Presentata da: Tiziano Galeazzi
Cofirmatari: Roberta Soldati, Paolo Pamini
Data: 25 aprile 2023
Motivazione riguardo l’interesse pubblico e l’urgenza [cfr. art. 97 cpv. 1 ultima frase LGC]
Negli ultimi mesi sono aumentati casi di violenze e minacce nelle scuole ticinesi così come fuori dagli istituti scolastici. Un fenomeno che preoccupa sempre più. Non solo le famiglie ma anche la politica. Servono misure che vadano oltre a quelle fino ad oggi utilizzate.
Testo dell’interpellanza
La preoccupazione di famiglie e della popolazione ticinese sta crescendo.
Non passa settimana che sui media vengano segnalati sempre più casi di adolescenti coinvolti in risse e pestaggi, con utilizzo di ogni genere di attrezzo. Tra questi le armi bianche, come i coltelli.
Notizie di ragazzini delle scuole medie con in tasca un coltello all’interno degli istituti, o nelle loro vicinanze, si susseguono in modo incalzante. L’ultima novella, appresa dai media, è quella di una ragazza di 15 anni che, armata di un coltello da cucina, ha pugnalato allo stomaco un 17enne alle scuole medie 2 di Bellinzona.
Vorrei ricordare anche il fatto avvenuto a Pregassona qualche mese fa, ancora all’interno delle scuole medie: anche lì un giovane aveva con sé un coltello.
Se da una parte la responsabilità dell’educazione parte dalla famiglia, dall’altra anche la scuola dovrebbe fare la sua parte, visto che a quell’età l’allieva/o trascorre la sua giornata presso un istituto scolastico.
Le questioni possono essere molte ma proprio per questa situazione, che sempre più sta preoccupando la comunità, sarebbe importante provvedere subito a delle misure incisive da parte del DECS nei confronti delle Direzioni scolastiche e del corpo insegnanti. La prevenzione sì ma anche la capacità di capire, intuire e intervenire decisi su allieve o allievi che mostrano atteggiamenti particolari o aggressività sproporzionate verso le loro e i loro coetanei.
Per questi motivi si chiede al Consiglio di Stato:
1. Il DECS ha un piano di sensibilizzazione rivolto agli studenti adattabile alla situazione in evoluzione? Se sì, potrebbe essere spiegato nel dettaglio?
2. Che tipo di sensibilizzazione propone il DECS per le Direzioni scolastiche e per il corpo docenti?
3. Il DECS è ha conoscenza di altri casi del genere, in cui un/a ragazzo/a è stato trovato/a con un’arma bianca nello zaino negli ultimi 3 anni?
4. Che tipo di misure vorrebbe prendere il DECS dopo tutti questi fatti accaduti?
5. Che tipo di misure vengono prese verso l’allieva o allievo trovato in possesso di un’arma? (di qualsiasi genere)
6. E verso i genitori di questi allievi? Come si comporta il DECS per il tramite delle Direzioni scolastiche?