Era l’allenatore che cercava, quello che conosce il calcio, quello che…. Noi avevamo dei dubbi che Tami fosse in grado di condurre una squadra rinnovata, non migliore dell’anno scorso, in zona classifica tranquilla. Nessuno si aspettava le posizioni di cima classifica ma essere ultimi dopo 9 partite non era certo pensato da nessuno. Patetiche poi le dichiarazioni di Tami, laddove va giù pesante verso la squadra. Ricordiamo che la squadra è l’immagine del suo condottiero. Dopo la debacle GC e Europa, il Lugano domenica andrà a Zurigo per una partita delicatissima. Si vince, per Tami significa prolungare l’agonia, si perde, sarà già addio, anche perché Renzetti non può permettersi che il suo giocattolino sia strapazzato da tutti, come anche in Europa, dove le aspettative economiche erano parecchie, ma se non si vince niente soldi e solo costi e non pensiamo che il presidente del Lugano ne abbia così tanti da sopportare queste continue pressioni dovute ad un collettivo che non c’è e ad una guida rivelatasi incapace di condurre il Lugano verso traguardi più tranquilli….