Assemblea del 25 ottobre dell’Associazione per la protezione del territorio dai grandi predatori: folta partecipazione fra costernazione e speranze.
L’assemblea tenutasi nella sala patriziale di Lodrino ha visto una folta partecipazione di soci (oltre 70), diverse autorità patriziali e comunali, i deputati al Gran Consiglio Soldati, Ortelli, Schnellmann, Minotti e Genini nonché il consigliere nazionale Piero Marchesi.
Il Rapporto presidenziale ha evidenziato come rispetto agli anni precedenti, nell’anno 2022 vi sia stato un aumento enorme di predazioni, sia per numero di animali uccisi (oltre 240), sia per tipo di animali (non solo ovicaprini ma anche bovini e asini) e pure di allevatori colpiti (quasi 50).
Sempre dal medesimo rapporto l’assemblea ha preso atto del fortissimo sostegno e della solidarietà riscontrati da parte di numerosi enti locali (comuni, patriziati, associazioni agricole ed enti vari) che si sono adoperati in varie occasioni per sollecitare il Governo a interventi maggiormente incisivi.
Queste numerose lettere si sono aggiunte a quelle inviate dalla nostra Associazione e dall’Unione contadini ticinesi, ma hanno ottenuto scarsa attenzione o risposte evasive da parte dell’Esecutivo cantonale e dagli Uffici interessati. Gli incontri con le autorità e i funzionari non hanno sortito effetti concreti.
Per contro, il Gran Consiglio si è dimostrato sensibile ed attento con numerosi atti parlamentari, in particolare con l’approvazione a larga maggioranza della mozione Genini. È stata proprio la costatazione dell’atteggiamento ostinatamente inerziale del Governo e dell’evidente scollamento fra Esecutivo e Legislativo (nonché la società civile) a sconcertare maggiormente la sala.
Gli interventi da parte dei partecipanti sono stati numerosi, accorati e pertinenti. Il Comitato ha preso buona nota dei numerosi suggerimenti ed è rimasto sorpreso positivamente da questa rinnovata vivacità.
Non è mancata qualche evocazione della possibilità/necessità di passare alla difesa fai-da-te. Simili richiami al superamento della legalità indicano inequivocabilmente come vi sia la netta percezione che lo Stato non agisca in maniera sufficiente per difendere gli interessi e la sicurezza dei cittadini.
L’assemblea ha inoltre preso atto della situazione in Svizzera, con l’approvazione da parte del Consiglio degli Stati della modifica della Legge sulla caccia, e nei paesi confinanti. Infine ha proceduto alla ratifica delle modifiche di statuto derivanti dal cambiamento di denominazione e dei cambiamenti in seno al Comitato.
COMUNICATO STAMPA: abbattimento di un lupo in Valle di Blenio.
La notizia della decisione di abbattimento del lupo che in Valle di Blenio nel corso della scorsa estate aveva predato almeno due vitelle viene accolta positivamente dall’Associazione per la protezione del territorio dai grandi predatori (APTdaiGP). Finalmente anche il nostro Consiglio di Stato prende atto del margine di manovra che l’Ordinanza federale sulla caccia concede agli esecutivi cantonali per l’abbattimento di singoli lupi che recano danni ingenti agli allevamenti!
Infatti nella lettera consegnata al Consiglio di Stato il 31 agosto 2022 da parte dell’Unione contadini ticinesi e dall’APTdaiGP e firmata anche dalla Federazione dei consorzi di allevamento, dai Giovani contadini ticinesi, dalla STEA e dall’ALPA venivano indicati ben 9 lupi che avevano già oltrepassato il limite di capi predati previsti dalla Strategia lupo e che quindi occorreva procedere alla verifica delle condizioni per un eventuale abbattimento.
Da allora sono trascorsi due mesi e finalmente una prima decisione è arrivata.
È evidente che se i tempi per le analisi del DNA fossero più celeri, ciò permetterebbe di agire con una tempistica migliore: ciò permetterebbe di evitare ulteriori predazioni, come specificato nella Strategia lupo svizzera, e avrebbe una migliore possibilità di essere realizzata nonché una maggior efficacia sul comportamento del lupo problematico.
Anche la decisione di far capo alla collaborazione di cacciatori scelti viene salutata positivamente: noi l’avevamo già proposta quando si trattava di abbattere il lupo sopra Bosco Gurin e se ora anche il Canton Ticino ha aderito a questa possibilità è grazie a interventi della nostra Associazione federale, dell’Unione contadini ticinesi e nostri presso la consigliera federale Sommaruga che di fronte a una domanda precisa aveva risposto che non vedeva ostacoli giuridici a chiedere l’intervento di cacciatori scelti come già hanno fatto altri cantoni.