b) miglioramento delle condizioni di lavoro, in particolare per chi effettua turni disagiati;
c) misurazione e trasparenza dei dati relativi alla qualità di cure e delle prestazioni socioeducative erogate, ma anche alla soddisfazione di pazienti/utenti e del personale)
– riconoscere i diritti dei pazienti/utenti e sostenere le associazioni che li difendono;
– creare organi di mediazione indipendenti e con procedura gratuita per affrontare le vertenze tra pazienti/famigliari da un lato ed enti sociosanitari/socioeducativi dall’altro (come nella Svizzera interna).
Il Sindacato VPOD Ticino ha lanciato questa iniziativa popolare a fine 2022, quindi dopo la pandemia, per dare una risposta concreta al disagio diffuso nel settore sociosanitario e nel settore socioeducativo, confrontati sempre più a tagli finanziari da parte del Cantone. Si tratta di una legge quadro cantonale, elaborata grazie alla collaborazione del compianto avv. John Noseda. Una legge tutt’altro che burocratica, in quanto è composta da soli nove articoli, ma che sarà in grado di orientare le leggi settoriali in vigore nell’ambito sociosanitario e socioeducativo.
Malgrado gli applausi e le promesse fatte durante la pandemia, le autorità federali e cantonali hanno fatto pochissimo per affrontare i problemi dello stress, del carico di lavoro, del burn out e dell’abbandono professionale precoce nel settore sociosanitario e socioeducativo. L’iniziativa popolare colma questa grave inadempienza della politica.
Secondo Raoul Ghisletta, primo firmatario dell’iniziativa popolare, “la votazione popolare del 15.6.25 rappresenta una possibilità unica di fare uscire il settore sociosanitario ed il settore socioeducativo ticinesi da una politica di ristrettezze finanziarie, che produce danni crescenti alla qualità del lavoro in questo ambito.”
Laura Riget, copresidente del PS Ticino, ha sottolineato come sia fondamentale avere un settore sociosanitario forte (per far fronte in particolare all’invecchiamento della popolazione e all’aumento bisogni sociali) ed ha dichiarato che “in una società che invecchia, investire nel settore sociosanitario non è una spesa: è l’assicurazione sulla nostra dignità futura.”
Rocco Vitale, rappresentante dei Verdi e Giovani Verdi, ha ricordato che “la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche la qualità della vita delle persone. Una società davvero sostenibile si prende cura di tutte e tutti, garantendo accesso a servizi sociosanitari e socioeducativi di qualità, equi e dignitosi.”
Per Samuel Iembo, membro del comitato cantonale del PC “nel contesto dell’invecchiamento demografico e di un continuo peggioramento delle condizioni di lavoro nel settore socio-sanitario è nell’interesse della collettività votare questa iniziativa, che favorisce anche quella coesione sociale sempre più difficile da riscontrare in una società che non sa quale posto dare all’essere umano.”
Renato Minoli, presidente dell’Unione sindacale Ticino e Moesa, ha dichiarato che tutti i sindacati ad essa affiliati “sostengono pienamente l’iniziativa perché oltre a rafforzare le condizioni quadro di tutti coloro che lavorano nel settore, rafforza significativamente i diritti dei pazienti.”
Graziano Pestoni, presidente dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico, ha concluso ricordato infine che “da anni il settore sanitario e quello sociale stanno subendo duri attacchi e tentativi di privatizzazioni, spesso riusciti, da parte delle Autorità, sia a livello cantonale che federale. Questa iniziativa intende frenare questa politica.”
Da ultimo hanno comunicato il loro sostegno all’iniziativa popolare pure i rappresentanti del MPS e del Forum alternativo, pur non potendo partecipare alla conferenza stampa